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Il lago dice:
"Instabili sono i miei fianchi a causa degli impianti e avverto Formigoni che non sopporto altre trasformazioni e la Beccalossi che non mi son consoni buchi e fossi. Mi hanno asfissiato e traforato il fondo
Destabilizzato i fianchi alla chiusa di Ruìne
Eroso e sconnesso il bordo;
col Servizio Nazionale Dighe
vogliono farmi un buco più profondo
per ridurmi a serbatoio di rovine.
Avevo la fauna e la trota più pregiata,
una vegetazione rigogliosa e sana
un profilo ridente rispecchiante l'ampio cielo.
Ora ho microrganismi e anodonte avvelenate
Erosioni sabbiose, fango e alga insana
Un profilo infossat sogghignante
fra cangiante velo."
28 dicembre Il RID comunica che l'8 gennaio eseguirà un sopralluogo tecnico presso la galleria degli agricoltori.

(Se la galleria degli Agricoltori, già da tempo, è stata dichiarata inagibile, nonostante gli ingenti soldi pubblici spesi dai Consorzi per riparala, come mai ancora adesso RID si pronuncia e viene sempre spinto in avanscoperta?)

E' ora di finirla di chiamare la Galleria degli Agricoltori "Galleria di Fondo", perché la Galleria degli Agricoltori è stata costruita per fini produttivistici, per abbassare il lago al di sotto del suo livello naturale, e non per motivi di sicurezza.
Il lago d'Idro non è una diga e per legge non ha bisogno di una galleria di fondo!!!!
 

 
27 dicembre Il RID comunica che il 6 dicembre si è aperto un fornello di diametro 5 metri e profondità 2,5 nel terreno sovrastante al tracciato della galleria degli agricoltori.

Eppure se si effettua un sopralluogo sul posto non si vedono 2 buchi, uno adiacente all'altro, ma uno solo e che già esisteva precedentemente.

Viene il sospetto che qualcuno voglia motivare con falso allarmismo la necessità di affrettare i tempi nell'esaminare le opere alternative alla messa in sicurezza del lago d'Idro.
E non è nemmeno la Protezione Civile che si sta occupando della questione. Strano…
maggio 2006 dicembre 2007
 

 
11 dicembre Rapporto Arpa sul monitoraggio della paleofrana.  

 
2 dicembre Terza galleria l'ennesimo imbroglio!!!
Uniamoci per combattere!
ASSEMBLEA PUBBLICA, con la partecipazione dell'avvocato Mellaia
 

 
dicembre Esce il 3° numero
del FOGLIO INFORMATIVO "SALVIAMO IL LAGO D´IDRO "
a cura del coordinamento delle Pro Loco e del Comitato Difesa Lago D'Idro e Fiume Chiese
 

 
23 novembre Il WWF organizza a Torino la CONFERENZA INTERNAZIONALE:
IL RUOLO DELL'ECONOMIA NELLA
GESTIONE DELL'ACQUA
LA DIRETTIVA QUADRO ACQUA
E L'ANALISI ECONOMICA
 

 
20 novembre La Regione Lombardia trasmette il verbale della riunione di insediamento del Comitato di Coordinamento tenutosi il 24/10/2007 presso la R.L.

I rappresentanti della R.L. continuano a insistere sui problemi della sicurezza che pensano di risolvere attraverso la realizzazione della nuova traversa e della nuova galleria di scarico, ma l'assessore all'Ambiente Matteo Rovatti della Comunità Montana puntualizza proprio la necessità di sicurezza per la viabilità stradale che parimenti potrebbe essere compromessa dalla frana (comportando anche vittime umane, problema che evidentemente non desta l'interesse della R.L. visto che non viene risolto attraverso le opere pubbliche prospettate.)
 

 
6 novembre Deflussi Minimi Vitali: quale futuro per i fiumi Lombardi?
Assemblea Pubblica a Milano organizzata dallo Spinning Club Italia.
Tra gli interventi anche il caso del Lago d’Idro e del Fiume Chiese.
 

 
Ottobre STAGIONE IRRIGUA 2007: "Modalità di interpretazione ed applicazione del Regolamento per la gestione coordinata del lago d'Idro e dei serbatoi dell'Alto Chiese" osservazioni del Presidente del Comitato Difesa Lago d'Idro e Fiume Chiese.
Ricorda:
  • Che il succedersi degli interventi che hanno permesso il deflusso minimo vitale,
  • Come gli autoproduttori (centraline) di energia elettrica non compaiano mai nelle trattative ma che si facciano sentire vivacemente attraverso i consorzi irrigui di 1° e di 2° grado che protestano anche nel mese di gennaio per carenza d'acqua a valle
  • Che il dislivello massimo raggiunto dal lago durante la stagione irrigua (nonostante la carenza di piogge) è stato di solo cm 68
  • Che i consorzi irrigui non possono essere nostri diretti interlocutori in quanto portatori di interessi che esulano dai veri bisogni dell'agricoltura creando così incomprensioni generali.
 

 
19 ottobre TERZA GALLERIA: La Comunità Montana chiede chiarimenti al Ministro delle Infrastrutture Antonio di Pietro in merito al finanziamento e alla progettazione della Terza Galleria e delle nuove paratoie.
Chiede inoltre la nomina di una commissione tecnica che valuti eventuali alternative progettuali più idonee alla definitiva messa in sicurezza del lago proposte dagli enti locali.
 

 
10 ottobre DICITURA GALLERIA DEGLI AGRICOLTORI
Il presidente Comitato Difesa Lago D'Idro e Fiume Chiese scrive al funzionario regionale Cassani.
 

 
10 ottobre Gli amministratori locali sono chiamati in Regione Lombardia a discutere del progetto di “variante all’abitato di Idro”.
In quella sede, la Regione Lombardia, oltre a confermare quanto anticipato nella lettera del 2 ottobre, comunica che il CIPE nell’agosto 2007 HA STANZIATO 32 MILIONI DI EURO PER L’ESECUZIONE DELLE TERZA GALLERIA, che dovrà essere appaltata entro dicembre 2008, pena la decadenza del contributo.

La popolazione locale è sbalordita.
Prima ancora di accertare l’effettiva pericolosità della paleofrana e semmai di predisporre un progetto per la messa in sicurezza del versante così da salvaguardare anche la strada di fondovalle si dà per necessario un progetto che non si preoccupa della messa in sicurezza ma di sperperare soldi pubblici e garantire acqua in quantità alle 15 centraline di consorzi irrigui e industriali dislocate sull’asta del Chiese, che, funzionando con dislivelli minimi, necessitano di ingenti quantitativi di acqua.
Non a caso il progetto non nasce dalla protezione civile ma dalla Direzione Agricoltura e viene gestito non da un ente super-partes che tuteli prima di tutto ambiente e comunità locali, ma dal Consorzio del Chiese di Bonifica di Secondo Grado, che è un soggetto di parte. Il Consorzio del Chiese di Bonifica di Secondo Grado, che ha tutto l’interesse a realizzare l’opera, viene addirittura individuato dalla Regione Lombardia, che per questo gli assegna un ingente contributo, come Stazione Appaltante/Soggetto Attuatore per conto della Regione Lombardia.
 

 
2 ottobre Procedura di valutazione di impatto ambientale relativa al progetto di “variante all’abitato di Idro”.
La Regione Lombardia boccia il progetto della nuova strada di accesso all’abitato di Lemprato e chiede un nuovo progetto in cui il la strada sia raccordata al progetto della nuova traversa di regolazione del lago, in un unico manufatto fuori dall’area della paleofrana.
 

 
26 settembre TERZA GALLERIA: Trasmissione della delibera di consiglio comunale di Idro di opposizione alla Terza Galleria.  

 
20 settembre La Regione risponde al Comune di Idro sostenendo che “la diffida è arbitraria per carenza di potere e costituisce grave intrusione e violazione delle prerogative degli organi competenti” e invita il Comune a revocare con effetti immediato l’ordinanza.

Grave è il comportamento della Regione Lombardia, per la quale le volontà e i diritti dei cittadini del lago d’Idro e dell’ambiente non contano!!
Si parla anche di organi competenti… Come mai è la Direzione Generale Agricoltura a decidere di un’opera che dovrebbe scaturire dalla protezione civile?
E il Consorzio del Chiese di Bonifica di Secondo Grado, al quale è stata affidato l’ingente contributo per la progettazione preliminare dell’opera, non è forse poco idoneo a decidere della bontà o meno della soluzione prospettata, essendo un soggetto privato di parte, che ha tutto l’interesse nella realizzazione dell’opera?
 

 
18 settembre TERZA GALLERIA: Il consiglio comunale di Idro si oppone  

 
12 settembre L’Arpa trasmette il “Rapporto sul monitoraggio della frana in sinistra idrografica del fiume Chiese aggiornato al 29/08/2007”  

 
7 settembre Intimazione ad interrompere e non proseguire operazioni di carotaggio

Il Comune di Idro, saputo che, nonostante l’ordinanza emessa il 20 luglio, sono comunque in corso carotaggi e perforazioni in terreni privati per la stesura presumibilmente del progetto della Terza Galleria, premesso che:
1)il lago d’Idro è dichiarato area sensibile ai sensi dell’art. 91 del D.Lgs 152/2006;
2)progetti di opere o interventi che per loro natura o dimensione possano avere un impatto importante sull’ambiente devono essere assoggettati a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA);
3)la VIA è presupposto del procedimento ordinario di autorizzazione;
4)Il lago d’Idro è un sito d’Interesse Comunitario (SIC);
Intima:
1)immediata interruzione delle operazioni in corso
2)di non continuare le operazioni di indagine, a prescindere dai soggetti esecutori e dalle proprietà dei terreni.
 

 
26-28 settembre Gardone Riviera: conferenza sui laghi alpini.
27 settembre Workshop con visita al lago d’Idro.
 

 
Settembre Abbassamento del livello del lago ingiustificato

Alla fine della stagione irrigua, nonostante le piogge e nonostante il piano di protezione civile approvato a primavera, il livello del lago d’Idro si abbassa ingiustificatamente, e viene regolato ai minimi livelli dell’anno (11/08/2007 il livello, grazie all’intervento dell’Enel Trentina, che si è dissociata dalle scelte operative disposte dal Commissario Fanfani, è a quota 368,20 – i prelievi irrigui sono terminati il 20/08/07, come dichiarato nella riunione decadale del 13 agosto: il livello al 20/08/07 = 367,86, oggi 10/09/2007 = 367,56 minimo storico da quando è tornato il DMV).
Questa è un’ulteriore dimostrazione della (non) considerazione che ha del lago il Commissario Regolatore. Il lago viene continuamente usato come una diga dell’Enel.
Il lago e gli ecosistemi che vivono del lago hanno bisogno, per mantenersi in buona salute, che il livello delle acque si mantenga al suo livello naturale di 368 m s.l.m..
 

 
30 agosto La Regione Lombardia riavvia il procedimento relativo al rinnovo delle concessioni di derivazione delle acque del Fiume Chiese alle utenze irrigue, scadute il 31/01/1987 e ora gestite dal Consorzio di bonifica del Medio Chiese e dal Consorzio Alto mantovano.
Trasmette il documento risalente al 12/03/07 dopo 5 mesi.

L’istruttoria per il rinnovo era stata sospesa dal Ministero dei Lavori Pubblici nel 1999 in attesa dei risultati della sperimentazione ai fini della verifica dei termini di regolazione delle acque del Fiume Chiese e del Lago.
Oggi siamo ancora in attesa di una regola di gestione delle acque del Lago d’Idro e di un ente gestore, eppure la Regione Lombardia non se ne cura.
 

 
19 agosto INCONTRO PUBBLICO
Presenti:
- On. Camillo PIAZZA Segretario Commiss. Ambiente CAMERA DEPUTATI (dati e considerazioni sul Lago D’Idro Oggi, ritornato alla Quota Naturale, con il Deflusso Minimo Vitale Costante)
- Valerio PRIGNACHI Assessore ai Trasporti della Provincia di Brescia (proposta per un esperimento di Navigazione Pubblica sul Lago D’Idro, reso possibile con il Lago ritornato alla sua Quota)
 

 
13 agosto
Utilizzo sostenibile della risorsa idrica:
Un plauso all’Enel di Trento.

Il Commissario regolatore ha un comportamento equivoco.
Diga di Bissina
RIUNIONE DECADALE
 

 
6 agosto RIUNIONE DECADALE  

 
30 luglio "L'ENEL SI DISSOCIA TOTALMENTE DALLE SCELTE OPERATIVE DEL COMMISSARIO REGOLATORE, il quale minaccia di far venir meno il Minimo Vitale dal Lago dopo la prima decade di Agosto 2007; un segno tangibile di come sia profondamente cambiata la considerazione del Lago da parte ENEL; merito questo di tutte le entità che si sono battute incessantemente per ripristinare il Minimo Vitale del Lago D'Idro, e quindi Mantenere i Livelli Costanti".  

 
24 luglio La SLI comunica la variazione del deflusso pari a 25 mc/s dalla galleria Enel + 1 mc/s di deflusso dal fiume  

 
23 luglio Il commissario regolatore ordina di ridurre lo svaso del lago d’Idro:
da 28 a 26 mc/s a partire dal giorno 25/07
da 26 a 24 mc/s a partire dal giorno 3/08
da 24 a 15 mc/s a partire dal giorno 13/08

ma prevede di scendere al di sotto del deflusso minimo vitale dopo il 10 agosto! (a raccolti avvenuti???!!!)
 

 
20 luglio Il comune di Idro si oppone alle ditte autorizzate dalla Regione Lombardia a eseguire, per conto del Consorzio del Chiese di Bonifica di Secondo Grado, le indagini geognostiche e geofisiche per la progettazione preliminare della Terza Galleria.

L’opposizione è anche per il delicato equilibrio geognostico e geofisico dell’area che potrebbe essere irrimediabilmente compromesso dall’esecuzione anche solo di carotaggi e perforazioni, sia pure a titolo di indagine.
 

 
12 luglio La qualità delle acque dei 3 laghi bresciani.
I risultati delle analisi di Legambiente.
 

 
12 luglio Il Consorzio del Chiese di Bonifica di Secondo Grado comunica che il Direttore dei Lavori delle "Indagini e studi finalizzati alla progettazione preliminare delle nuove opere di gestione del lago d´Idro" in data 12 luglio ha proceduto alla consegna dei lavori alla ditta appaltatrice, che prenderà contatti con i proprietari dei terreni per cominciare le indagini geotecniche e geognostiche per la progettazione della Terza Galleria e Nuova Traversa.  

 
22 giugno 1ª riunione decadale  

 
20 giugno La centrale dell’Enel di Vobarno comincia a turbinare a pieno regime.  

 
4 giugno Il Consorzio del Chiese di Bonifica di II Grado convoca presso la sede territoriale di Brescia della Regione Lombardia la Riunione del gruppo di lavoro “indagini e studi finalizzato alla progettazione preliminare delle nuove opere di regolazione del lago d’Idro” (= Terza Galleria!!!!) per l’assegnazione dell’incarico di direzione lavori.
La Comunità Montana non si è presentata.
 

 
27 maggio Il Presidio si sospende.
L’atmosfera è animata.
Sono presenti l’On. Camillo Piazza e l’avv. Mellaia.
 

 
25 maggio MELLAIA: scrive al Ministero dell’Ambiente, esternando il profondo disagio nel vedere il dominus principale del lago assistere inerte di fronte:
  • all’impegno esemplare della popolazione a presidio giorno e notte davanti al canale dell’Enel,
  • all’apporto partecipativo del Coordinamento che ha messo a disposizione del Ministero documenti organici
  • all’azione sinergica intrapresa dalle amministrazioni
L’avv. Mellaia esorta il Ministero ad intervenire a difesa del bene demaniale ed ambientale Lago d’Idro.
 

 
24 maggio La Provincia Autonoma di Trento condivide la posizione espressa dalla Regione Lombardia.  

 
23 maggio La Regione Lombardia prende atto dei contenuti del protocollo d’Intesa e valuta positivamente lo spirito che ha portato la formulazione dello stesso.  

 
23 maggio I sindaci firmano l’accordo presentato dal Prefetto.

Confronto tra protocolli di intesa:
rielaborazione di sabato del Coordinamento con integrazioni dell’avv. Mellaia – riproposta della Prefettura di martedì – documento ufficiale firmato mercoledì.
 

 
19-21-22-23 maggio Le giornate sono incessanti e magistralmente il Prefetto non da tempo alle Amministrazioni Comunali di elaborare una strategia comune: le convocazioni in Prefettura si incalzano e sui Sindaci sono fatte pressioni affinché accettino l’accordo e revochino le ordinanze sulla tura. La popolazione ogni sera si affolla al Presidio ad aspettare notizie dai Sindaci e dall’Assessore all’Ambiente della Comunità Montana.
presidio

Il Prefetto invita anche il Coordinamento a condividere l’accordo, ma ciò non avviene in quanto la bozza di accordo proposta è troppo generica ed ha palesemente uno stampo utilitaristico. Le modifiche integrative inserite nell’accordo da Amministrazioni Comunali e Coordinamento, con il supporto dell’avv. Mellaia (che meglio specificano i contenuti dell’accordo a garanzia dell’ambiente e della collettività) non vengono prese in considerazione.
 

 
22 maggio L’avv. Mellaia predispone una bozza di accordo da sottoporre al Prefetto in sostituzione del documento generico proposto.
“Convenzione per l’adozione partecipata e condivisa di misure immediate nonché di misure a regime necessarie e sufficienti per la tutela del lago d’Idro, quale bene demaniale ed ambientale ex lege nonché quale risorsa idrica da utilizzare nel rispetto del principio dello sviluppo sostenibile e della direttiva comunitaria 2000/60/CE come recepita in diritto interno col D.Lgs. 152/2006”
 

 
22 maggio I Sindaci sono stati Convocati in Prefettura per discutere sulla Soglia Fissa Davanti al Canale dell'Enel e sulla Regola di Gestione del Lago.  

 
21 maggio La Regione Lombardia DIFFIDA i comuni di Anfo e Bagolino a ritirare l'ordinanza che impedisce la rimozione della tura, PER DIFENDERE L´INTERESSE PRIVATO DELL´ENEL, CONTRO L´INTERESSE DEGLI ENTI PUBBLICI E DEI CITTADINI.  

 
21 maggio I Sindaci sono stati Convocati in Prefettura per discutere sulla Soglia Fissa Davanti al Canale dell'Enel e sulla Regola di Gestione del Lago.  

 
17 maggio Ore 20.30 incontro pubblico al presidio con i sindaci che ci relazioneranno sull'incontro in prefettura e per stabilire le strategie.

I Sindaci sono stati Convocati in Prefettura per discutere sulla Soglia Fissa Davanti al Canale dell'Enel e sulla Regola di Gestione del Lago.
 

 
14 maggio Ore 20.30 al "Presidio 27 aprile" si è tenuta una Assemblea Pubblica "indetta in estemporanea" per sentire direttamente dalla voce dei Sindaci la relazione sull'esito della riunione in Prefettura . Hanno mantenuto la Determinazione di "non riumuovere la Tura" affinchè non si raggiunga l'accordo per la realizzazione della Soglia Fissa e di Una Nuova Regola di Gestione del Lago con una Escursione Contenuta Entro 1 Metro

Ore 10.30 Riunione in Prefettura erano presenti i Sindaci e l'Assessore all'Ambiente della Comunità Montana, assente La Regione Lombardia
 

 
11 maggio ore 11 I Sindaci sono stati Convocati in Prefettura.
E' stato organizzato un PULMAN dal Coordinamento che parte alle 8:45 dal Piazzale della Chiesa a Ponte Caffaro e alle ore 9:00 di venerdì 11, dal PIAZZALE DELL'ALBERGO MILANO A IDRO, e raccoglierà quanti saranno disponibili a scendere a Brescia per Manifestare davanti alla Prefettura e dare Concreto Sostegno ai nostri Sindaci, i quali senz'altro saranno messi sotto pressione, Dimostrando così la DETERMINAZIONE DELLA NOSTRA COMUNITA' che si muove per rappresentare,sempre all'insegna della LEGALITA', le NOSTRE RAGIONI.
 

 
10 maggio SOGLIA FISSA: L’Enel non collabora per la salvaguardia e tutela del bene ambientale.
Enel si rifiuta di rimettere alla Comunità Montana le spese sostenute per il progetto per la trasformazione da bocca libera a bocca tassata del suo canale derivatore.
 

 
8 maggio SOGLIA FISSA: La Regione Lombardia esprime parere negativo in merito al progetto di massima presentato dalla Comunità Montana.

Il progetto prevede uno sbarramento fisso in cls costituito da una soglia tracimabile con ciglio di sfioro a quota 367,50 m slm (l’attuale canale traccia una ferita nel lago profonda più di 7 m, fino a quota 360,10 m slm).
Tale soglia fissa ricostituisce il perimetro naturale del lago e consente l’afflusso nel canale dell’Enel esclusivamente a condizione che sia garantito il rilascio del deflusso minimo vitale dall’emissario fiume Chiese.
LA REGIONE LOMBARDIA - RETROGRADA - DIFENDE GLI INTERESSI PRODUTTIVISTICI PRIVATI A DANNO DELLA COLLETTIVITA’ E DELL’AMBIENTE.
Invece di difendere il deflusso minimo vitale del fiume Chiese per la salvaguardia dell’importante ecosistema ambientale che vi è localizzato, difende i concessionari delle acque pubbliche imponendo il deflusso minimo solo al 31/12/2008, nonostante la normativa statale (che abroga implicitamente leggi di grado inferiore o subordinate) in materia di risorse idriche (d.lgs 152/06) precisi l’obbligo del d.m.v..

La R.L. fa presente inoltre che qualora si intendano attuare modificazioni alle opere di presa e utilizzo delle acque pubbliche di una concessione in atto, dovrà essere previsto un idoneo indennizzo economico in favore del concessionario!!!!!
In tutti questi anni qualcuno si è arricchito a danno dell’ambiente: come mai la R. L. non ha fatto presente la necessità di un risarcimento per i danni ambientali e economici subiti dalla collettività in quasi un secolo di devastazione del territorio?
 

 
8 maggio ENEL: in merito alla conferenza di servizi decisoria convocata per il 27 aprile sostiene che la costruzione della soglia fissa non sia di competenza del comune di Idro, bensì della Regione Lombardia.
Inoltre sostiene che l’opera consiste in una vera e propria diga. L’opera proposta potrebbe costituire un vincolo oltremodo pregiudizievole sia per il regolare funzionamento della centrale di Vobarno che per la regolazione del lago in condizioni di emergenza.

Se Enel teme un funzionamento pregiudizievole perché condizionato dal rispetto ambientale e dal mantenimento della quantità costitutiva del bene lago, coma si può continuare a pensare che produca “energia pulita?”

Quanto alla questione di emergenza viene messa su un tavolo solo nelle situazioni di comodo e da uffici non predisposti a farlo. Il coordinamento ha suggerito un’opera per ovviare alla criticità dei periodi di piena mantenendo l’alveo naturale del fiume emissario.
E’ una questione di volontà.
 

 
7 maggio SOGLIA FISSA: La Comunità Montana spiega al Ministero dell’Ambiente come al fine di conseguire il raggiungimento del deflusso minimo vitale la regolazione adeguata debba essere garantita anche con la presenza della soglia fissa sul canale dell’Enel.
Non si chiede la costruzione di una diga o uno sbarramento volto a variare i livelli del lago, ma il semplice ripristino ambientale pertanto il RID non deve rilasciare nessun tipo di parere o autorizzazione.

Essa garantirebbe:
 

 
7 maggio L’ARPA risponde al RID in merito alla paleofrana che il passaggio a un controllo automatizzato non è stato attualmente previsto e finanziato dalla Regione.
Inoltre chiede vengano inserite, per un inserimento reale nel piano di emergenza provinciale, delle soglie pre-allarme, allarme ed emergenza.

Se di emergenza si tratta non viene trattata con emergenza dalla Regione e dalla Provincia…
 

 
3 maggio SOGLIA FISSA: Il Comune di Idro scrive al Ministero dell’Ambiente per sollecitare un provvedimento a seguito dell’emanazione del decreto da parte della Regione Lombardia del 17/04/2007, al fine di ricucire, attraverso la realizzazione di una soglia, fissa le sponde del lago tagliate dal canale di presa dell’Enel.  

 
3 maggio Anche il Sindaco di Anfo emette l’ordinanza di mantenimento della tura fino alla definizione della procedura di rilascio di autorizzazioni per l’approntamento della soglia fissa.
Si riserva inoltre di costituirsi in giudizio per danni causati da un iniquo intervento sui livelli delle acque da parte dell’Enel.
Ordina inoltre l’applicazione immediata delle normative europee per la tutela del SIC, in quanto area naturale di interesse sovranazionale, con procedura di infrazione comunitaria già attuata contro lo Stato.
 

 
2 maggio MELLAIA: segnala alla Procura della Repubblica che il Sindaco di Bagolino il 2 maggio ha adottato l’ordinanza che, al pari della precedente del sindaco di Idro, si pone sulla strada maestra della tutela del bene demaniale ed ambientale Lago d’Idro.  

 
2 maggio In riferimento al decreto della Regione Lombardia di non accoglimento dell’Ordinanza emessa dal Comune di Idro all’Enel di non rimuovere la tura (vedi foto) dal canale, la Sindaca di Idro comunica alla stampa che:
  • la Regione Lombardia dimentica il Codice dell’Ambiente
  • gli intenti perseguiti sono il mantenimento del deflusso minimo vitale
  • che il regolamento che la R. L, vuole continuare ad applicare è affetto da gravi vizi di illegittimità in quanto non consente un utilizzo sostenibile della risorsa
  • gli interessi degli agricoltori sono garantiti dalle portate del fiume Chiese
 

 
2 maggio Ordinanza del Sindaco di Bagolino Marco Scalvini, che visto il Decreto 3900 del 17/04/07 della Regione Lombardia, ritenendo imprescindibile la tutela del bene demaniale e ambientale, indispensabile la salvaguardia della verifica di tutela del SIC, dato che l’opera richiesta con l’ordinanza del comune di Idro è unicamente un ripristino della continuità dell’alveo del lago, ordina
  • il mantenimento della tura provvisoria fino alla definizione della procedura di rilascio delle autorizzazioni per la costruzione dello stramazzo
  • l’applicazione immediata delle norme a tutela della salute pubblica e salvaguardia ambientale
  • l’applicazione immediata delle normative europee
 

 
30 aprile MELLAIA: invita il Ministero a impugnare il decreto regionale davanti alla Corte costituzionale perché la Regione non ha competenza in merito, e si è solo occupata dell’aspetto lucrativo senza pensare minimamente a tutelare il bene ambientale.

Decreto regionale
 

 
27 aprile SOGLIA FISSA: La Comunità Montana chiede all’Enel il rimborso delle spese di progettazione sostenute per la progettazione della soglia fissa, in quanto per la normativa nazionale l’opera deve essere ad esclusivo carico del soggetto concessionario, tenuto a provvedervi integralmente a proprie spese.  

 
27 Aprile RIPRESA DELL’AZIONE DI PRESIDIO per
TRASFORMARE LA BOCCA LIBERA DELL’ENEL IN BOCCA TASSATA


Diario del presidio
 

 
27 Aprile

Conferenza dei servizi DECISORIA, presso il municipio di Idro, per la realizzazione della SOGLIA FISSA davanti al canale dell'ENEL

Il COORDINAMENTO DELLE PRO LOCO DEL LAGO D'IDRO
(Anfo, Bagolino, Bondone, Baitoni, Idro, Ponte Caffaro) con:
Gruppo Donne del Lago D'Idro e Comitato Difesa Lago D'Idro e Fiume Chiese
,
INDICE a supporto una MANIFESTAZIONE PUBBLICA presso il PONTE DEL CANALE ENEL, e annunciano la RIPRESA DELL'AZIONE DI PRESIDIO per CHIEDERE TASSATIVAMENTE la REALIZZAZIONE dell'OPERA
Partecipiamo numerosi!!!


Le donne del lago:
"L´ULTIMA BATTAGLIA PER DECIDERE SULLA VITA DEL LAGO D´IDRO"

LETTERA ALLE FAMIGLIE

O ADESSO O MAI PIÙ

PER SALVARE IL LAGO D´IDRO SERVE ANCHE IL TUO AIUTO
 

 
26 aprile La Provincia di Brescia, sollecitata dal Comune di Idro a emettere ordinanza avverso l’Enel responsabile del potenziale fenomeno di grave inquinamento e contaminazione delle acque del lago, al momento non rileva valori di contaminazione tali per l’emanazione dell’ordinanza.  

 
26 aprile La Regione Lombardia chiede al comune di Idro il differimento della data fissata della conferenza dei servizi indetta per il giorno 27 aprile.  

 
20 aprile PALEOFRANA: Il RID ritiene che la presentazione di una proposta di sistemazione da parte della Comunità Montana sia prematura.

 -  Sollecita la Regione Lombardia a:

 -  l’inoltro della relazione conclusiva,
 -  l’invio delle misure aggiornate eseguite sulla paleofrana,
la conversione del sistema di controllo sul versante da manuale ad automatico.
 

 
20 aprile L´ing. Mauliani del Rid scrive al comune di Idro in merito alla convocazione della conferenza di servizi decisoria per il giorno 27 aprile.
Ritiene la documentazione ricevuta insufficiente per le valutazioni di competenza ed esprime parere negativo sul progetto dell'opera di sbarramento fisso a quota 367.50-368 nell'opera di presa del lago.
 

 
17 aprile ENEL: Il comune di Idro si difende e ribadisce all’Enel la piena legittimità delle ordinanze emesse.
Inoltre precisa l’intenzione di munirsi di adeguate garanzie atte a salvaguardare e mantenere anche per il futuro lo status quo, ovvero almeno l’attuale livello delle acque, al fine di prevenire e scongiurare il prodursi di quello che sarebbe un danno ambientale incommensurabile.
 

 
17 aprile La Regione Lombardia difende gli interessi dell’Enel.
Emette il Decreto n. 3900 avente per oggetto "Non accoglimento richiesta del Comune di Idro di cui all’ordinanza del comune di Idro numero 1629 in data 30/03/07 tesa ad ingiungere ed ordinare alla ditta ENEL Produzione S.p.a. di non rimuovere la tura (vedi foto) provvisoria realizzata all’ingresso del canale di derivazione a lago dell’impianto idroelettrico Carpeneda".
 

 
16 aprile La Provincia di Brescia approva la “PIANIFICAZIONE DI EMERGENZA PROVINCIALE PER RISCHIO IDROGEOLOGICO-IDRAULICO DEL LAGO D’IDRO – a stralcio del Piano di Emergenza Provinciale”

Il piano contiene le Procedure Operative, le Strategie e i metodi per la gestione delle emergenze idrogeologiche ed idrauliche nei territori di pertinenza del Lago d’Idro e consente l’innalzamento della quota massima del lago a 368,50 m s.l.m.

  • Ai fini dell’elaborazione del piano si sono tenuti in considerazione i possibili:
  • eventi geologici (frana),
  • eventi di esondazione (alluvione per i fiumi e per il Lago),
  • rilasci eccezionali d’acqua dovuti al crollo strutturale di manufatti (crollo dighe).
Il piano prende in considerazione tutti gli invasi che interessano la regolazione dei livelli del Lago d'Idro e descrive i vari scenari di rischio e emergenza con le specifiche procedure da attivare a seconda dei casi e i vari soggetti interessati.
 

 
10 aprile Il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Marco Lion scrive al Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.
Prelevando dal lago di Idro quantitativi di acqua superiori a quelli che lo stesso lago è in grado di rendere disponibili si sono commesse specifiche infrazioni che hanno da un lato leso la tutela ambientale, paesaggistico territoriale e il patrimonio storico-naturale, dall’altro hanno vulnerato il diritto di utilizzare la risorsa acqua secondo criteri di solidarietà, sia il diritto delle generazioni future (ma anche presenti) a fruire di un integro patrimonio ambientale.

L’on. Marco Lion ritiene sia giunto il momento di prendere o favorire l’adozione di provvedimenti che siano capaci di ripristinare gli equilibri idrici ed ambientali del lago d’Idro e contestualmente di imporre tutte quelle prescrizioni che siano idonee ad assicurare il mantenimento del deflusso minimo costante dall’incile naturale del lago, in modo che la quota del bacino non scenda al di sotto del proprio livello naturale di invaso.
L’on. Marco Lion invita inoltre il Ministro Pecoraio Scanio a sostenere gli atti emessi dal Comune di Idro che richiedono l’osservanza delle norme di tutela ambientale.
 

 
4 aprile La Comunità Montana esprime piena condivisione degli ultimi atti adottati dal Comune di Idro, in particolare per la realizzazione dello sbarramento fisso e l’ordinanza di ingiunzione all’Enel.  

 
1 Aprile Assemblea pubblica, a Crone ore 15, per condividere nuove azioni popolari, per favorire la costruzione della soglia sul canale dell'enel.
Presenti l'avvocato Mellaia e l'Onorevole Piazza.
 

 
31 marzo Il Comune di Idro chiede il riesame della Regola di Gestione del lago.

Le modalità di regolazione sono quelle inserite nel “regolamento per la gestione coordinata del lago d’Idro e dei serbatoi dell’Alto Chiese” approvato con Deliberazione della Giunta Regionale della Lombardia n. VII/9297 del 6.06.2002, che fissava l’escursione del lago a 3,25 m e la quota di massimo invaso a 369.
L’applicazione del vigente regolamento, per l’eccessiva escursione e per le portate erogate (fino a 30 mc/sec), non consente di garantire il deflusso minimo vitale, che la normativa primaria oggi sancisce in termini assoluti al fine di mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi interessati.

Attualmente il lago d’Idro è sopra la quota 368 e nel fiume Chiese emissario è tornato il Deflusso Minimo Vitale, ma la Regione Lombardia non ha dichiarato quali saranno i rilasci consentiti nel momento in cui tornerà in funzione la galleria dell’Enel attualmente fuori esercizio per interventi di manutenzione.
 

 
31 marzo Il Comune di Idro ingiunge e diffida l’Enel a rilasciare a valle delle opere di presa il deflusso minimo vitale e a installare strumenti di misura e di trasmissione dei dati di misurazione delle portate, dei volumi d’acqua accumulati e/o derivati.

Ordina di non derivare volumi d’acqua tali da cagionare con un´ulteriore ingiustificata escursione dei livelli del lago in ribasso problematiche ambientali rientranti nella categoria di DANNO AMBIENTALE come definito dall’art. 300 del Codice dell’Ambiente, come già accaduto in un recente passato.
 

 
30 marzo Il Comune di Idro ordina all’Enel di non asportare o rimuovere il materiale ghiaioso depositato sul canale per formare uno sbarramento durante l’esecuzione dei lavori di manutenzione della galleria, in quanto la rimozione di detto materiale minaccia di produrre gravi danni ambientali all’ecosistema del lago minandone la capacità di riproduzione e con conseguenze dirette ed indirette nocive e nefaste sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sulle acque di superficie e sotterranee, sul paesaggio.
L’ordinanza è valida sino a nuova comunicazione da parte del comune a seguito della conclusione e dell’esito della Conferenza di servizi indetta allo scopo di esaminare e approvare la costruzione di uno sbarramento fisso a quota 367,50-368 m s.l.m. nell’opera di presa del lago.
 

 
29 marzo Il Comune di Idro convoca una conferenza di servizi decisoria il 27 aprile presso la sede municipale di Idro, per la realizzazione dell’opera di sbarramento fisso a quota 367,50-368 nell’opera di presa del lago.  

 
23 marzo Riunione in Prefettura.
Sarà presentato il Piano di Emergenza a livello provinciale approntato dalla Provincia di Brescia per gli scenari di rischio connessi all'innalzamento del livello del lago, che deve integrare e adeguare i rispettivi piani di emergenza comunali e intercomunali e consentire di alzare il lago fino a quota 368,50 m slm.
 

 
22 marzo Regolazione dei livelli del lago d’Idro e del Fiume Chiese, Deflusso Minimo Vitale

Deliberazione del Consiglio Direttivo della Comunità Montana n. 40 che:
 

 
19 marzo 2007 Interrogazione a risposta orale 3/00743
Presentata da Marco Lion
  • al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
lunedi 19 marzo 2007 nella seduta n.129
 

15 marzo Idro: con la vecchia al rogo la SLI

La vecchia Sli viene trainata su una zattera dal ponte della Pieve a Crone dove viene processata per i danni causati in 80 anni di soprusi.


Alcune foto:    I 3 montanari   -  Il rogo
 

 
14 marzo L'Enel scrive che non parteciperà alla conferenza di servizi indetta per il 16, adducendo come giustificazione il fato che non rientra tra le competenze di un comune quella di intervenire nell'ambito della regimazione delle acque!!!
L'Enel invita inoltre il Comune di Idro a soprassedere dalla continuazione del procedimento e minaccia un inevitabile contenzioso.
 

 
13 marzo La Regione Lombardia invita a sospendere la convocazione per la conferenza di servizi adducendo come motivazione di non aver avuto la disponibilità del progetto preliminare.  

 
5 marzo Il Comune di Idro invia alla Regione Lombardia la "Proposta Preliminare di interventi di consolidamento della frana in sponda sinistra del fiume Chiese" e, tenendo conto dell'importanza e dell'urgenza dell'intervento, chiede il relativo finanziamento, ammontante a €. 7.000.000,00.  

 
2 marzo Il Ministero dell'Ambiente scrive che durante la riunione tenutasi il 28 febbraio al Ministero sono emerse le seguenti problematiche:
  • scarsa manutenzione del tratto di alveo che collega il fiume all'incile naturale del lago, ciò comporta una quota di sfioro più elevata
  • preoccupazione da parte della Comunità Montana che al termine dei lavori di manutenzione alla galleria dell'Enel i livelli del lago possano ancora oscillare al di sotto della quota necessaria per il deflusso minimo vitale.
Il Ministero ricorda che il rilascio del deflusso minimo vitale costituisce una condizione prioritaria e che pertanto gli emungimenti a scopo produttivo potranno avere luogo solo dopo che tale portata sarà garantita.
Ordina inoltre al Commissario Regolatore di provvedere ad attivare un celere intervento di pulitura dell'alveo all'incile del lago.
 

 
1 marzo Il Commissario Regolatore Fanfani si giustifica asserendo che l'utilizzo della galleria degli agricoltori si è reso necessario per mantenere il livello di massima regolazione 368 e massimo invaso 368,50 imposto dal RID.
Quanto all'abbondante afflusso di acqua a lago addebita la motivazione alle produzioni idroelettriche montane.
 

 
28 febbraio Il Comune di Idro, vista la richiesta della Comunità Montana del 19 febbraio, indice per il giorno 16 marzo, presso la sede comunale, una conferenza di servizi preliminare per la messa in opera di uno sbarramento fisso a quota 367,50-368 nell'opera di presa dell'Enel. La Comunità Montana è invitata a produrre lo studio di fattibilità relativo all'opera.  

 
28 febbraio La Comunità Montana chiede delucidazioni in merito alla ri-apertura delle paratoie della galleria degli agricoltori avvenuta il giorno 19/02/2007.

Rivela inoltre come gli afflussi al lago siano straordinari e anomali rispetto al periodo e al momento di criticità delle precipitazioni, così come le portate erogate.
 

 
26 febbraio Il Comune di Idro segnala il rischio di danno ambientale nel lago d'Idro e nel fiume Chiese e chiede misure urgenti di prevenzione, in particolare:
  • rileva che l'attuale regolamento d'esercizio (del marzo 2002) non consente di tutelare il deflusso minimo vitale ed è quindi in contrasto con la normativa e con la nota del Ministro dell'Ambiente del 7 febbraio;
  • chiede che, in vista della messa in funzione della galleria di derivazione dell'Enel, siano adottate misure idonee per garantire in modo costante il deflusso minimo vitale, ricordando che la soglia di imbocco del fiume si trova a quota 367,50.
La situazione di danno ambientale è provocata da una gestione affidata in un regime di prorogazio (dal 1987) fino ad oggi alla SLI e a un commissario regolatore mediante l'applicazione di un regolamento di esercizio non adeguato ad un utilizzo corretto della risorsa idrica in funzione della tutela del deflusso minimo vitale e lacuale in termini assoluti e inderogabili.

Il mancato raggiungimento del deflusso minimo vitale è la causa diretta della diminuzione e/o estinzione di talune specie vegetali e animali, del degrado ambientale, dell'aumento dello stato eutrofico del lago d'Idro, della qualità insufficiente delle acque, del loro stato non balenabile, dell'avanzamento delle coste e delle zone paludose con arretramento delle acque
 

 
26 febbraio Il Coordinamento delle Pro Loco indice una CONFERENZA STAMPA presso la sede dell'Associazione Comuni Bresciani in via Creta 42 a Brescia, alla presenza dell'avvocato Mellaia che preciserà le competenze per legge di Stato Regione e Provincia Autonoma di Trento sul Caso Lago d'Idro e relativa azione di difesa del bene ambientale rappresentato dal lago.
Ai presenti verrà offerto un documento di sintesi specifico sull'oggetto.
 

 
21 febbraio La Regione Lombardia non partecipa alla riunione indetta dal Ministero.

L'assessore Regionale ai servizi di pubblica utilità Buscemi in una lettera al Ministro dell'Ambiente (che invitava La Regione Lombardia ad assicurare il deflusso minimo vitale del fiume emissario) insinua che il deflusso minimo vitale sia disciplinato da provvedimenti del Consiglio Regionale e pertanto si rifiuta di partecipare alla riunione tecnica convocata a Roma per il giorno 28/02/2007.
 

 
21 febbraio Buscemi indisponente e irrispettoso dei doveri istituzionali. Non prende ordini dal Ministro Buscemi scrive: “ non ivierò i miei tecnici alla riunione tecnica convocata a Roma per il giorno 28/02/2007”.  

 
19 febbraio La Comunità Montana, nell'ottica di trovare una soluzione immediata al problema del deflusso minimo vitale, chiede un adeguamento del progetto presentato dall'Enel per le opere di manutenzione con la messa in opera di uno sbarramento fisso a quota 367,50-368.  

 
16 febbraio L'assessore Regionale alle Risorse idriche Massimo Buscemi a Idro.
Presenti "l'avvocato del lago" Franco Mellaia, il Coordinamento delle Pro Loco, le donne del lago, il Comitato difesa Lago d'Idro e Fiume Chiese, i sindaci rivieraschi, i rappresentanti della Comunità montana.

L'assessore annuncia: Il regime di commissariamento del lago si concluderà a dicembre e dal primo gennaio 2008 «a gestire il lago ci penserà un nuovo ente e sarà una scelta definitiva »

Comunicato dell'assessore Regionale alle Risorse idriche Massimo Buscemi a seguito della visita sul lago d'Idro (22 Febbraio 2007)
 

 
15 febbraio BRUTTA FIGURA DELL´ASS.RE DELLA REGIONE LOMBARDIA BUSCEMI
sul giornale di Brescia dichiara:
"C´è una "regola che permette poco più di tre metri di escursione del livello del bacino, che è un lago artificiale e non naturale bisogna ricordarlo."

Come può un politico governare un territorio occupandosi di una questione tanto importante senza conoscere il postulato fondamentale???

Eridio -  Buscemi: «Non è certo un lago naturale» articolo di Ubaldo Vallini

Il lago d'Idro è un lago naturale di origine glaciale, "figlio" del Ghiacciaio Chiesa-Sarca, "fratello" del Lago di Garda. un omaggio dalle Donne del Lago all´ ass.re Buscemi
 

 
11 febbraio Questo è un momento che segna la storia. Fin qui è stato raggiunto il massimo, quindi il presidio si sospende dalle ore 21.  

 
11 febbraio FESTA DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE GLI ONOREVOLI PIAZZA E LION ANNUNCIANO LE DIPOSIZIONI DEL MINISTRO DELL'AMBIENTE: DEFLUSSO MINIMO VITALE PER IL LAGO D'IDRO.

INTERVENTI e FOTO

MANIFESTO
 

 
11 febbraio Uno striscione saluta il deflusso minimo vitale.
 

 
7 febbraio Il Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio dispone che d'ora in poi il lago scolmi dal suo emissario naturale.  

 
7 febbraio Il Registro Italiano Dighe risponde alla Comunità Montana: l'utilizzo dello scarico di fondo è stato disposto dal commissario Regolatore per la necessità di evitare grave danno ambientale e gravi conseguenze a carattere igienico sanitario per le aste a valle e per i relativi comprensori.

Se fosse sincera l'intenzione di evitare il danno ambientale e gravi conseguenze di carattere igienico sanitario la priorità non sarebbe il deflusso minimo vitale del fiume Chiese dal lago d'Idro?
 

 
6 febbraio Riunione in Prefettura per il lago d'Idro.
Il Prefetto annuncia che entro il 20 febbraio verrà completato il piano di Protezione Civile. Propone inoltre ai comuni del lago l'approvazione con delibera di giunta di "un documento di condivisione" redatto dalla Regione Lombardia, già firmato dal Prefetto e dal RID, che prevede l'affidamento dell'attuale concessione con l'attuale regola di 3,25 m di dislivello!!!!
 

 
5 febbraio 2007 Interrogazione a risposta scritta 4/02439
Presentata da Ermete Realacci
  • al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,
  • al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
  • al Ministero delle infrastrutture
  • al Ministero della salute
lunedi 5 febbraio 2007 nella seduta n.103
 

 
5 febbraio Ripiego della Regione Lombardia costretta a pubblicare il bando ad evidenza pubblica dalla Comunità Europea, dopo la denuncia depositata dai comuni rivieraschi e Comunità Montana il 14/01/2006 (denuncia in ordine all´affidamento diretto, in prorograzio da quasi 20 anni, del servizio di regolazione del lago d'Idro alla SLI)
Publicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordiaria n. 6 del 5 febbraio 2007:  D.g.r. 24 gennaio 2007 - n. 8/4030 "Indizione della gara per l'individuazione del gestore delle opere di regolazione del lago d'Idro a supporto del Commissario regolatore regionale."
Bando di affidamento concessione mediante licitazione privata
Si può consultare al seguente link: http://www.infopoint.it/BurlNew/home/home.aspx
 

 
4 febbraio Alle 13,30 le campane delle 9 chiese dei 4 comuni in riva al lago suonano a festa.  

 
30 gennaio Il Coordinamento delle Pro Loco ha ritenuto che in un momento di così particolare e straordinaria emozione, in cui il lago per la prima volta dopo 19 anni defluirà costantemente dal fiume emissario, ha ritenuto di chiedere all'arcivescovo di Trento e al vescovo di Brescia che questo momento venga rimarcato in modo solenne suonando le campane di ogni chiesa e magari comandando una festa annuale per ricordare l'evento in modo che si fissi nella memoria collettiva.  

 
28 gennaio MANIFESTAZIONE per il lago a Idro dal ponte di Idro al presidio "11 GENNAIO" PER SALVIAMO IL LAGO D'IDRO.

MARCIANO CON NOI L'ON. CAMILLO PIAZZA, Segretario della Commissione Ambiente e Territorio della Camera dei Deputati, e IL DOTT. ANTONIO VIZZACCARO, Consulente legislativo della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
L'on. Camillo Piazza, che ha condiviso e sostenuto anche fisicamente l'iniziativa del Presidio, partecipandovi in ben 2 occasioni, ha dichiarato che quella del Presidio è un'esperienza straordinaria e meravigliosa.
Durante la manifestazione ha annunciato che il governo sta lavorando per stabilire un deflusso minimo vitale anche sul lago d'Idro e confida che questo possa avvenire quanto prima.
Sull'assenza del Sindaco di Idro alla manifestazione ha espresso la sua convinzione che un sindaco deve avere il coraggio di affrontare le difficoltà e di stare sempre in ogni caso con la sua Gente.
Ha inoltre dichiarato di aver trovato il lago già molto cambiato, di aver visto un lago molto più bello, rispetto all'ultima volta in cui è stato a Idro, il 13 gennaio, e questo nonostante manchi ancora mezzo metro al deflusso minimo vitale dal fiume emissario.
Ha concluso dicendo: andate avanti, andiamo avanti insieme che ce la faremo.

MANIFESTO

FOTO DELLA MANIFESTAZIONE
 

 
26 gennaio La Commissione Europea scrive alla Comunità Montana in merito al reclamo n. 2006/4242 per l'affidamento diretto della gestione e regolazione del lago d'Idro alla SLI (concessione scaduta nel 1987!!!), in contrasto con le norme CE in materia di libera prestazione di servizi.

Le Autorità Italiane si impegnano a far cessare l'attività esercitata dalla SLI e indire un
concorso pubblico.
 

 
26 gennaio Gli Onorevoli Emilio Del Bono, parlamentare bresciano della Margherita, e Franco Tolotti, parlamentare bresciano dei DS, hanno incontrato una delegazione del Coordinamento delle Pro Loco presso la Comunità Montana, alla presenza di Gianantonio Girelli, segretario provinciale della Margherita, e Luigi Bianchi, già sindaco di vestone. All'esposizione degli aspetti drammatici di queste giornate convulse hanno manifestato evidente volontà di occuparsi da subito del caso, seguendo la stessa linea già avviata da Camillo Piazza, segretario della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.  

 
25 gennaio La Comunità Montana chiede informazioni al Registro Italiano Dighe in merito all'utilizzo della "galleria degli agricoltori" in seguito alla chiusura della centrale di Vobarno.  

 
24 gennaio Nella sala comunale di Montichiari riunione dei comuni dell'asta fluviale del Chiese da Gavardo a Canneto sull'Oglio.
Le dichiarazione dei rappresentanti dei consorzi vanno contro gli stessi interessi degli agricoltori da loro rappresentati, in quanto
il raggiungimento del deflusso minimo garantirà:
- l'acqua nel Chiese anche da Idro a Vobarno (evitando danni igenici ed ambientali che pretestuosamente soltanto ora vengono evidenziati)
- un livello del lago che permetterà di avere quelle risorse che sono sempre venute a mancare nell'approssimarsi della stagione irrigua.
 

 
23 gennaio Interrogazione a risposta in commissione n° 5/00590 depositata dai parlamentari: Cacciari Paolo, Locatelli Ezio e Zipponi Maurizio
Quali atti formali il governo intende attuare al fine di garantire i livelli minimi di portata d'acqua del lago d'Idro e il riequilibrio ecologico del bacino?
 

 
22 gennaio La Regione Lombardia emette un Decreto con il quale dispone che il Commissario Regolatore ing. Ettore Fanfani provveda a portare temporaneamente il livello del lago al deflusso minimo vitale dell'emissario.

Lettera d'accompagnamento al decreto n° 457

Decreto n° 457 del 22/01/2007.

"Qualora entro le 24:00 del 22/01/2007, per mancanza di afflussi, non sia raggiunta la quota di sfioro della traversa di Idro, temporaneamente e solo al raggiungimento della quota di sfioro, il Commissario Regolatore disporrà dalle ore 00:00 del 23/01/2007 una ulteriore riduzione di erogazione del lago assumendo in 3,3 mc/s il valore della portata da erogarsi dal lago in Chiese tramite la galleria di scarico.

Raggiunta la quota di sfioro del lago stesso sarà esercito, fino a diversa disposizione del registro Italiano Dighe e fino alla riapertura della galleria di derivazione dell'impianto idroelettrico di Vobarno, a deflusso naturale con portata di deflusso in Chiese corrispondente agli afflussi naturali a lago".
 

 
22 gennaio Riunione in Prefettura per discutere dell'erogazione provvisoria tramite la galleria degli agricoltori e relativi provvedimenti presi dal Commissario Regolatre ing. Ettore Fanfani.  

 
21 gennaio "Presidio 11 gennaio" per Salviamo il lago d´Idro - Comunicato alla popolazione del Coordinamento delle Pro Loco. Cosa chiede il presidio.  

 
17 gennaio Il Consigliere Regionale Osvaldo Squassina e la Consigliera Provinciale Gianna Baresi fanno visita al Presidio "11 Gennaio" per salviamo il lago d'Idro.
Comunicato Stampa
 

 
15 gennaio Interrogazione a risposta scritta presentata dal Consigliere Provinciale Roberto Bombarda al Consiglio provinciale di Trento: "Lago d´Idro, la situazione sta precipitando: intervenga la Provincia di Trento"  

 
13 gennaio Presso il presidio "11 gennaio" interviene l'Onorevole Camillo Piazza, segretario della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.
Annuncia di aver mobilitato i NOE nazionali.
 

 
13 gennaio Il coordinamento delle pro loco del lago deposita un esposto denuncia penale alla Procura della Repubblica.  

 
12 gennaio I Comuni di Anfo, Bagolino e Bondone si dichiarano disponibili ad appoggiare qualunque iniziativa che il comune di Idro intendesse intraprendere per la difesa del lago.  

 
12 gennaio Il Vicario del Prefetto Visconti si presenta ad Idro ed ha un incontro con i rappresentanti del presidio. Non entra nella sala occupata. Invita i manifestanti a sciogliere il presidio e sostiene che quello che è stato fatto è il massimo.

La sera il sindaco di Idro sfratta il presidio dalla sala consigliare.
Il presidio si accampa all'esterno.
 

 
11 gennaio GARA D’APPALTO PER INDAGINI E STUDI FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE PRELIMINARE DELLE NUOVE OPERE DI REGOLAZIONE DEL LAGO D’IDRO. Verbale riunione commissione aggiudicatrice. Nonostante tutto lo sperpero di soldi pubblici non è stato interrotto…  

 
11 gennaio Riunione in Prefettura al fine di esaminare le problematiche derivanti dalla temporanea chiusura della galleria dell' Enel.
Il Prefetto promette che il livello del lago si alzerà gradualmente e tra 10 giorni scolmerà dall'emissario naturale.
 

 
11 gennaio 300 persone gremiscono la sede municipale di Idro.
La sindaca non programma alcun intervento per la dismissione della galleria degli agricoltori perchè sono già stati presi accordi in Prefettura.
La gente occupa la sala consigliare e pretende che si prendano decisioni drastiche.
HA INIZIO IL PRESIDIO "11 GENNAIO" per salviamo il lago d'Idro.
 

 
10 gennaio La popolazione di Idro si ritrova nuovamente alla sede municipale per avere notizie sulla risoluzione intrappresa dall'amministrazione, nonostante la sidaca avesse rimandato a giovedì 11 gennaio.  

 
8 gennaio Il lago d'Idro defluisce dalla galleria degli agricoltori anzichè dall'emissario naturale!
La popolazione di Idro occupa indignata la sede municipale e chiede un intervento risolutivo. La sindaca da appuntamento a mercoledì 10 gennaio.
  Galleria degli agricoltori     Galleria degli agricoltori