Salviamo il Lago D'Idro  
 
Aggiornato al 27 maggio      
 
     

DIARO DEL PRESIDIO II – ( a volte ritornano!)


 
COMUNICATO ALLA POPOLAZIONE

ALCUNE FOTO
27.aprile.2007- Ebbene sì, a volte ritornano. E noi siamo di nuovo qui (qualcuno sicuramente dirà come nei peggiori incubi!). Dopo una settimana di esposizione mediatica in cui sui giornali ognuno si è sentito libero di dire sul lago le cose più incredibili, in articoli che non vincerebbero certamente il premio Pulitzer per la ricerca e l’approfondimento della notizia, oggi il popolo del lago è di nuovo in campo o meglio sul ponte dell’Enel. C’è tantissima gente oggi alla manifestazione organizzata dal coordinamento delle pro loco come prologo alla conferenza di servizi decisiva per la costruzione dello “stramazzo”, ci sono tutti i protagonisti del presidio 11 gennaio, c’è tanta gente nuova, ci sono tutte le amministrazioni comunali rivierasche. Tutti finalmente uniti per chiedere una cosa sola: lo sbarramento sul canale Enel che consenta di garantire al lago il deflusso minimo vitale. Grazie ad un articolo che la Bini è riuscita con un colpaccio a far pubblicare sul National Geographic viene a trovarci Santo della Volpe del TG3 che vuole sapere la nostra storia. Parla con qualcuno di noi, con i rappresentati dell’Enel e poi lo portiamo in giro un po’ a rendersi conto della situazione di persona, Nel frattempo la Conferenza di servizi ha inizio, arriva anche l’On. Piazza che non ci abbandona nel momento del bisogno. Questa volta l’Enel si presenta con due funzionari (ob torto collo….). Il popolo fuori in attesa di notizie pare determinato. L’aria che si respira è quella da “ora o mai più”. Alla fine esce il portavoce, escono i rappresentati dell’Enel che ci sembrano a prima vista un po’ stropicciati, esce la sindaca che ci pare ancora ben determinata e l’impressione è che anche se una decisione definitiva non è stata presa il momento sia veramente storico e la vittoria finale a portata di mano. Questo ci galvanizza e così rinvigoriti ci rechiamo presso il luogo del nuovo presidio dove il Cimarolli di Bondone, che non ci abbandona mai, si appresta a rimontare per l’ennesima volta la mitica tettoia Saltano subito i tappi di qualche bottiglia di vino, si iniziano le iscrizioni sul tabellone dei turni, si scherza ed è come se il presidio non fosse mai finito. E di tutte le cavolate che sono state scritte sui giornali in settimana e che tanto ci hanno fatto star male, iniziando la prima notte di presidio possiamo dire con il sommo poeta:”non ragioniam di lor ma guarda e passa”. Ora la storia si gioca qua vicino alla fontana già ribattezzata “del Faraone”.
28.aprile.2007 – La prima notte è trascorsa tranquillamente. Comincia una nuova giornata di presidio La nostra nuova casa è decisamente più adatta alla stagione estiva: è vista lago, ombreggiata e adiacente alla passeggiata per cui meglio di così non si può. I nostri giornali locali che tanto avevano da dire sul lago nei giorni scorsi, oggi tacciono o quasi. Il giornale di Brescia proprio non ci fila e sul Bresciaoggi appare un articolo del solito ben informato Gorlani che sostiene esserci un decreto regionale (ormai i decreti in questa vicenda vanno via al Kilo) che sospenderebbe gli effetti dell’ordinanza dirigenziale del Comune di Idro e consentirebbe la rimozione della tura all’Enel. Tale decreto, sostiene sempre il caro Gorlani, sarebbe in vita ormai da due giorni e a questo punto ci chiediamo due cose:
1.Come mai se da due giorni gira questo decreto l’amministrazione comunale destinataria non ne sa nulla? Bò. Sarà forse che il decreto, in partenza da Milano stazione centrale, faccia la tratta Brescia Idro in trattore e abbia quindi rallentato la marcia? Non è dato saperlo.
2.Chi sarà la talpa regionale che passa queste informazioni al sig. Gorlani, che pare tanto poco informato su altre questioni inerenti il lago e che invece sa molto più di noi in merito a questo fantomatico decreto? Si accettano scommesse.
Alle 19,00 i turnisti del presidio si assiepano davanti alla televisione del Mario per vedere il servizio sul TG3. La giornalista inizia a dare la notizia poi si blocca e la rimanda a prossime edizioni. Siccome ormai siamo sospettosi all’ennesima potenza gridiamo subito subito al lupo (o meglio alla Regione Lombardia. Che malfidenti). Il giornalista contattato prontamente assicura che si tratta solo di problemi tecnici e che la notizia è solo rimandata a domasi, stessa ora. Speriamo.
Nel frattempo noi restiamo al nostro posto e iniziamo la seconda notte di presidio aspettando la più volte minacciata invasione dei trattori. Alcuni uomini del presidio (non faccio nomi per pietà) hanno detto qualcosa del tipo: “ se vuoi arrivate coi vostri trattori noi vi fronteggeremo con le nostre api (piaggio naturalmente) . Roba da non crederci! E poi vogliamo passare per rivoltosi seri!!!!
29.aprile.2007 – Giornata movimentata. Sono in Chiesa e Laura mi avvicina informandomi che in internet la figlia ha visto una notizia secondo cui domani l’Enel scortata dalla polizia toglierebbe la tura in barba al presidio. La messa non è ancora cominciata e allora con fare furtivo e discreto messaggio il portavoce che mette in moto il sistema di intelligence del presidio. Nel frattempo altre persone hanno sentito la notizia che, come un fulmine, si diffonde in paese. Vertice al presidio ore 16,00 per decidere il da farsi. Si pensa di convocare un consiglio comunale permanente sulla strada che arriva alla tura in modo che nessuno possa passare, la Sindaca dice che in Comune non è giunta nessuna comunicazione ufficiale. Decidiamo di stare allerta, verificare nel frattempo le azioni che si possono intraprendere anche sentendo l’avvocato e aggiorniamo la seduta a domani, stessa ora. Torniamo a casa e mi viene la curiosità di approfondire le fonti della notizia ma è più difficile di quando Livingston risalì alle sorgenti del Nilo. Infatti ore 16,00 circa il televideo di Teletutto annuncia che domani sarà la giornata decisiva per le sorti del lago d’Idro; ore 19,30 la medesima fonte cambia la notizia e riporta solo “Lago d’Idro: situazione sempre più grave” che può voler dire qualunque cosa. Nel frattempo sul TG3 nazionale viene trasmesso il servizio di Santo della Volpe. Bello ha assorbito a spugna tutte le informazioni che gli abbiamo riversato addosso in un’oretta. La talpa del presidio sul cantiere enel conferma l’impressione di fine giornata che forse la rimozione della tura non sia così imminente come appariva ad inizio giornata. Bell’articolo anche sull’Adige e servizio su teletutto. Forse un po’ alla volta si scaldano i motori. Bè la giornata è stata psicologicamente stancante, l’incertezza ci riduce un po’ male. Speriamo che la terza notte di presidio ci porti consiglio.
30.aprile.2007- La mattinata porta con se i semi del temporale che scoppierà nel pomeriggio. Temporale non solo meteorologico però perché, in fretta, si sparge la notizia che il Comune di Anfo ha ricevuto dalla Regione un’ordinanza con la quale si rigettano le istanze fatte dal Comune di Idro e si autorizza l’Enel a rimuovere la tura. Che vergogna! Siamo come i servi della gleba e i vassalli Buscemi e Beccalossi dispongono delle nostre vite come se fossimo ceste di patate! Ma perché il Comune di Idro non ha ancora ricevuto comunicazione mentre i giornali ne parlavano già giorni fa? Che il tanto vituperato Gorlani per la Regione sia, perfino lui, più importante del Sindaco di Idro? Perché l’ordinanza è stata emessa il 17 di aprile, 10 giorni prima della conferenza di servizi? Forse che la Regione avesse già deciso che dovevamo soccombere prima ancora di sapere come sarebbero andate le cose? (povera ingenua eh, direte voi…e avete ragione). Evidentemente viviamo in un regno dove il sovrano ha deciso che siamo immolabili ad più alti interessi. La rabbia è veramente forte ma più forte ancora l’amarezza nel vedere quanto poco contino le persone di fronte al potere economico, quanto poco rispetto ci sia per tutto quello che non è depositabile in banca. Ore 16 nuovo vertice al presidio bisogna decidere come reagire a questo ennesimo pugno nello stomaco. E qui a rischio di sembrare blasfemi dobbiamo dirla con gli inglesi: loro dicevano “Dio salvi il re!” noi dobbiamo dire “Dio ci conservi l’avvocato Mellaia!” infatti la sua fede incrollabile anche oggi serve a tirarmi su il morale che era veramente sotto i tacchi. Ha scritto un telegramma urgente al Ministro invitandolo ad intervenire, seguito in questo appello prontamente dalla Sindaca e poi ha scritto un esposto al Procuratore, che il portavoce ci legge, in cui lo invita a cristallizzare lo status quo fino a che non siano state fatte tutte le indagini del caso. Non da ultimo viene citato il particolare dei contributi di miglioria che non risultano mai stati pagati. Sicuramente a questo punto qualcuno vorrà farsi sentire! E’ ormai ora che anche il Ministero reagisca in maniera forte per difendere il suo demanio, non è più sufficiente scrivere lettere o farsi sentire in maniera blanda. La Regione Lombardia fa la voce grossa come il padrone delle ferriere,si dimostra indispettita e infastidita, come dice l’avvocato quando si “disturba il conducente”. Bisogna che il Ministero la rimetta al suo posto! Il portavoce ci esorta a non demordere e ad intervenire con azioni pacifiche di disturbo se dovessero iniziare i lavori di rimozione della tura come imposto dalla regione. Arriva poi la Sindaca, anche lei arrabbiatissima per lo sgarbo della Regione e dichiara che il Comune farà immediatamente ricorso al Tribunale superiore delle Acque. E qui li voleva tutti l’avvocato Mellaia che secondo me pregusta già di poter affondare, come il lupo cattivo, le fauci nelle carni (per altro non tenere ed innocenti come quelle di cappuccetto rosso) della regione Lombardia. La differenza con i protagonisti della fiaba sta nel fatto che là il lupo venne fatto secco dal cacciatore qua il cacciatore se si azzardasse ad impugnare il fucile contro il nostro lupo tanto buonino verrebbe ricoperto da un tale mole di denunce, ingiunzioni e memorie scritte da non riuscire più a muovere un passo. La Sindaca dichiara inoltre che va avanti la preparazione dell’accordo di programma con gli altri comuni per la costruzione dello stramazzo sul demanio lacuale e che il Sindaco di Bagolino, da Lei interpellato, si è dichiarato disposto anche lui ad opporsi al decreto regionale ed anche a fare un’azione a livello di Comunità Europea dove lui svolge un incarico istituzionale. L’ingegner Adami che ha rappresentato l’Enel alla conferenza di servizi ha preannunciato una comunicazione alla Sindaca che arriverà in serata con un tono che, a dire di chi gli ha parlato, sembrava abbastanza conciliante. A questo punto mi viene una annotazione: Meno male che, in questo momento di guerra vera, l’azione di tutte le forze che credono che ci possa essere un migliore vita per il lago è unitaria e dimostra un fronte forte e compatto davanti alla coalizione nemica altrimenti altro che Caporetto!
Insomma la giornata è stata intensa e densa di avvenimenti e si chiude in maniera meno nera di come era iniziata. “Tirem inanz” e prepariamoci ad affrontare la quarta notte di presidio che si preannuncia un po’ freddina e magari ci ricorderà altre notti freddine di presidio!
01.maggio.2007 – Festa dei Lavoratori, ma noi non facciamo festa e non stacchiamo dal nostro perdurante servizio al presidio. Oggi compaiono un articolo sul Giornale di Brescia e uno sul Bresciaoggi (quest’ultimo del nostro inossidabile Gorlani). Aspettavamo per oggi la marcia su Idro dei trattori invece niente, neanche questa soddisfazione. I giornali che, al solito, sono sempre meglio informati di noi, dicono che l’invasione è rimandata perché la Regione e la pioggia hanno raffreddato i bollenti spiriti agricoli. Va bè sarà per un’altra volta. La giornata passa senza novità di rilievo ma il clima è un po’ teso. Si avverte nell’aria la drammaticità dell’attesa. Tutti vengono a fare la loro capatina al presidio a chiedere se ci sono novità come se questo rito scaramantico bastasse a scongiurarle. Si resta qui un po’ sospesi aspettando novità e temendole allo stesso tempo; sapendo che qualcosa probabilmente succederà ma non sapendo bene quando e come. E’ un giornata di vigile attesa, con tanta gente da fuori che passa sulla passeggiata. Molti si fermano incuriositi a chiedere informazioni. A turno cerchiamo di spiegare le nostre ragioni anche se a volte ci si rende conto che è difficile per chi è stato sempre erroneamente informato capire quello che diciamo. Comunque ci si prova sempre ed è anche un passatempo per le ore di presidio in vigile attesa. Anche se tutto sembra un pò sospeso la voglia di festa al presidio c’è ancora e la quinta notte inizia con una cena a base di aole e polenta. Dimenticavo bentornato al nostro GIGI che, risolti i suoi problemi di salute ha ripreso immediatamente i suoi turni al presidio.
02.maggio.2007- La giornata inizia all’alba con l’incrocio di due notizie contrastanti. Secondo una l’Enel aspetterebbe fino alla settimana prossima per venire a rimuovere la tura secondo l’altra invece i lavori dovrebbero iniziare già stamattina. Con il cuore colmo d’ansia prima di recarmi al lavoro passo al presidio ma trovo solo un bel vassoio di brioches per la prima colazione. Tutto è tranquillo per il momento. Abbiamo ancora qualche giorno di respiro sperando che nel frattempo il Ministro faccia sentire la sua autorevole voce. Nel pomeriggio faccio un giretto al presidio e trovo la Sindaca e anche l’esimio portavoce che illustrano le ultime novità. I sindaci di Anfo e Bagolino hanno replicato l’ordinanza del Comune di Idro…e vaiiiiiiiii. Questa sinergia farà venire l’acidità di stomaco a Buscemi, alla Beccalossi ed anche al prefetto che nel frattempo entro il 14 maggio deve rispondere alla diffida che gli fece l’avvocato Mellaia a sostegno del Comune di Idro. Inoltre l’avvocato, con cui il portavoce ha avuto una delle loro telefonate fiume in diretta, ha riscritto al procuratore ed anche al Ministero. Speriamo che in questi giorni finalmente qualcosa di positivo si metta in movimento, che tutta questa attività forte e unitaria da parte nostre faccia sentire tanto pressata la Regione da farle scoppiare una volta per tutte la maschera ormai l’ha calata vediamo di farle calare anche altro! E intanto piove e piove e come ricordavano le nostre nonne domani è il giorno della Santa Croce e “se l’ piof el dè de santa crus quaranta dè pious”. Scusate, non so bene come si scrive in dialetto ma il concetto è chiaro, se comincia a piovere i motori dei trattori si raffreddano immediatamente. Mentre sono al Presidio Dario porta delle cupole copri torta e si rammarica non ci siano torte da coprire, il portavoce mi sfida ed allora mi tocca mettermi a impastare una torta che tranquillizzi entrambi e li conduca verso la sesta notte di presidio.
03.maggio.2007 – Il presidio si risveglia sotto un cielo plumbeo. Sui giornali locali di annunciano l’ordinanza del Sindaco di Bagolino e il comunicato stampa della Sindaca che dopo il decreto della regione ha ritenuto di precisare la sua posizione. Una mano tanto misteriosa quanto sciocca ha staccato alcune lettere della mitica scritta “Palle o Frana” ma il nostro reparto manutenzioni e riparazioni ha già provveduto alla risistemazione. Certo che stà scritta a qualcuno, non si sa perché da un gran fastidio perché è già la seconda volta che viene manomessa.Nel corso della mattinata c’è un po’ di agitazione Infatti alcuni operai della ditta incaricata dei lavori enel con uno scavatore sono visti aggirarsi sulla tura. Parte il sistema delle chiamate ma si tratta solo di un falso allarme gli operai devono portarsi a casa alcuni tubi che erano stati lasciati sul cantiere. Tutto sommato il fatto ha avuto una sua utilità perché ci si è resi conto che i tempi di reazione lasciano molto a desiderare. Se vogliamo bloccare qualcosa bisogna migliorare. Pare che l’ordinanza non fosse stata comunicata in tempo alla stazione carabinieri e che quindi questi non avessero titolo per intervenire. Per fortuna l’abbiamo scoperto per tempo così si può rimediare perchè, come ci insegna il portavoce, la forma è sostanza! Nel pomeriggio passa dal Presidio il Sindaco di Bagolino che sembra piuttosto ottimista Speriamo abbia ragione lui. Cadono anche due gocce di pioggia per cui il rispetto del proverbio è assicurato e con lui anche la pace del contadino che, per qualche giorno, irrigherà senza maledirci perchè se vengono al pettine tutte le maledizioni che ci devono aver mandato in questi giorni mi sa che per noi si mette davvero male! Dopo tutto questo movimento inizia comunque in allegria la settima notte di presidio.
04.maggio.2007- Piove, piove e il lago cala cala, qui i fenomeni naturali hanno sempre un andamento diverso rispetto al resto del mondo. I giornali dicono che il lago d’Iseo si sta riempiendo con questo piogge per noi vale il contrario chissà…Comunque i giornali parlano anche di noi c’è un articolo sul Bresciaoggi ed è stata pubblicata anche la lettera aperta agli agricoltori di Elena Bini. A margine anche a notizia che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo stato di emergenza per la siccità nel centro nord. Si vocifera che nel decreto si diano poteri speciali ai presidenti delle Regioni e ai Prefetti. AIUTO!!! Se fosse vero vuole dire che hanno messo l’agnellino in bocca al lupo cattivo! Questa non è una favole è un incubo! Aspettiamo però ad agitarci perché poteri speciali può voler dire tutto o niente, è meglio approfondire.Viene pubblicata anche un’intervista al Presidente di Copagri che fino a qualche mese fa predicava di volere ancora i sette metri di dislivello. Hanno abbassato di molto la cresta, non vogliono la guerra, vogliono il dialogo e via discorrendo. Segno che l’aria è cambiata. Nello stesso tempo sui forum dove si parla del lago compaiono a non finire messaggi di provocatori. Segni che,come dice la saggezza popolare, la madre degli sciocchi (e non solo quella) è sempre incinta. Nella nottata ha visto la luce il quarto singolo del presidio e devo dire che è proprio bello. Credo che avrà successo di critica e di pubblico. Può anche darsi che tutte le copie sul mercato vengano comprate dalla Beccalossi. Chissà…Intanto continua a piovere e per l’ottava notte di presidio tornano utili le forniture di legna.
05.maggio.2007- La nottata è passata tranquilla anche se se ne esce sempre un po’ affumicati. Piove ancora e il riscaldamento, soprattutto di notte è necessario ma essendo la zona anche un po’ esposta ai venti, veramente si finiscono i turni in condizioni da speck. Ieri gli incaricati della segheria Bordiga che ci hanno portato un po’ di legna da ardere hanno avuto pietà di noi e ci hanno promesso per oggi una stufa con relativi tubi che dovrebbe risolvere il problema. Come è stato per il presidio 11 gennaio l’organizzazione vien presidiando. Per quanto riguarda le questione dei poteri speciali al Prefetto su alcuni giornali oggi pare di capire che si tratti di poteri da attivare in casi molto estremi quali le situazioni di razionamento dell’acqua potabile ecc. Questo ci tranquillizza per il momento. Ma d’altronde noi ora, viviamo per il momento, carpe diem, affrontiamo le situazioni man mano si presentano, tenendo però naturalmente ben presente l’obiettivo finale che è il filo conduttore di tutta la nostra azione. A questo proposito, visto che arriva il week end e che probabilmente le notizie fresche saranno poche, vorrei approfittare del diario per fare un’esortazione ai presidianti anche a costo di sembrare il predicatore mascherato: Non è produttivo ma anzi porta a spreco di utili energie, piangersi addosso o paventare continuamente disgrazie future. Andiamo avanti un passo alla volta affrontando gli scogli man mano li avvistiamo. Ma come dice il Portavoce MANTENIAMO LA BARRA DRITTA verso la meta segnata che è la salvezza del lago. Ormai le ordinanze contro la tura sono tre (Idro, Anfo e Bagolino) e si annuncia a breve la quarta da parte del Sindaco di Bondone e pare sia in dirittura d’arrivo la stesura dell’accordo di programma per la costruzione della soglia da parte dei comuni. Quindi carne al fuoco per il nostro banchetto ce n’è parecchia. So che certe notizie fiaccano lo spirito ma pensare che non ce la faremo mai, che il nemico è troppo forte o che “ecco l’avevo detto che sarebbe andata male” è il genere di atteggiamento di inferiorità e sudditanza psicologica che negli ultimi anni ci ha impedito di rialzare la testa. NON POSSIAMO perdere proprio ora lo spirito e il coraggio. Come nella vita, le intemperie e le difficoltà spesso ti fanno desiderare di mollare la presa, di lasciare perdere perché tanto non vale la pena. ERRORE, fino a quando non è scritta la parola FINE vale sempre la pena…Chiedo scusa non volevo tenere un comizio ma l’argomento mi sta particolarmente a cuore e forse si era capito. In serata la Sindaca passa dal Presidio e cidice che intende recarsi a Trento per caldeggiare la nostra causa anche là. Inizia la nona notte del presidio riscaldata dalla nuova stufa.
06.maggio.2007- La mattina inizia tranquilla con un tempo mutevole. I giornali non riportano nulla che ci tocchi da vicino e il presidio è sereno. A metà mattina qualche perdigiorno con la voglia di scherzare fa circolare la voce che in comune sia arrivato una fax che conferma l’inizio dei lavori enel per domani mattina La notizia è presto smentita dal vigile che passa dal presidio per iscriversi ad un turno. Nel pomeriggio il tempo peggiora, piove (di solito si dice governo ladro ma nel nostro caso è più appropriato regione bidona) e, forse ispirati proprio dai nuvoloni, cantiamo a squarciagola. Sul tavolo ci sono in un vaso dei bellissimo boccioli di rosa. Il presidio assomiglia sempre più a qualcosa di stabile ma noi speriamo sempre che arrivi presto qualche notizia che ci consenta di levare le tende. Per il tardo pomeriggio è prevista la riunione del coordinamento e si aspetta qualche buona novella. Ma il portavoce quando arriva per il consueto rapporto viene attirato dal miraggio di un piatto di minestra bigola e l’attesa si fa più lunga. In conclusione non ci sono notizie nuove. La strategia rimane la consueta. Di nuovo c’è l’intenzione di prendere appuntamento con i due dominus del lago ed eventualmente andarci tutti in pulman.La decima notte del presidio è rallegrata dalla chitarra di Giuliano. Cantiamo a squarciagola aspettando di vedere se domani l’enel si fa viva.
07.maggio.2007- Niente di nuovo sul fronte occidentale, la tura è ancora lì impassibile al suo posto. Chissà forse cantando, cantando le note della canzone del presidio sono arrivate fino ai vertici dell’Enel ( per come urlavamo ieri sera potrebbe anche essere!). C’è da chiedersi a questo punto quale sia la tattica dell’ Enel se è vero che perde 200.000 Euro al giorno per la mancata produzione di Carpeneda come mai non fa ricorso? Che non sia così certa di vincere andando avanti come per gli scorsi 90 anni? Bò. Intanto noi mettiamo nella nostra bisaccia un altro giorno guadagnato sempre nell’attesa che arrivi qualche provvedimento di ordine superiore a dirimere la questione. Il lago nonostante anche ieri abbia piovuto, continua a calare di livello. La galleria inagibile degli agricoltori è perennemente in funzione dall’8 di gennaio e non si capisce più per quale emergenza vera o presunta. Intanto noi restiamo qui, indefettibili nelle nostra determinazione di ottenere un risultato definitivo nella nostra lotta. Qualche giorno fa abbiamo contato approssimativamente i turnisti del presidio e abbiamo raggiunto la cifra d 180 persone che hanno fatto almeno un turno non calcolando tutti quelli che hanno prestato la loro opera senza segnarsi sul tabellone e quelli che passano comunque parte del loro tempo libero al presidio senza fare un turno intero. Risultato già buono ma che può migliorare con un po’ di applicazione come dicevano le maestre di una volta.
Si vedono anche molte facce di nuove, di nuovi residenti o di residenti stagionali e questo non può farci che piacere. Naturalmente questo è un presidio diverso da quello precedente nato per calcolo e non per esplosione spontanea di una rabbia a lungo repressa. E’ un presidio di testa e non di pancia e quindi per certi versi più duro, più logorante, perché presuppone un grosso lavoro di presenza e di attesa. Con meno clamore mediatico e quindi, da un certo punto di vista, con meno soddisfazione immediata. Ma nonostante ciò l’importanza del presidio è, ora più che mai, determinante per dimostrare ad enel e regione che con noi non si scherza, che la lotta è dura e non si può giocare con le minacce o l’inganno. La notizia che gira oggi è che per questa settimana l’enel non si muoverà. Speriamo che sia vero ma comunque noi non molliamo l’osso. Arrivano altre forniture dalle fila dei nostri sponsor che aumentano di giorno in giorno. Legna, acqua minerale, vino ecc. Anche questo presidio non si fa mancare nulla dal punto di vista eno-gastronomico e la undicesima notte che và ad iniziare non farà certamente eccezione a questa regola.
08.maggio.2007- La giornata inizia in maniera concitata. Il nostro amico Gorlani esce con un articolo che come al solito dice un po’ quello che gli pare a lui. Per esempio sostiene che il lago è a 369,00 quando in realtà è a 368,10. Ma tanto per noi che siamo abituati a 7 metri di dislivello 90 cm cosa volete che siano? Siamo a livello di Minculpop. Comunque l’articolo annuncia che il prefetto, bontà sua, ha deciso di chiamare tutte le parti in causa per trovare una mediazione.Ho già i sudori freddi a pensare cosa può aver ordito. Mentre stiamo commentando la notizia che peraltro ci era stata già anticipata ieri, il telefono del presidio squilla. E’ il portavoce che si informa sulla situazione e così, ridendo e scherzando, si decide di organizzare un pulman per andare a Brescia a cantare la serenata al Prefetto in occasione di questo incontro di mediazione. Subito la macchina organizzativa parte. Per il resto non ci sono novità di rilievo. Il lago è salito un pochino (ma poco eh) e ieri ho avuto una visione che mi ha rallegrato molto. Tornando dal lavoro sul ponte ho visto un nugolo di ragazzini che si affacciavano per pescare con la canna. Nei circa 20 che frequento Idro credo sia la prima volta che mi capita di vederli così numerosi e soprattutto a pescare dal ponte. E’ stato un bello spettacolo. E per la dodicesima notte del presidio…..trippa!
09.maggio.2007- Giornata bellissima e calda, ci si appronta all’incontro in Prefettura con riunioni di preparazione. Ancora una volta l’azione delle varie Amministrazioni e del Coordinamento è corale e questo è un gran bene. Sul Corriere della Sera appare la notizia che Camillo Piazza è indagato per una storia di corsi finanziati dalla Regione con soldi del Fondo Sociale Europeo. Leggendo bene l’articolo si scopre però che storia è vecchia di almeno due anni, che le indagini sono già terminate da un pezzo e perfino il giornalista del Corriere si chiede come mai si dia pubblicità alla faccenda proprio ora. Bè noi un’ipotesi ce l’abbiamo e Barbara, che è arrabbiatissima, gli spiega via mail che qui tutti pensano che la Regione stia attaccando l’unico politico che ha mostrato di volerci dare una mano. Risposta abbastanza scontata del giornalista. Certo che se fosse proprio così vuole dire che la Regione al nostro lago ci tiene proprio tanto (a non mollarlo intendo!) e allora la lotta è proprio dura. Speriamo che il nostro amico Camillo si incavoli talmente tanto con la regione Lombardia da darci una mano ancora più forte per fargliela pagare! Nel pomeriggio al presidio si commenta e nel frattempo i più volenterosi tagliano la legna in formato adatto per la stufa anche se oggi non sarebbe proprio servita, ma non si mai. E poi tagliare la legna è da sempre una buona valvola di sfogo! Fervono i preparativi nel frattempo per l’incontro di sabato dell’Avvocato Mellaia con le scolaresche anche se, alcuni bambini bene introdotti, vociferano di sapere già bene la lezione del trinomio! Sempre in attesa di qualcosa che dia una scossa alla situazione ci si prepara alla tredicesima notte di presidio.
10.maggio.2007- Giornata tranquilla. Fa molto caldo e il lago è semplicemente bellissimo. In questi giorni ci vorrebbe qua l’avvocato perché, con il cielo terso, il sole brillantissimo e il lago pieno è il trionfo degli usi generali. Anche i più disamorati non possono negare che l’ambiente ora ha un plusvalore che prima non c’era. Tutti lo dicono e anche gli abitanti dei paesi vicini cominciano a comprendere la nostra lotta. In molti per esempio a Vestone mi fermano per dare la loro solidarietà, per dirmi che anche il fiume adesso è bellissimo, proprio come quando eravamo bambini e si faceva il bagno al “Ghirlo”. Tutti bei ricordi che in questi giorni con il lago e il fiume rinati rinascono anche loro e risvegliano gioie dimenticate e passioni sopite. C’è chi si ferma sul ponte e semplicemente guarda giù, chi fa le foto panoramiche, chi fa i giretti in barca chi a piedi ma rigorosamente in riva al lago. Speriamo solo che queste giornate non restino nell’album dei ricordi ma diventino una sana consuetudine. Il presidio continua la sua vita quotidiana anche se una sua parte vitale è partita per la festa degli alpini a Sondrio. Torneranno domenica sera e ci troveranno ancora qui ad aspettarli. Stasera riunione al vertice per prepararsi all’incontro di domani in prefettura. La quattordicesima notte del presidio è un’altra notte di attesa.
11.maggio.2007 – Abbiamo ormai da tempo deciso che i numeri 11 e 7 sono da giocare al lotto ed anche oggi non si fa eccezione. Infatti, oggi, meseversario del presidio 11 gennaio, altra giornata campale per noi ed importante per il lago. Appuntamento alle 9,00 davanti all’Hotel Milano. Si parte con il pulman alla volta della prefettura per la riunione plenaria convocata per mediare una soluzione al problema tura. Siamo una trentina sul bus e poi qualcuno viene con la sua macchina e qualcuno ci aspetta già sul posto. Durante il viaggio cantiamo il nostro repertorio, arriviamo sotto il Broletto e esponiamo tutti i nostri striscioni. Vediamo entrare l’ing. Fanfani, ancora abbronzato, non sbiadisce mai. Gli altri invitati o sono già entrati o sono passati dal retro. La riunione inizia alle 11, noi restiamo fuori, in attesa. Molti passanti mostrano di conoscere il nostro problema e ci dimostrano solidarietà. Il tempo passa molto lentamente sotto un sole molto caldo. Si avvicina mezzogiorno e poi passa… nessuna novità. A turno ci rechiamo a mangiare qualcosa e ancora nessuna novità. Dopo le 14.00 i nostri rappresentanti escono piuttosto sconvolti in viso ma tutto sommato abbastanza soddisfatti seguiti a ruota da tutti gli attori della farsa: Maugliani, Tiscar, Fanfani, Consorzio Medio Chiese e rappresentanti di Copagri. Questi ultimi passando ammettono, da noi interpellati, che forse ci sono state delle strumentalizzazioni. Ci vengono spiegati i punti salienti che sono emersi dal lungo incontro:
  1. Il Rid e la regione non sono i nostri migliori amici e probabilmente non lo saranno mai. Maugliani e Tiscar si passano la palla da una parte all’altra del tavolo stando ben attenti a non farla cadere perché magari potremmo raccoglierla. Posso aggiungere come nota di colore che Maugliani ha detto che se becca chi ha scritto “Palle o Frana” sono cavoli amari. Questo a dimostrazione che ogni azione ha il suo peso.
  2. La Provincia di Trento ha scritto alla Regione Lombardia che vista la comunicazione del Ministero, richiede che la regola venga cambiata in modo da garantire il minimo vitale. E sembra che, in coda all’incontro, il Lungo Tiscar abbia come dato segno di essere disponibile ad una revisione della regola medesima. Chissà forse è stato miracolato o forse ha visto il diavole come accadde ad una mia paesana che divenne improvvisamente buona.
  3. I rappresentanti di Copagri hanno fatto un passo verso di noi. Sembra abbiano iniziato a capire che se cercano il nemico devono cercarlo altrove. Infatti si preannuncia un ulteriore incontro per lunedì in cui Sindaci e Agricoltori chiederanno all’Enel di cedere in favore di rivieraschi e agricoli. Evidentemente ha ragione l’avvocato, le cose continuando a ripeterle le capiscono tutti. Non bisogna disperare ma continuare a divulgare!
Riprendiamo la strada della valle un po’ contenti per i passi avanti e un po’ preoccupati perché pare di capire che, sebbene l’enel sia disposta a rilasciare più acqua per garantire un maggiore livello al lago e una maggiore quantità di acqua nel fiume, non pare voglia cedere sullo stramazzo. Mentre siamo in viaggio il telefono del portavoce squilla. E’ il sindaco di Bagolino, il quale dice che la prefettura lo ha avvisato che alla riunione di lunedì l’enel sarebbe disposta a presentarsi con in mano un accordo secondo il quale entro sei mesi massimo ci farebbe la famosa soglia a sue spese. Cavolo! Sarebbe una gioia incommensurabile! Stentiamo a crederci. Telefona anche la Sindaca con la stessa notizia. Magari! Aspettiamo e vediamo non siamo preda di facili entusiasmi anche se la speranza di chiudere la partita una volta per tutte è grande. Certo la dimostrazione di compattezza che, come dice il portavoce, ha dato oggi il territorio ci ha salvato perché l’impressione è che oggi si siano mostrati i muscoli e se i nostri non fossero stati abbastanza ben torniti ci avrebbero fatti fuori in attimo. Invece siamo ancora in sella e con le redini saldamente in mano ed ogni giorno che passa è a nostro favore. Siamo arrivati alla quindicesima notte del presidio che è pervasa da un cauto ottimismo e da una trepida attesa delle prossime mosse.
12.maggio.2007- “Giornata Blu”. Oggi l’avvocato Mellaia tiene lezione ai bambini delle scuole elementari ed ai ragazzi delle scuole medie. Ci sono anche gli studenti di Ponte Caffaro ed anche una classe di Vestone. Dal presidio aiutiamo ad organizzare il rinfresco per i ragazzi. Sono parecchi circa 130, sono i futuri “rivieraschi” quindi speriamo che assorbano bene gli insegnamenti dell’avvocato e capiscano l’importanza dell’ambiente e della sua tutela. Intorno a mezzogiorno altra riunione al vertice in Municipio in vista del nuovo incontro di lunedì con l’enel. Al presidio c’è parecchia gente per tutto il giorno e vanno per la maggiore le riflessioni in merito alle vicende di ieri. Tutti esprimono la loro impressione, i loro timori, le speranze. Il pensiero che ricorre più spesso è l’indignazione nei confronti del Rid. Il problema sicurezza è ormai per noi come una spada di damocle che condiziona le sorti del lago e viene sguainata per farci stare zitti ogni volta che cerchiamo di rialzare la testa. Bisognerà che questa a questa faccenda prima o poi si vada a fondo perché non possiamo restare per sempre alla mercè della paleofrana e di chi la gestisce. Nel pomeriggio, dopo la riunione passa anche l’avvocato i cui interventi sono sempre molto interessanti e graditi. Inizia la sedicesima notte del presidio 27 aprile che ci immaginavamo breve e che invece sta diventando un’altra epica impresa.
13.maggio.2007- Festa della Mamma. Facciamo un augurio, dalle pagine di questo diario, a tutte le “mamme del lago” che tengono in piedi il presidio sobbarcandosi tanti turni, facendo posto fra i mille impegni di mamma anche a quello per salvare il lago, fornendo sempre gli altri presidianti di buon cibo, dolci e sorrisi. Grazie a tutte. Il lago cala ancora, la galleria degli agricoltori preleva, mi sembra, sempre di più, ma noi siamo qui stoici e irremovibili perché, checché se ne dica, se la tura è ancora al suo posto il merito è anche del presidio che restando al suo posto fa si che ogni azione unilaterale di rimozione si configuri di fatto come azione di forza e quindi impopolare. Ancora una volta un fine settimana di attesa. Sembra che questo presidio si snodi fra un’attesa e un’altra senza soluzione di continuità. E’ come un specie di lunga gravidanza….speriamo che il parto sia veloce e il pargolo nasca sano! A stemperare un po’ l’ansia dell’attesa ci pensa l’Armida che con le sue colleghe di turno oggi pomeriggio ha organizzato un frittella party (vi prego niente commenti ironici!). In serata per festeggiare le mamme e la diciassettesima notte di presidio si preannunciano polpette e dolci in gran quantità e varietà.
14.maggio.2007 – Inizia un’altra settimana. I presidianti hanno superato quota 200, come per il primo presidio, invece di diminuire per la stanchezza, aumentano per l’entusiasmo della lotta. Ieri il coordinamento è uscito con il II comunicato del presidio con il quale intende sostenere i Sindaci che oggi tornavano in Prefettura ed esortarli a tenere duro sullo stramazzo. Si convocava anche un incontro per le 20.30 di stasera per aggiornare il popolo dei presidianti sulle novità. La giornata passa quindi tranquilla e alle ore 20,30 una gran folla si assiepa intorno al presidio in attesa del portavoce e dei sindaci. Arrivano anche alcuni alpini che rientrano al presidio dopo la trasferta di Cuneo e sono avidi di novità. Prendono la parola sia il portavoce che i sindaci e le notizie in sintesi sono le seguenti:
  • L’ing. Maugliani è come un disco rotto ripete sempre la stessa storia, dipinge sempre a tinte fosche un panorama di tragedie a cui ormai nessuno crede più. E’ una specie di Cassandra che con il suo vaticinare di gusto un po’ noir prova a spaventare i sindaci per vedere se crollano. Mi pare di capire che la tattica non funziona più.
  • La sensazione è di nuovo che si cerchi di sondare fino in fondo quale sia la nostra forza e la nostra convinzione. Spero si sia ormai capito che noi non cederemo affatto e che non intendiamo ne monetizzare ne accontentarci di qualche soluzione di ripiego.
  • Si è finalmente aperta una falla nei rapporti fra gli agricoltori e i consorzi. Anche qui direi era ora! Ora che si capisse che il nemico non siamo noi ma coloro che da 90 anni aprono e chiudono i rubinetti a loro piacimento e per il loro profitto.
  • L’enel è in una situazione di confusione la mossa stramazzo li ha fatti stramazzare e non si sono ancora ripresi. Gli converrà adeguarsi e fare ciò che per legge vale per tutti gli altri laghi. Prima lo capiscono prima riusciranno a riavviare la loro centrale di Carpeneda. Se non lo capiscono la tura resta dov’è e il presidio e lì a vigilare.
  • Il Prefetto anche lui è un po’ in scacco perché è preso fra il dover far rispettare le ordinanze dei sindaci e il dover far rispettare il decreto regionale e non ha ancora capito se sia meglio l’uno o l’altra soluzione. Certamente sia lui e che gli altri attori di questa bella commedia sono spiazzati dal colpo di scena dei montanari che si ribellano allo stato di fatto e si rifiutano sia di obbedire sia di lasciarsi spaventare.
  • Alla fine per non sapere più che pesci pigliare il Prefetto rimanda tutto a giovedì e come nelle migliori soap opera vedremo quali colpi di scena di verificheranno. Speriamo che non sia una roba tipo beautiful altrimenti diventiamo vecchi qui al presidio.
In conclusione degli interventi si comunica che è intenzione dell’Amministrazione sostenuta in questo dal coordinamento chiedere anche agli altri sindaci dell’asta del Chiese fino a Vobarno di emettere ordinanze a tutela del minimo vitale. Questo aumenterebbe la forza di fronte all’enel e dimostrerebbe una coesione ancora più grande del territorio. Speriamo di avere adesioni in questo senso. Comunque lo spirito che si respira al presidio stasera è quello di un cauto ottimismo. Tutti hanno la sensazione che si vada verso una soluzione del problema in tempi brevi e a condizioni per noi favorevoli. Speriamo di non sbagliarci. Per la diciottesima notte del presidio polenta, spezzatino con funghi e zuppa inglese. Chissà cosa ha mangiato di cena il povero Maugliani…speriamo che quanto prima possa assaggiare il famoso “pà pintit”
15.maggio.2007- oggi compare sul Bresciaoggi un articolo sull’incontro di ieri mentre sul Brescia si parla di incontro sulle acque Lombarde che ha visto come attori Bibì e Bibò (Buscemi e Beccalossi) e i Consorzi di Bonifica il tutto presso la Camera di Commercio il cui presidente è lo stesso Bettoni che non più tardi di qualche mese fa affermò pubblicamente che il lago d’Idro l’hanno fatto gli agricoltori. Ma che bella compagnia! Sembra una riunione della banda del buco (terza galleria) con il palo dell’ortica! Ho poi scoperto che la nostra sortita al Broletto ci ha guadagnato quattro righe sul “Corriere della sera” del 12 maggio. Dirò di più, un articolo sul lago è comparso anche sul giornalino informativo dell’UDEUR. Si vede che dopo tutte le nostre fatiche cominciamo a fare almeno un po’ notizia. Il lago è calato anche oggi. Mi rattristo sempre un pò quando controllo i livelli e vedo che calano costantemente ma inesorabilmente. Stasera al presidio però, Gianfranco mi faceva notare che dovrò farci il callo, che devo rassegnarmi al fatto che il lago calerà ancora. Ha ragione naturalmente. A livello razionale lo so e lo capisco ma il mio subconscio si rifiuta ancora di credere che la situazione idilliaca di questi ultimi mesi non sia definitiva e immutabile. E’ troppo bello così. Oggi ha piovuto un pochino, non abbastanza per bagnare il mais ma abbastanza per rinfrescare la diciannovesima notte di presidio.
16.maggio.2007. Un cielo terso si specchia in un lago bellissimo: “Idro bello e vago. Ha per corona i monti e per specchio il lago”. Non è mai stato così vero come in questi giorni. Arrivano i primi turisti e restano basiti davanti alla bellezza del lago al suo livello naturale che negli anni scorsi non avevano mai visto. Tutti chiedono come mai, cos’è successo e noi da bravi narratori, come la nonnina di capuccetto rosso, raccontiamo la fiaba del lago, degli uomini cattivi che per due soldi (un po’ di più di due) volevano prendersi l’acqua , della tura che manteneva l’acqua del lago, del presidio che voleva salvare il lago, delle ordinanze che volevano salvare la tura, del decreto che voleva mangiarsi le ordinanze, del prefetto che voleva applicare il decreto, ecc. come alla fiera (agricola) dell’est... E’ una fiaba che ha molto successo e ne avrà ancor di più quando potremo concluderla narrando il lieto fine che si conviene ad ogni favola degna di questo nome. Il presidio esce con il terzo comunicato alla popolazione preannunciando per domani sera un nuovo incontro per sentire dalla viva voce dei protagonisti la narrazione delle avventure dei nostri eroi in Prefettura. E’ diventato ormai quasi rituale questo andirivieni dagli uffici del Broletto dei nostri amministratori. Se fossi il prefetto organizzerei un bus navetta con biglietto gratuito. Sperando che questo ennesimo viaggio della speranza porti notizie nuove e positive ci accingiamo a trascorrere la ventesima notte di presidio.
17.maggio.2007- Per la prima volta dopo il presidio 11 gennaio il lago scende sotto quota 368,00. Stamattina è a 367,97. La Bini ha provato a fare il tabellone con i turni di due ore anziché tre per invogliare gli utenti. Come preannunciato dal terzo comunicato del presidio stasera ci si ritrova per sentire i risultati dell’ennesimo incontro in Prefettura. Parlano i sindaci dicendo che si è stesa una bozza di intesa su una nuova regola in cui i Comuni e gli agricoltori si sono trovati dalla stessa parte del tavolo mentre l’enel stava dalla parte opposta. Questa bozza prevedrebbe, se ho capito bene, 1,30 di dislivello oltre 20 cm di margine in caso di emergenze, minimo vitale garantito e pulizia del tratto finale di lago, quello prima delle paratoie, per garantire un migliore deflusso verso il fiume. Inoltre sarebbe previsto un tavolo tecnico, con la partecipazione di sindaci e coordinamento, per la realizzazione del “manufatto” che dalle parti del presidio va sotto il nome di stramazzo. Pare che l’ing Adami dell’enel non sia molto entusiasta di questa bozza di accordo ma se ne farà una ragione se vuole riaprire la centrale di Carpeneda. Quando venne a Idro per la conferenza di servizi cercò di essere carino e notò come ci fossero molte donne partecipanti all’assemblea. Bè, non ha ancora visto quello che possono fare queste donne se provocate. Certo in questo momento di tentennamento sarebbe importante riuscire a coinvolgere qualche altro attore nel copione della commedia. Per esempio qualche paese rivierasco del Chiese. Lunedì sera altro round in Prefettura. Vedremo. Intanto noi stiamo fermi con i piedi ben piantati e con la nostra posizione ben chiara, la tura è al suo posto e da qui non si può che andare avanti Quello che fa specie in questa situazione è la Regione Lombardia che invece di svolgere le sue funzioni e di sbrogliare la matassa se ne sta alla finestra a guardare le parti in causa che litigano fra di loro. Cosa farà quando la matassa sarà sbrogliata? Questo potrebbe essere il pensierino che accompagna la ventunesima notte di presidio fra un piatto di trippa e una fetta di torta.
18.maggio.2007- E’ un’altra bellissima giornata, il blu del lago che si increspa con il vento contrasta perfettamente con il verde smeraldo delle montagne. Per la prima volta nella stagione vedo dei turisti fare il bagno nell’acqua del lago, che almeno a occhio, è tornata limpida. Sul “Bresciaoggi” compare un articolo sulla riunione di ieri. Un rappresentante dell’enel afferma che la loro posizione non è di chiusura, che prepareranno una proposta per la prossima riunione. L’impressione è che cerchino di guadagnare tempo per recuperare più terreno possibile. Al presidio si commenta la situazione e mi rendo conto che la sensazione prevalente e palpabile è quella di essere arrivati ad un punto di svolta delicatissimo che va gestito con oculatezza e prudenza. C’è quasi la sensazione di camminare sui gusci d’uovo che qualunque movimento inconsulto può schiacciare. Dobbiamo, adesso più che mai, capitalizzare la forza e il simbolo di questo nuovo presidio che è stata ed è l’unità di intenti e di obiettivi. Grazie a questa unità siamo riusciti a sbaragliare le schiere avversarie e grazie all’unità riusciremo a portare alla fine la questione. Ha detto bene il portavoce ieri sera: nessuno deve mettersi coccarde. I risultati ottenuti e quelli che otterremo sono merito e responsabilità di tutti coloro che hanno partecipato, ognuno per le sue possibilità e attitudini, alla battaglia. Nel frattempo, per non saper né leggere né scrivere l’avvocato ha preparato una decina di cartelle di contributo per i sindaci rivieraschi del Chiese per supportarli nel prendere una decisione a supporto della nostra azione. Con la ventiduesima notte del presidio inizia l’ennesimo fine settimana di attesa.
19.maggio.2007- Oggi, in Municipio, con la partecipazione dei Sindaci, della Comunità Montana,dei rappresentanti del coordinamento si svolge una riunione tecnica per stendere la bozza di accordo da portare in prefettura lunedì. E’ molto bello vedere tutte le parti interessate che si coordinano e collaborano per raggiungere un unico obiettivo. Credo che questa comunità, nella vicenda in corso, abbia dato un grande esempio di unità, di senso civico, di orgoglio non solo ad altre comunità, ma soprattutto alle istituzioni che spesso dall’alto dei loro poteri si dimenticano del motivo fondamentale della loro esistenza. In serata, al presidio, il portavoce relaziona sulla riunione di stamattina e sui contenuti della bozza stesa. Tutti sono coscienti del fatto che il momento è storico e importante e che è essenziale mantenere ora tutta la freddezza e la determinazione di cui siamo capaci perché la meta è dietro l’angolo e dobbiamo raggiungerla ad ogni costo. I dubbi e le angosce sono all’ordine del giorno ma è scontato che sia così. Chi mai ha passato la famosa “notte prima degli esami” a dormire tranquillamente nel suo letto? Nessuno è ovvio, ma l’ansia e le paure in genere servono solo ad acuire il senso di concentrazione necessario a superare la prova. Così passerà e se ne andrà nonostante tutto anche la ventitreesima notte di presidio nella consapevolezza che ce ne saranno altre ma che stavolta possiamo farcela. Come nota di colore aggiungerei che gli ultimi articoli riguardanti la nostra vicenda sul Bresciaoggi non sono stati scritti dal mitico Gorlani. Come sosteneva il buon Pascoli c’è delle poesia anche nelle piccole cose.
20.maggio.2007- Un’altra domenica di presidio. Sul Giornale di Brescia compare un articolo che preannuncia la riunione di domani. Nel pomeriggio ho un’oretta libera e passo al presidio. C’è un bel gruppo di donne. All’apparenza il clima pare sereno ma poi parlando mi accorgo che non è così. Qualcuno, il solito back office, ha soffiato sulla cenere dei dubbi ed ha fatto scoppiare il grande incendio del sospetto e del pessimismo. D’altronde, si sa, dire che va male è un po’ lo sport nazionale e poi non si sbaglia quasi mai, qualcosa che non va c’è sempre. Io però in generale diffido di chi lancia il sasso e nasconde la mano, di chi parla nascosto dietro le siepi, di chi predica bene ma non propone nessuna soluzione realistica alternativa. Questa signori miei è demagogia ed in questi momenti difficili e delicati bisogna starci attenti E’ troppo facile trascinare le folle sull’orlo del fosso e poi lasciarle lì perché si arrangino a tornare indietro. Ma si sa in ogni guerra il genio guastatori è in azione. Bisogna cercare di rinforzare le difese e contrattaccare. In serata riunione del coordinamento per la valutazione della bozza di accordo da portare domani in prefettura. L’avvocato Mellaia ha visionato la versione finale e, mentre ha concordato sui contenuti, ha consigliato di inserire una clausola di salvaguardia. I sindaci di Idro ed Anfo, che erano presenti in serata al presidio, hanno preso atto del consiglio ed hanno accettato di buon grado di modificare la bozza in questo senso, resta da sentire il sindaco di Bagolino. Il lago scende ancora però è molto bello. Oggi sembrava estate e c’erano parecchie barche, canoe, molta gente che si godeva gli usi generali, come ormai abbiamo imparato a chiamarli, solo questo, attenua un po’, l’amarezza che mi accompagna in questa ventiquattresima notte di presidio che, per l’ennesima volta, è di attesa.
21.maggio.2007- Altra giornata densa di attività e carica di tensioni. In mattinata il portavoce è in comune per cercare di concordare con i Sindaci alcune correzioni alla bozza di intesa che tengano conto delle indicazioni preziose fornite dall’avvocato Mellaia. Ancora una volta, come già successo sabato, le parti si ingaggiano in un duro lavoro di coordinamento e di diplomazia. E’ un lavoro non semplice e sicuramente snervante anche perché il peso della responsabilità che incombe sulle spalle di chi in questo momento deve prendere delle decisioni è grande. Nel pomeriggio girano un sacco di voi ufficiose, sfiziose, fantasiose sul contenuto finale della bozza, sull’andamento delle trattative…un marasma generale, si rincorrono le voci più strane. L’incontro in prefettura era previsto per le 18,00 e verso le 21,00 al presidio si raduna il popolo in attesa di notizie. Arrivano lumi secondo cui la riunione è lunga e complessa ma nulla di preciso. Poi arriva il portavoce che è di ritorno dal lavoro ma è stato per tutto il giorno in contatto con le parti in riunione. Ha un aspetto veramente stanco, si capisce al volo che la giornata è stata complessa e lo ha messo a dura prova. Prima di cenare comunque ci relaziona. Ci dice che la conclusione delle trattative è rimandata a domani alla stessa ora, che l’accordo non è semplice, che dalla bozza da noi gradita sono stati per il momento stralciati la quota demaniale e la questione stramazzo per perplessità del prefetto ma ci sono speranze che domani vengano riprese. Che il prefetto si farebbe garante dell’accordo in nome del Ministero, che la Regione sarebbe disposta a firmare per prima l’accordo così come la Provincia di Trento. Quindi la situazione è in evoluzione ed è molto delicata. Occorre andare con i piedi di piombo. Il portavoce ci esorta quindi ad essere pazienti, a non pretendere tutto subito col rischio di non ottenere nulla del tutto. Infine dice di essere amareggiato perché qualcuno ha telefonato al sindaco di Bagolino, spacciandosi non ho capito bene se per il coordinamento o per il presidio, minacciando gesti inconsulti se i comuni avessero firmato l’accordo. Veramente la situazione sta prendendo una triste piega e tutti sono piuttosto sconcertati dalla notizia. Evidentemente il clima teso ed il momento difficile giocano brutti scherzi proprio quando sarebbe più importante mantenere la freddezza e la testa sulle spalle. Così ci siamo addentrati in una venticinquesima notte di presidio che porta sonni agitati.
22.maggio.2007- La giornata inizia com’era finita la precedente: clima teso, aria da arsenico e vecchi merletti, dubbi e chi più ne ha più ne metta. E poi durante tutta la giornata un susseguirsi di colpi di scena: la prefettura che chiede al coordinamento di sottoscrivere la bozza di accordo concordata con i comuni, l’enel che scrive che firmerà se firmerà la regione, la regione che diffida i comuni di Anfo e Bagolino, il sindaco di Bagolino che dichiara guerra alla Regione …..ricomincia la fiera dell’est. Si aspetta il vespro serale in Prefettura quando giunge notizia che tutto è saltato per via della diffida regionale e della dichiarazione di guerra del sindaco di Bagolino. Tutti i sindaci di ritorno da Brescia vengono al Presidio, il Sindaco di Bagolino riassume i fatti come si sono svolti e ci spiega perché lui, e gli altri sindaci, ritengono di firmare l’accordo, conferma la sua intenzione di scontrarsi con il dott. Tiscar e ci chiede di condividere la scelta dei sindaci. E’ un momento molto difficile. Escono giustamente tutti i dubbi e le insicurezze. Tutte le paure e le diffidenze che abbiamo accumulato in tanti anni di sfruttamento si manifestano. La scelta è quella mitica fra l’uovo certo oggi e la gallina incerta domani. Vogliamo il minimo vitale garantito con 1,30 di escursione non avendo però la immediata certezza di vedere lo stramazzo in tempi brevi o vogliamo dire banzai, tenere duro e vedere se schiattiamo prima noi o l’enel e se si riesce ad avere lo stramazzo subito? Naturalmente non è una questione da poco. Sul tavolo c’è tutto quello per cui abbiamo lavorato in questi anni, c’è il lago. Si firma e poi? Sarà vero? Sarà rispettato l’accordo? Oppure useranno la firma per ritorcercela in qualche modo contro? Ci sarà qualcosa sotto? Questi sono solo alcuni dei dubbi che serpeggiano però l’alternativa pone altrettanti dubbi perché chi ci garantisce che non stiamo buttando via una buona occasione? Chi ci dice che la tura non ce la porteranno via comunque nel giro di pochi giorni per cui non avremo più né lo stramazzo né il minimo vitale? Chi ci dice che portando avanti una causa con l’enel vinceremo? E quanto potrà durare? Fammi indovino che ti farò ricco. Di fatto il pallino non è in mano nostra perché a firmare saranno i sindaci però la questione ci tormenta e trasforma la ventiseiesima notte di presidio in una notte di dubbi e ansie in attesa di vedere se domani la prefettura organizzerà un altro round o se ci saranno altri colpi di scena.
23.maggio.2007- Non abbiamo notizie. Non si sa se i sindaci sono stati riconvocati o se tutto tace. Restiamo nell’ignoranza. Alle ore 13 qualcuno incontra la sindaca che sta partendo per Brescia e sappiamo così, per caso, che c’è l’ennesimo tavolo. Alle 18 ho il turno al presidio.. Mentre Armida ed Enzo sono seduti davanti a una pentola di uova sode la Bini si chiede se sia meglio l’uovo oggi o la gallina domani, apparentemente senza trovare la risposta alla sua domanda. Invero la questione è spinosa e difficile anche perché non abbiamo una idea precisa di quale sia il testo finale dell’accordo. Tutti coloro che passano chiedono se ci sono novità e dopo circa un’ora si diffonde la voce che i sindaci hanno firmato. Accendiamo la televisione e il Tg di Teletutto da la notizia con interviste alla sindaca e al sindaco di Bagolino. Tutto il popolo del presidio resta come anestetizzato dalla notizia. Si perché i dubbi che ci assillavano ieri sera noi ce li abbiamo ancora tutti. La giornalista parla di accordo storico ma le perplessità restano. Tardi verso le 21 arriva il vicesindaco di Anfo piuttosto provato in volto. Toglie dallo zainetto l’accordo firmato e io lo legga ad alta voce per il presidio. La prima reazione è u silenzio di tomba poi fioccano le domande, le richieste di precisazioni, le recriminazioni e via discorrendo. Effettivamente l’accordo nella sua ultima e definitiva versione è molto vago e generico. Cerco di analizzare qui quelli che a caldo mi sono sembrati i punti salienti a favore e a sfavore:
  • Il lago viene definito lago e non bacino;
  • Vengono citate le direttive del Ministero dell’Ambiente volte a ristabilire il minimo vitale;
  • Viene stabilita una quota minima per la prima volta. Non è quella che avevamo sperato ma non è nemmeno quella che avevamo prima di tutto questo movimento;
  • Tutto l’accordo pare reggersi solo per la stagione irrigua 2007 poi si ricomincia, altro giro altro regalo. Si spera almeno che questa contrattazione possa servire come base di partenza meno svantaggiata per la nuova regola. Qualcuno qui ieri sera diceva che la nuova regola non la vedremo mai. Bè io voglio credere che non sarà così, che le cose un po’ alla volta anche se lentamente si evolvono a nostro favore;
  • Non si cita nemmeno di striscio lo stramazzo e questo per noi è un dolore grande perché ci crediamo molto. Pare che esista un documento a latere dell’accordo che istituisce il tavolo tecnico ma è una magra consolazione.
  • Abbiamo per la prima volta trattato e parlato con gli agricoltori, speriamo che non sia stato un dialogo una tantum ma che le cose possano cambiare anche su questo fronte.
  • La regione ha dato il suo avvallo scritto ad un accordo che per la prima volta, anche se non in maniera drastica, rivede o perlomeno ritocca la regola tanto sacra a Bibì e Bibò. Il prefetto firma per conto del Dominus Stato e firma perfino il consorzio di II grado che non aveva mai partecipato alle trattative. Bò.
  • Per un altro mese abbiamo fatto notizia e ormai tutti ci conoscono e sanno che non siamo disposti a cedere. Credo che l’atteggiamento nei nostri confronti sia già cambiato ma possa cambiare ancora.
  • Certo un piccolo passo avanti e ancora tanti importanti passi da fare….
Si decide che il presidio dura fino a domenica quando si chiuderà con una assemblea. Presenti l’avvocato Mellaia e probabilmente l’on. Piazza.
Con le patatine fritte della Wanda la ventisettesima notte di presidio passa e se ne va….
24.maggio.2007- Il presidio si risveglia ancora un po’ frastornato i commenti e le discussioni si rincorrono. Le opinioni sono le più svariate dai talebani ai soddisfatti passando attraverso una maggioranza di moderati che valutano i pro e i contro. Tutti gli organi di stampa locali parlano di accordo storico. Tutti al lavoro mi chiedono se finalmente sono contenta. Come spiegare che, ne la questione in sé, ne la situazione che stiamo vivendo ora, sono così semplici da consentirmi di rispondere con un semplice monosillabo (che sia si oppure no)? Per prima cosa è da gennaio che la faccenda altera i nostri ritmi di vita, le nostre relazioni sociali, i nostri sonni per cui siamo tutti fisicamente ma soprattutto psicologicamente spossati. Essere arrivati, comunque si veda questo accordo, ad un punto che il qualche modo può essere considerato di arrivo o meglio di tappa porta certamente a fare delle riflessioni, a meditare i passi percorsi e quelli ancora da percorrere. E’ un momento che provoca uno stato d’animo particolare difficile da spiegare. C’è, credo in tutti, un po’ di mestizia perché si poteva ottenere di più anche se in cuor nostro sapevamo che la lotta era dura. Di fatto i sindaci hanno emesso le ordinanze per bloccare la tura e loro hanno gestito la fase di conclusione degli accordi. Noi abbiamo solo potuto cercare di fare pressione perché l’accordo fosse il più possibile vicino alle nostre esigenze ben sapendo che i numeri e le probabilità non erano a nostro favore. Torno dal lavoro intorno alle due e mi accorgo che i lavori per la rimozione della tura sono già in corso e questo aumenta la sensazione di fine di un’epoca ed inizio di una nuova. C’è molta gente sul ponte che osserva i lavori. Vedremo ora cosa succederà. Oggi piove sarà forse un segno. Nonostante ormai non ci sia più niente da presidiare siamo ancora qui per la nostra ventottesima notte.
25.maggio.2007- Ormai le giornate di presidio hanno un sapore diverso. Non c’è più la tensione dell’attesa ma resta il sapore agrodolce delle cose che si stanno per lasciare. I giornali anche oggi parlano dell’accordo e mi sembra che col passare delle ore i toni si stemperino. Anche quelli che all’inizio si erano dimostrati più delusi dell’accordo paiono prendere le cose con più filosofia. C’è una maggiore serenità anche se la vicenda lascerà i suoi strascichi se è vero, come dicono i giornali, che il delegato Armani ha dato le sue dimissioni dal coordinamento. E’ un peccato che una cosa che dovrebbe unirci riesca qualche volta a dividerci. Ma il lago è una cosa che ci prende così tanto che a volte fa anche saltare nervi, è normale soprattutto se si considera tutto lo stress che noi tutti abbiamo dovuto sopportare negli ultimi 5 mesi. Speriamo che i mesi a venire ci portino un po’ di tranquillità anche se dubito perché la lotta non si ferma mai. I lavori di rimozione della tura continuano ed oggi l’acqua aveva già riempito il canale enel. Il lago si è abbassato ancora parecchio. Speriamo che sia per lo svolgimento dei lavori ma chissà. Se nel weekend pioverà come previsto non sarà di certo male. Durante la ventinovesima notte del presidio si svolgerà anche una riunione del coordinamento per decidere i prossimi passi da farsi.
26.maggio.2007- Tempo variabile. I giornali riportano anche oggi articoli più o meno polemici sull’accordo ma il rumore và scemando. La tura è quasi completamente sparita, i lavori sono continuati senza requie anche se la giornata è prefestiva. Al presidio passa ancora tanta gente nonostante ormai sia in fase di smantellamento. L’ambiente è sereno e tranquillo. Domani sera ci sarà l’assemblea con la presenza dell’avvocato Mellaia e dell’onorevole Piazza e sapremo forse anche le decisioni prese dal coordinamento nella riunione di ieri. Pare che sia partito un invito anche per S.E. il Prefetto. Chissà se vorrà venire a trovarci……il lago oggi è a 367.58 due centimetri più di ieri. In serata al presidio si canta e fra una canzone e l’altra il portavoce cerca di spiegare come stanno le cose in questo momento distinguendo i dati di fatto dalle chiacchiere e dalle illazioni. Compito non facile. Inizia così la trentesima e ultima notte di presidio e possiamo dire che quasi quasi un sospiro di sollievo lo si può tirare perché la stanchezza è veramente tanta.
27.maggio.2007- Anche questa volta finiamo il presidio 31 giorni esatti dopo il suo inizio. E’ stata veramente dura, più dura della prima volta. Un po’ perché eravamo gia stanchi, un po’ perché essendo ormai andati avanti diventa sempre più difficile ottenere dei risultati tangibili, un po’ perché è stato veramente difficile fare convivere tutte le anime del presidio. Alle ore 19 quando il presidio è già praticamente smobilitato è indetta l’assemblea conclusiva. Apre la discussione il portavoce fra un silenzio di tomba. Legge il verbale dell’ultima riunione del coordinamento in cui sono elencati otto punti che il coordinamento stesso ha stabilito per commentare la firma dell’accordo e per continuare la sua azione. Poi inizia a parlare l’on. Piazza il quale dice che si aspettava di trovare una festa ed invece ci trova un po’ mogi. Ci dice che dobbiamo credere che la nostra azione è stata eccezionale, che dobbiamo ricordarci com’era il lago l’anno scorso, che forse ci siamo abituati bene e non ci rendiamo conto di che colosso abbiamo messo in crisi per un mese. Scoppia il temporale e nel bel mezzo del discorso dobbiamo spostare l’assemblea in sala consigliare. Qui Piazza continua il suo discorso e devo dire che prende in mano un’assemblea molto dubbiosa, a tratti ostile ed alla fine ha convinto la maggioranza. Parla poi l’avvocato che va avanti deciso per la sua strada ricordando che il documento firmato è molto generico e avrebbe bisogno di essere corretto in alcuni punti fondamentali, che è indispensabile ristabilire il trinomio ecc. La gente applaude. Intervengono alcune persone del pubblico, si chiedono chiarimenti. Alla fine tutto sommato applausi per tutti anche se l’entusiasmo non è paragonabile a quello della chiusura del presidio 11 gennaio. E poi tutti a casa perché stanotte non ci saranno turni, il presidio è finito e arrivederci alla prossima puntata…In chiusura del diario del presidio 11 gennaio feci una serie di ringraziamenti. Questa volta, ne voglio fare solo uno: un ringraziamento grande grande a tutti coloro che in questi 31 giorni hanno sacrificato il loro tempo per fare i turni al presidio senza avere nessun motivo che non fosse il bene del lago. A tutti coloro che si sono trovati a fare un turno con una persona che gli stava antipatica eppure sono rimasti lo stesso perché il lago è più importante. A coloro che si sono trovati di turno con il rompiscatole del giorno eppure l’hanno sopportato perché il lago è più importante. A tutti coloro che si sono trovati a fare il turno con il pessimista che ti fa venire la paranoia ma hanno tenuto duro perché il lago è più importante. A tutti coloro che si sono trovati di turno con quello che ha sempre ragione ma gliela hanno lasciata perché il lago è più importante. A tutti coloro che si sono trovati di turno in buona compagnia e si sono fatti una bella cantata perché il lago è importante e difenderlo insieme è meglio. Arrivederci a tutti e speriamo che lo spirito del presidio ci ricordi che insieme qualcosa abbiamo fatto e ottenuto e solo insieme potremo andare avanti