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Il lago dice:
"Instabili sono i miei fianchi a causa degli impianti e avverto Formigoni che non sopporto altre trasformazioni e la Beccalossi che non mi son consoni buchi e fossi. Mi hanno asfissiato e traforato il fondo
Destabilizzato i fianchi alla chiusa di Ruìne
Eroso e sconnesso il bordo;
col Servizio Nazionale Dighe
vogliono farmi un buco più profondo
per ridurmi a serbatoio di rovine.
Avevo la fauna e la trota più pregiata,
una vegetazione rigogliosa e sana
un profilo ridente rispecchiante l'ampio cielo.
Ora ho microrganismi e anodonte avvelenate
Erosioni sabbiose, fango e alga insana
Un profilo infossat sogghignante
fra cangiante velo."
30 dicembre COMUNICATO STAMPA DEL CORDINAMENTO E DEL COMITATO
A proposito del ricorso
 

 
19 dicembre E' STATO NOTIFICATO IL RICORSO del COORDINAMENTO DELLE PRO LOCO DEL LAGO D’IDRO – Anfo, Bondone Baitoni, Idro - con l’assistenza dell’avv. FRANCO MELLAIA del Foro di Bolzano al TRIBUNALE SUPERIORE DELLE ACQUE PUBBLICHE
contro:
- la REGIONE LOMBARDIA
- il COMUNE di ANFO
- il COMUNE di BAGOLINO
- il COMUNE di IDRO
- il COMUNE di LAVENONE
- la PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- il MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
- il MINISTERO DELL’AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO
- la PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
- la PROVINCIA DI BRESCIA
per l’annullamento del D.P.G.R. 19.9.2008, n. 10130, pubblicato sul B.U.R. Lombardia Serie ordinaria n. 43 del 20.10.2008, recante approvazione dell’Accordo di programma per la valorizzazione del Lago d’Idro intercorso tra Regione Lombardia e Comuni di Anfo, Bagolino, Idro e Lavenone
nonché per l’annullamento del medesimo Accordo di programma estendendosi l’impugnativa ad ogni altro atto endoprocedimentale, consequenziale e connesso
nonché per l’accertamento giudiziale erga omnes
dell’obbligo, nella patologica situazione in cui versa il Lago d’Idro, di immettere elementi di razionalità - secondo le conclusioni partitamente enunciate in fine del presente ricorso - volti alla tutela del bene demaniale ed ambientale nonché area sensibile ex lege Lago d’Idro, per modo che sia arrestato il fenomeno di alterazione del medesimo bene, al fine ultimo di ricondurre tale bene alla sua funzione primigenia quale componente essenziale ed insostituibile dell’ambiente e del territorio locali.

La prima udienza è fissata il 21.1.2009.
 

 
14 dicembre BIGLIETTI ESTRATTI "LOTTERIA SALVALAGO"  

 
14 dicembre ore 14.30 ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA

COORDINAMENTO DELLE PRO LOCO DEL LAGO D'IDRO e COMITATO DIFESA LAGO D'IDRO E FIUME CHIESE vi invitano ALL'ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA SALVALAGO presso LA CASA SOCIALE DI BAITONI. All'occazione verra' offerto panettone e brule'.
I partecipanti verranno aggiornati sulle azioni legali in corso.
 

 
30 novembre ore 14.30 Assemblea Pubblica a Idro presso l'Aula Magna dell'Istituto Perlasca

IL LAGO D’IDRO VERSO L’ULTIMO ATTO
Interverrà l’Avv. Franco Mellaia LEGALE DIFENSORE DEL LAGO D’IDRO

Il Coordinamento e il Comitato invitano tutti i cittadini e le Pubbliche Autorità
 

 
16 novembre ESCE IL FOGLIO INFORMATIVO N. 4 - novembre 2008
A cura del Coordinamento e del Comitato

Sul retro ALCUNE OSSERVAZIONI ALL'ACCORDO DI PROGRAMMA
 

 
11 novembre SEGNALAZIONE ALLA CORTE DEI CONTI

Il Coordinamento segnala alla Corte dei Conti che la sanzione imputata ai comuni di Idro, Anfo e Bagolino dalla sentenza del TAR della Lombardia è stata pagata con i soldi della collettività.

L'obiettivo è la tutela dei cittadini che non devono subire i costi economici derivati dalla improvvida e avventata azione dei propri amministratori, volta a negare in maniera inspiegabile e palesemente contro la legge un elementare e pacifico diritto a visionare gli atti che coinvolgono in modo eccezionale gli interessi collettivi della popolazione del lago.
 

 
20 ottobre Comunicato stampa del coordinamento e del comitato
SODDISFAZIONE PER LA SENTENZA
 

 
18 ottobre I COMUNI SONO CONDANNATI AL PAGAMENTO DELLE SPESE

SENTENZA N. 1339/2008 DEL TAR DELLA LOMBARDIA, SEZ STACCATA DI BRESCIA sul ricorso proposto dal Coordinamento delle Pro Loco del lago d'Idro contro i comuni di Anfo, Idro e Bagolino relativo all'accesso agli atti.
Il TAR dichiara la cessazione della materia del contendere e condanna i comuni al pagamento delle spese processuali.

Nella sentenza si legge:
Il Coordinamento svolge oggettivamente una funzione di utilità sociale a difesa degli interessi ambientali diffusi sul territorio di competenza….”
“Ancora sotto il profilo della legittimazione attiva occorre considerare che gli atti richiesti dal Coordinamento ricadono nella nozione di informazione ambientale, a cui la direttiva 28 gennaio 2003 n. 2003/4/CE garantisce la massima diffusione. La normativa …. riconosce il diritto di accesso a chiunque ne faccia richiesta, senza che questi debba dichiarare il proprio interesse.”
“Il favore dell’accesso è incrementato anche sotto il profilo qualitativo, in quanto non riguarda solo l’acquisizione delle informazioni ambientali ma si estende alla leggibilità e alla comprensione delle stesse imponendo un obbligo aggravato di trasparenza in capo alle autorità pubbliche”.
“Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia Sezione staccata di Brescia, dichiara la cessazione della materia del contendere.
Condanna in solido i Comuni al pagamento delle spese processuali liquidate in €. 3.000 oltre agli oneri di legge.”
 

 
15 ottobre Udienza presso il TAR di Brescia nella quale il Coordinamento ha richiesto la condanna dei comuni al pagamento delle spese processuali.  

 
7 ottobre COMPORTAMENTO CONTRADDITTORIO DEI COMUNI.
  1. I Comuni di Anfo, Idro, Bagolino non consentono al Coordinamento una democratica presa d’atto dei documenti inerenti l’accordo di programma,
  2. Il comune di Idro spende €. 1.000 per incaricare l’avv. Bonomi contro il legittimo ricorso al silenzio rigetto esercitato dal Coordinamento
  3. Prima della sentenza concede l’accesso agli atti.

Viene da chiedere quale sia il senso di questa mancanza di trasparenza e di questo inutile sperpero di soldi pubblici.

I comuni di Anfo, Idro e Bagolino concedono l’accesso agli atti.
 

 
1 ottobre ATTO DI COSTITUZIONE, per il COMUNE DI IDRO, redatto dall’AVV. GIACOMO BONOMI contro il Coordinamento delle Pro Loco, nel quale il comune di Idro chiede che sia dichiarato INAMISSIBILE IL RICORSO DEL COORDINAMENTO, anche per carenza di legittimazione attiva, ovvero “improcedibile” per sopravvenuta carenza di interesse.  

 
28 settembre LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE NON INDICANO AI COMUNI ALCUN TECNICO CHE LE RAPPRESENTI NELLA PROGETTAZIONE DELLE OPERE DI REGOLAZIONE DEL LAGO PREVISTE DALL'ACCORDO DI PROGRAMMA.
"Riteniamo di non effettuare alcuna nomina, in quanto tale agire comporterebbe irrimediabilmente, l'avvallo da parte nostra del contenuto dell'Accordo medesimo".
 

 
24 settembre I COMUNI SI COSTITUISCONO IN GIUDIZIO.

Con la deliberazione del Comune di Idro n. 50 del 24/09/08 “Conferimento mandato per resistere nel giudizio davanti a Tribunale di Brescia proposto dal Coordinamento delle Pro Loco del lago d’Idro” viene dato incarico all’avv Giacomo Bonomi, a favore del quale vengono impegnati €. 1.000.

Lo sperpero del denaro dei cittadini continua.
 

 
20 settembre COMUNICATO STAMPA
DEL COORDINAMENTO DELLE PRO LOCO E DEL COMITATO DIFESA

Mentre la Regione Lombardia concede l'accesso agli atti i comuni non rispondono alla richiesta di poter conoscere gli elementi che hanno portato alla stesura dell'accordo di programma.
Essendo stato violato un diritto dei cittadini è stata fissata un'udienza al Tribunale Amministrativo.
 

 
16 settembre IL COORDINAMENTO DEPOSITA RICORSO PRESSO IL TAR LOMBARDIA, sezione staccata di Brescia, a causa del silenzio rigetto, entro i termini prestabiliti dalla normativa vigente, alla richiesta di accesso agli atti depositata il 14 luglio presso i comuni di Bagolino, Idro, Anfo. Il Ricorso è ubicato al sub. n. R. G. 879/08.  

 
11 settembre I sindaci dei comuni di Anfo, Bagolino, Idro, Lavenone chiedono alle associazioni ambientaliste di proporre un tecnico di fiducia al fine di valutare, insieme ai tecnici incaricati da RL e comuni, la soluzione migliore per la realizzazione delle opere di regolazione indicate nell'accordo di programma.  

 
29 agosto OSSERVAZIONI ALLA VARIANTE URBANISTICA PER LA NUOVA VIABILITA' DI ACCESSO ALL'ABITATO DI IDRO

Il Coordinamento delle Pro Loco del Lago d'Idro Anfo Bondone-Baitoni Idro riscontra una vistosa carenza di profili determinanti in quanto il collegamento viario :
- viene realizzato nell'area di rischio in quanto a tuttora la paleofrana non è stata messa in sicurezza
- crea un problema di sicurezza idraulica in quanto incide sulla sezione dell'alveo
- attraversa diagonalmente l'alveo, creando ulteriori elementi di criticità
- occupa addirittura la normale area dell'alveo, dedicata alle piene ordinarie
- è rappresentato in modo non corrispondente allo stato di fatto dell'area, in quanto le sezioni non indicano l'alveo del fiume e sono errate nella rappresentazione della nuova opera
- è assente il parere dell'Autorità di Bacino del fiume Po
 

 
29 agosto OSSERVAZIONI ALLA VARIANTE URBANISTICA PER LA PER LOCALIZZAZIONE DEL NUOVO DEPURATORE DELLA FRAZIONE DI VESTA.

Il Coordinamento delle Pro Loco del Lago d'Idro Anfo Bondone-Baitoni Idro riscontra come la soluzione sia parziale ed episodica, statica, rigida e non dinamica come quella di un collettamento circumlacuale che corrisponde anche ad esigenze future e evidenzia l'inefficienza di un depuratore in Vesta rispetto all'efficacia di un depuratore circumlacuale.
 

 
11 agosto CONSIGLIO COMUNALE A IDRO, in cui si discuterà il seguente ordine del giorno: Mozione interpellanza consiglieri dei gruppi di minoranza "Lago e dintorni" e "Forza Idro" aventi ad oggetto: "Delucidazioni e spiegazioni in merito all'accordo di programma avanzato dal comune di Idro alla Regione Lombardia per la realizzazione di nuove opere di regolazione del lago d'Idro (Galleria di svaso e nuova traversa)".  

 
8 agosto ALCUNE PRIME OSSERVAZIONI E VALUTAZIONI D'INSIEME DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA:
ATTENTATO ALLE ACQUE DEL LAGO D'IDRO

L'accordo di programma pomposamente intitolato "Per la valorizzazione del lago d'Idro", denuncia invece sotto ogni più comprensivo profilo contenutistico un approccio alla complessiva problematica del lago d'Idro ed alle relative soluzioni, tanto carente quanto profondamente errato, lasciando intendere un grave disordine concettuale e di metodo.

Anziché correggere i vistosi errori di impostazione che per lungo periodo hanno caratterizzato il territorio lacustre all'insegna della più sfrenata ed aberrante filosofia dell'utile, ne reitera e addirittura ne accresce la lesività, a tutto danno della naturalità del lago d'Idro.

La Terza Galleria rappresenta una volontà pervicace di piegare ancora di più, contro natura e contro legge, il lago, mentre mistifica ad arte la questione sicurezza, affrontata in modo del tutto peregrino.
 

 
8 agosto COMUNICATO STAMPA DI OSVALDO SQUASSINA SULL'ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA VALORIZZAZIONE DEL LAGO D'IDRO  

 
7 agosto PROPOSTA DI MOZIONE CONTRO L'ACCORDO DI PROGRAMMA

Il consigliere Roberto Bombarda propone al presidente del consiglio della Provincia Autonoma di Trento Pallaoro Dario una mozione per impegnare la Giunta Provinciale ad intervenire nei confronti della Regione Lombardia affinché, prima di procedere alla realizzazione di opere che potrebbero incidere artificialmente sul livello delle acque del
Lago d'Idro, sia consultata anche la Provincia di Trento, rispettando l'accordo Trentino- Lombardia per la salvaguardia della riserva naturale posta sul territorio trentino ed il voto espresso dal Consiglio provinciale di Trento.
 

 
7 agosto TEMIAMO FORTEMENTE PER L'INTEGRITÀ E LA SALUTE DEL LAGO D'IDRO
COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO E DEL COMITATO

Obiettivi dichiarati dell'accordo sono la messa in sicurezza, la valorizzazione del lago, del patrimonio naturale e culturale ed il rilancio del turismo nella zona, ma a firmare insieme ai sindaci lacustri c'erano gli assessori regionali all'Agricoltura, all'Industria, ai Servizi di Pubblica Utilità e alla Protezione Civile, mentre l'assessorato al turismo e all'ambiente non sono stati coinvolti.

Non sono state coinvolte le associazioni che sul territorio da oltre 20 anni si battono per salvare il lago d'Idro, e che hanno cercato in modo serrato un confronto con sindaci e i consiglieri comunali al fine di arrivare a un documento partecipato e trasparente.

Addirittura non è stato coinvolto il consiglio comunale! E agli assessori non è stata data copia dell'Accordo.

I sindaci accettano la realizzazione della Terza Galleria a scatola chiusa, senza che ancora esista un progetto dettagliato.

Un'opera per la sicurezza idraulica, concepita per fronteggiare un evento di piena, in base al principio di precauzione (trattato CE), deve essere sul luogo dove questo si manifesta e cioè non a valle del lago, ma direttamente sull'asta dell'immissario principale, il fiume Chiese.
 

 
5 agosto I SINDACI DI BAGOLINO, IDRO, ANFO E LAVENONE FIRMANO IN GRAN SEGRETO L'ACCORDO DI PROGRAMMA CON LA REGIONE LOMBARDIA PER LA REALIZZAZIONE DELLA TERZA GALLERIA.

Firmato senza informare preventivamente addirittura il consiglio comunale, a digiuno del contenuto, e senza accogliere le ripetute istanze delle associazioni che invocavano una maggiore trasparenza e chiedevano che la firma fosse rinviata, in attesa dell'audizione prevista per settembre della VI commissione regionale (Ambiente) con tutti i soggetti e le realtà interessate, al fine di giungere ad un'intesa condivisa.

E pensare che se i sindaci non avessero promosso l'accordo ma avessero semplicemente procrastinato la situazione in essere, la Regione Lombardia a fine anno avrebbe perso il contributo dei 32 milioni di euro per la Terza Galleria, la Terza Galleria sarebbe stata scongiurata e il lago salvo.

L'accordo è stato firmato dal presidente della RL, Roberto Formigoni, e dagli assessori alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, all'Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, alla Protezione Civile e Prevenzione, Stefano Maullu, e all'Industria, Piccola Media Impresa e Cooperazione, Romano La Russa, e per i Comuni, i sindaci di Anfo, Gianluigi Bonardelli, di Bagolino, Marco Scalvini, di Idro, Augusta Salvaterra, e di Lavenone, Claudio Zambelli.
Scopi dichiarati dell'accordo, oltre alla messa in sicurezza, sono la valorizzazione del lago, del patrimonio naturale e culturale ed il rilancio del turismo nella zona, eppure non sono stati coinvolti proprio gli assessorati al turismo e all'ambiente mentre in prima linea sono quelli dell'agricoltura dell'industria e dei servizi di pubblica utilità. Bella garanzia!


scarica l'accordo
 

 
4 agosto MAURO ZANETTI, consigliere di Bagolino, capogruppo della minoranza, CHIEDE AL SINDACO CONVOCAZIONE DELL'ORGANO CONSIGLIARE AFFINCHÉ VENGA DISCUSSO L'ACCORDO DI PROGRAMMA PRIMA DELLA FIRMA.

Un atto di programmazione di tal portata, che ha un rilevante impatto sul territorio e ha una implicazione e proiezione sul futuro notevolissima, non può non appartenere al consiglio, necessita di una complessa discussione sul tema e il recepimento della volontà popolare.
E' proprio il consiglio che per legge deve autorizzare il sindaco alla firma, un procedimento inverso non è ammissibile, in quanto lesivo delle prerogative del consiglio: su un problema del genere non ci sono i requisiti di urgenza e indifferibilità e la consultazione deve essere preventiva, altrimenti c'è una violazione.
 

 
3 agosto MANIFESTAZIONE IN PIAZZA A IDRO.

SINDACI, NON FIRMATE SE L’ACCORDO NON CONTIENE TUTTI QUESTI PUNTI


 

 
2 agosto ANFO. IN OCCASIONE DELL'INAUGURAZIONE DEL PERCORSO PEDONALE PER LA ROCCA E DELLA BENEDIZIONE DEL CRISTO DEGLI ABISSI LE ASSOCIAZIONI IN MANIERA SILENZIOSA MANIFESTANO IL LORO DISSENSO CON VOLANTINI CHE INDICANO QUALI SONO I PUNTI FONDAMENTALI CHE L'ACCORDO DEVE CONTENERE.

All'occasione riescono a parlare con l'on. Molgora, sottosegretario alle Finanze, al quale chiedono che si faccia promotore affinchè i sindaci dialoghino con la popolazione e non firmino l'accordo se non comprensivo dei punti richiesti.


 

 
29 luglio DICHIARAZIONE DI OSVALDO SQUASSINA, ARTURO SQUASSINA E VANNI LIGASACCHI.

I consiglieri regionali chiedono alla Giunta Regionale il rinvio della sottoscrizione dell'Accordo di Programma, anche al fine dell'audizione prevista per settembre della VI commissione (Ambiente) con tutti i soggetti e le realtà interessate, al fine di giungere ad un'intesa condivisa.
 

 
28 luglio LE ASSOCIAZIONI UNITE (Coordinamento delle Pro Loco del Lago d'Idro - Anfo, Idro, Bondone-Baitoni, il Comitato Difesa Lago d'Idro e Fiume Chiese, Legambiente e gli Amici della Terra Club di Lago d'Idro e Vallesabbia) INCONTRANO I CONSIGLIERI REGIONALI VANNI LIGASACCHI, OSVALDO SQUASSINA E ARTURO SQUASSINA.

Dall'incontro emerge un documento con cui le Associazioni congiunte definiscono le proprie ragioni e chiedono che si sospenda la sottoscrizione dell'accordo.
 

 
26 luglio L'associazione Amici della Terra organizza un appuntamento d’estate…
…COSA FARE PER SALVARE IL LAGO D'IDRO
CONVEGNO DI APPROFONDIMENTO
per arrivare ad intervenire concretamente anche sulla qualità delle acque del Lago
 

 
23 luglio COMUNICATO STAMPA DELLE ASSOCIAZIONI UNITE  

 
LAGO DI GARDA APRIPISTA PER LA SITUAZIONE DEL LAGO D’IDRO
La Regione Lombardia vorrà arrivare agli stessi risultati?

Ben 2 decreti del Commissario per l’emergenza idrica (quest’anno che è tra i più piovosi?) De Bernardinis che esordiscono con “IL COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA NEI TERRITORI DELLE REGIONI DELL’ITALIA CENTRO-SETTENTRIONALE, INTERESSATI DALLA CRISI IDRICA CHE STA DETERMINANDO UNA SITUAZIONE DI GRAVE PREGIUDIZIO AGLI INTERESSI NAZIONALI”, provvedono a costituire un Gruppo Istituzionale composto da Regione Lombardia, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Provincia di Brescia, Mantova, Verona (fuori l’intera comunità del Garda, sono esclusi infatti i comuni!!!) che ha il compito di valutare un possibile utilizzo della GALLERIA ADIGE GARDA (realizzata esclusivamente per far fronte alle piene dell’Adige) anche al fine del rimpingimento del lago di Garda nei periodi di morbida dell’Adige.
Le comunità del Garda compatte contro il provvedimento hanno fatto ricorso al Tribunale Superiore delle Acque.

QUESTO SARA’ IL NOSTRO FUTURO CON LA TERZA GALLERIA
Una volta realizzata, istituiranno una Cabina di Regia dalla quale saranno estromessi i comuni, diranno che saranno rappresentati da provincia e regione, e il lago d’Idro verrà usato come mero serbatoio per far fronte alle esigenze produttivistiche della nazione.

VERRA’ APPLICATA L’ABBERRANTE FILOSOFIA DELL’UTILE:
IL SACRIFICIO DEI POCHI (comunità lacustre) PER LA FELICITA’ DEI PIU’

Decreto commissariale del 20 marzo 2008
Decreto commissariale del 19 maggio 2008
 

 
  IL LAGO DI LOPPIO CANCELLATO DELIBERATAMENTE DURANTE LA COSTRUZIONE DELLA GALLERIA ADIGE-GARDA

Esaminando gli elaborati di progetto (pubblicati su “Sistemazione dei corsi d’acqua” di Luigi da Deppo, Claudio Datei e Paolo Salandin dell’Università degli studi di Padova, edito da Libreria Internazionale Cortina Padova – Quinta edizione; pag. 592) si scopre come la scomparsa del lago di Loppio non sia dovuta a un errore progettuale o a un imprevisto avvenuto durante la costruzione della Galleria Adige Garda, ma alla volontà di vuotarlo.
Lo schema dell’intervento mostra chiaramente i drenaggi realizzati a tal scopo.

UN TERRITORIO E LA POPOLAZIONE RELATIVA SONO STATI DEFRAUDATI DAL SUO LAGO
 

 
21 luglio CONSIGLIO COMUNALE DI IDRO
LA SINDACA RIFIUTA IL CONFRONTO CON I CITTADINI

I cittadini hanno aspettato civilmente, 3 ore, accalcati dentro e fuori dall’aula, che venisse trattato l’argomento imminente del lago e dell’Accordo di Programma, come richiesto qualche giorno fa da alcuni consiglieri.
Invece il consiglio si è limitato ad adottare un Piano di Governo del Territorio in cui non vengono nemmeno posti obiettivi di risanamento del lago, come se non fossero determinanti per lo sviluppo del paese.
Avvenuta l’adozione del PGT, la Sindaca non ha ascoltato la richiesta di dialogo della popolazione e è uscita dall’aula, facendosi aprire un varco tra la gente dai carabinieri.

La popolazione, sconcertata e indignata, è stata “invitata” dai carabinieri ad uscire dall’aula, dove è stata corale la richiesta di dimissioni di amministratori che tanto poco sanno rappresentare l’interesse della comunità.

Non è stata indicata alcuna data per il prossimo consiglio che dovrebbe avere come argomento il lago, come richiesto da alcuni consiglieri e atteso dalla popolazione.     
 

 
21 luglio ATTO INQUALIFICABILE
CENSURATA LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE A IDRO.


La sindaca da ordine ai vigili di togliere gli striscioni: no alla terza galleria - salviamo il lago d'idro - opponiamoci con forza alla costruzione della terza galleria - il lago d'Idro sta morendo - ecc.

La motivazione asserita è stata che si trattava di manifesti politici.
A guardare la foto del luglio 2006 non si direbbe....
 

 
20 luglio LETTERA APERTA AI CONSIGLIERI COMUNALI IN MERITO ALL'ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA VALORIZZAZIONE DEL LAGO D'IDRO

Le Associazioni unite (Coordinamento delle Pro Loco del Lago d'Idro - Comitato Difesa Lago d'Idro e Fiume Chiese - Legambiente - Amici della Terra Club di Lago d'Idro e Vallesabbia) fanno appello alla sensibilità dei consiglieri dei comuni di Idro, Anfo, Bagolino, Lavenone, affinché interpretino al meglio la volontà e l'interesse popolare, scevri da ogni secondo fine e in piena libertà, e non si rendano complici di azioni ignobili che passeranno alla storia come pagine nefaste della comunità del Lago.
 

 
20 luglio MANIFESTO DI OPPOSIZIONE ALL'ACCORDO DI PROGRAMMA

Le ASSOCIAZIONI UNITE, Coordinamento delle Pro Loco del Lago d'Idro, Comitato Difesa Lago d'Idro e Fiume Chiese, Legambiente, Amici della Terra Club di Lago d'Idro e Vallesabbia, predispongono un manifesto di opposizione all'Accordo di Programma evidenziando alcune delle incongruenze presenti e facendo appello la popolazione affinché lunedi' 21 luglio ore 20.30 dimostri opposizione in occasione del consiglio comunale di idro con una massiccia partecipazione
 

 
15 luglio TERMINE ENTRO CUI DEVE ESSERE DEFINITO L’ACCORDO DI PROGRAMMA TRA COMUNI E REGIONE LOMBARDIA, come definito dal D.g.r. 13 giugno 2008, punto 5, pubblicato sul B.U.R.L. del 30 giugno 3008.

Durante l’incontro di lunedì 14 i Sindaci annunciano che la firma dell’Accordo di Programma viene posticipata. Non viene comunicata però ai cittadini la nuova data.
 

 
15 luglio Dichiarazione di Osvaldo Squassina e Arturo Squassina
LE INTIMIDAZIONI NON FERMERANNO LE LOTTE AMBIENTALISTE
 

 
15 luglio AZIONE INTIMIDATORIA NEI CONFRONTI DI CHI SI BATTE PER LA SALVAGUARDIA DEL LAGO
Nella notte tra il 14 e il 15 luglio, la sera stessa dell’incontro tra comuni, regione e popolazione vene incendiato il garage di un attivista nella difesa dell’ambiente. La tragedia è scongiurata grazie al tempestivo allarme lanciato da un passante.

Aldo Armani, Portavoce del Coordinamento, dichiara:
Siamo a dir poco esterrefatti, non possiamo credere che vengano vilmente attaccati i cittadini che si sono adoperati in sostituzione delle pubbliche amministrazioni in difesa dell’ambiente.
Ci viene da pensare che gli interessi in gioco siano ben più grandi di quello che sospettiamo.
Esprimendo solidarietà a Maurizio Zenucchi e alla sua famiglia mi viene spontaneo chiedermi: difendere questo lago e il nostro territorio ci costerà la vita?
 

 
14 luglio Accordo di programma tra la Regione Lombardia e i Comuni di Anfo, Bagolino, Idro e Lavenone  

 
14 luglio I SINDACI dei Comuni di Bagolino, Idro, Anfo, a cui si è accodato Lavenone (sul cui territorio insisterebbe lo sbocco della Terza Galleria) INVITANO LA POPOLAZIONE a partecipare a un incontro pubblico per illustrare i contenuti dell’Accordo di Programma che verrà stipulato con la Regione Lombardia.

I Sindaci non possono più nascondersi: Il fulcro dell’accordo di programma è la costruzione della Terza Galleria (che adesso qualcuno preferisce cambiare Seconda, come se cambiasse la sostanza…)...
 

 
14 luglio Il Coordinamento deposita PRESSO I COMUNI di Bagolino, Idro, Anfo e Regione Lombardia l’ATTO DI MESSA IN MORA e Accesso Agli Atti, ai Documenti e alle Informazioni Ambientali redatto dall’avv. Franco Mellaia, in cui:
 -  si intima visione immediata degli atti e dei documenti relativi agli accordi,
 -  SI DIFFIDA A NON PERSEGUIRE ALCUN INTERVENTO OD OPERA CHE SI CONCRETIZZI E/O FAVORISCA LA C.D. TERZA GALLERIA. scarica l'ATTO
 

 
12 luglio Il Coordinamento delle Pro Loco, con la collaborazione del Comitato Difesa Lago d’Idro e Fiume Chiese, indice una PUBBLICA ASSEMBLEA a Crone per illustrare alla popolazione la “Promozione dell’Accordo di Programma per la valorizzazione del lago d’Idro”.

Intervengono Aldo Armani, portavoce del Coordinamento, Franco Rovatti presidente del Comitato Difesa, e l’avv. Franco Mellaia, che mettono IN ALLARME LA POPOLAZIONE SUL PERICOLO DEL PASSAGGIO DEFINITIVO DEL LAGO DA NATURALE REGOLATO A DIGA.
 

 
11 luglio MAUGLIANI DEL RID CHIEDE ALLA SLI DI PORRE IN ATTO INTERVENTI TECNICI STRUTTURALI IDONEI AD ASSICURARE LA DISPONIBILITA’ DELLA GALLERIA DEGLI AGICOLTORI (che chiama “di scarico”) invece di chiedere interventi sull’incile del lago affinché la Galleria degli Agricoltori possa essere dimessa.

Forse non si ricorda che il lago d’Idro è un lago e non una diga?
E un lago non ha bisogno dello scarico di fondo…
 

 
11 luglio I CITTADINI CHIEDONO giustificazione AI SINDACI in merito alla particolare situazione venutasi a creare e li invitano a valutare l’eventualità DI ABBANDONARE LE LORO CARICHE ISTITUZIONALI per evitare un errore che potrebbe costare caro a tutta la comunità.  

 
11 luglio SALDI DI FINE LAGO , SULL’ERIDIO
E’ CORSA AGLI ACQUISTI ?

Lettera del cittadino Franco Rossi
 

 
10 luglio COMUNICATO STAMPA

Dichiarazione di Osvaldo Squassina (Consigliere Regionale di Rifondazione Comunista) e Arturo Squassina (Capogruppo Regionale SD) sulla situazione in cui versa il Lago d’Idro.
 

 
10 luglio INTERROGAZIONE SCRITTA DI OSVALDO SQUASSINA, consigliere regionale di Rifondazione comunista, E ARTURO SQUASSINA, capogruppo regionale di Sinistra democratica, alla Giunta della Regione Lombardia.  

 
7 luglio Gli Amici della Terra invitano al popolazione ad un incontro per valutare i contenuti del Bollettino Ufficiale Della Regione Lombardia del 30 giugno.
In quella sede LE ASSOCIAZIONI presenti sul territorio (Amici della Terra, Coordinamento delle Pro Loco, Comitato Difesa Lago d’idro e Fiume Chiese, LegaAmbiente) CHIEDONO UN INCONTRO IMMEDIATO AI COMUNI al fine di poter avere maggiori informazioni sull’accordo di programma che sarà firmato il 15 luglio dai comuni di Bagolino Idro Anfo e Regione Lombardia.

I COMUNI, in risposta alla richiesta delle associazioni, ORGANIZZERANNO presso l’Aula Magna del Polivalente di Idro UN INCONTRO ESATTAMENTE IL GIORNO PRIMA DELLA FIRMA DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA.
 

 
5 luglio COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO DELLE PRO LOCO DEL LAGO D'IDRO, con la collaborazione del COMITATO DIFESA LAGO D'IDRO E FIUME CHIESE


Sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del 30 giugno 2008 appare il seguente titolo "Promozione dell'Accordo di Programma per la valorizzazione del lago d'Idro" nel quale si riprende la Delibera del CIPE che assegna €. 31.805.430,00 al fine del "RIPRISTINO DELLE IDONEE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEL LAGO".

Il tema sicurezza e la cifra stanziata dal CIPE coincidono, guarda caso, con le nuove opere TERZA GALLERIA E NUOVA TRAVERSA, a suo tempo prospettate.
Se così fosse significa che i Sindaci dei comuni di Idro, Bagolino, Anfo, che con la lettera del 30 maggio u.s. hanno richiesto l'Accordo di Programma al Presidente della Regione Lombardia, stanno condividendo con la Regione la costruzione delle nuove opere.
L'Accordo sancirebbe in modo definitivo il passaggio del Lago da Naturale Regolato a Diga.
A questo punto è doveroso appellarsi al giudizio della popolazione per contrastare il comportamento troppo riservato che i sindaci stanno tenendo al riguardo.
 

 
30 giugno Accordo di programma tra i comuni rivieraschi e R L
BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE LOMBARDIA
D.G.R.13 GIUGNO 2008 -N. 8/7418

LA GIUNTA REGIONALE
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Vista la lettera del 30 maggio u.s. prot n.2809 con la quale i sindaci dei comuni di Idro, Anfo e Bagolino hanno chiesto al presidente della Regione Lombardia la promozione di un Accodo di Programma;
ritenuto pertanto di promuovere un Accordo di programma per la valorizzazione del lago d'Idro, nell'ottica di un'organica composizione degli interessi e valori degli enti partecipanti e delle comunità locali;
DELIBERA
1. di promuovere un Accordo di Programma per la valorizzazione del lago d'Idro;
2. di individuare quali soggetti interessati all'Accordo di P.:
- Regione Lombardia,
- Comune di Idro,
- Comune di Anfo,
- Comune di Bagolino
... ecc.
5. di stabilire che l'accordo di programma in argomento sia definito entro il termine del 15 luglio 2008.


In data 20-06-08 in occasione del consiglio comunale di Idro il Sindaco dava notizia dell'avvenuto incontro con gli inviati della Regione Lombardia dove è stata stilata una bozza di programma che include:
- regola di gestione del lago,
- opere da farsi sul lago,
- risanamento delle acque
- risarcimento per danni subiti (?)

Non è stato possibile entrare nel merito degli argomenti trattati in quanto oggetto di trattative riservate (!!!???) Nonostante richiesta scritta, nemmeno ai consiglieri comunali è stato possibile accedere al verbale della seduta.

Siamo in trepida attesa della ottimale risoluzione dei problemi del lago che i tre sindaci vorranno concordare con la Regione Lombardia.
 

 
20 giugno Consiglio comunale a Idro in cui la Sindaca Salvaterra comunica che la sera precedente è stato concordato con la regione Lombardia un accordo di intesa in merito alla regola, alle opere, al risanamento del lago e al risarcimento di 2 milioni di Euro che dovrebbero essere assegnati ai comuni per migliorie generiche.

Con sorpresa si apprende che i comuni scavalcano l’Accordo di Programma tra Regione Lombardia e Provincia Autonoma di Trento del 14/12/2006 in merito all’insediamento del Comitato di Coordinamento al quale fanno parte gli enti interessati sia lombardi che trentini.

E’ convinzione ormai assodata che l’amministrazione comunale ha recepito attraverso una consulenza tecnica di prim’ordine (dott. Maione) la necessità per il lago d’Idro della famigerata Terza Galleria, giustificata esclusivamente ai fini della sicurezza idraulica (adesso la paleofrana non è più l’elemento fondamentale per la Terza Galleria).
 

 
5 giugno PRIMA RIUNIONE DEL COMITATO DI REGOLAZIONE

Il Commissario Regolatore Fanfani, di fronte all'accusa dei consorzi irrigui ai rivieraschi, incriminati di insensibilità ai problemi che si verificano nel corso della stagione irrigua, cerca di abbassare i toni sostenendo che in caso di bisogno il lago scenderà sotto la quota di 367.20 ed il DMV sarà dato attraverso la Galleria degli Agricoltori.

Non si capisce come a qualcuno non sia chiaro che garantire il DMV significa consentire il flusso di un'adeguata quantità di acqua nel letto del fiume e salvaguardare il collegamento tra lago e emissario, importante corridoio biologico a salvaguardia della biodiversità.

Strano anche che siano i rivieraschi ad essere accusati di insensibilità, quando hanno visto per quasi un secolo il lago su cui vivono in condizioni indecenti a causa di uno sfruttamento indiscriminato, e ancora oggi devono lottare per salvaguardare il proprio ambiente e fare si che la legge venga applicata.
 

 
30 maggio I SINDACI dei comuni di Bagolino, Idro, Anfo CHIEDONO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA LA PROMOZIONE DI UN ACCORDO DI PROGRAMMA con lettera prot. n. 2809.  

 
19 giugno I SINDACI di Bagolino, Anfo e Idro ORGANIZZANO UN INCONTRO A IDRO CON I RAPPRESENTANTI DELLA REGIONE LOMBARDIA senza che la popolazione sia informata.  

 
19 maggio L’AVVOCATO MELLAIA A DIFESA ANCHE DEL LAGO DI GARDA

L’avvocato Mellaia deposita due ricorsi al Tar del Lazio e al tribunale superiore delle acque di Roma contro il decreto di Bernardo De Bernardinis, commissario all’emergenza idrica dell’Italia Settentrionale, che per alzare i livelli del lago di Garda dispone di utilizzare la galleria Mori Torbole, scolmatore concepito invece per essere utilizzato esclusivamente in caso di piena dell’Adige.

La comunità del Garda è intenzionata a chiedere i danni materiali e di immagine.
 

 
9 maggio L’AVVOCATO MELLAIA SUGGERISCE NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE L’UTILIZZO DI UN SISTEMA DI ALLARME ESPERTO PER LA QUESTIONE DELLA PALEOFRANA

Il sistema di rilevamento automatico è provvisto di soglie di allarme, il superamento delle soglie critiche fissate impone direttamente una manovra in automatico.
Ai dati si accede tramite chiave di autorizzazione, il ché rende possibile analizzare il fenomeno a una pluralità di soggetti mediante semplice accesso al server.
Non si vede come si possa semplicemente deliberare un investimento di 32 milioni di euro per la terza galleria (che non è uno scolmatore come la Regione Lombardia vorrebbe far credere) e non porsi nella situazione migliore per il controllo in tempo reale e su base rigorosamente scientifica dell’area e del fenomeno in questione.”
 

 
15 aprile INCONTRO TECNICO INERENTE LA PALEOFRANA

A seguito della riunione svoltasi presso il comune di Idro in data 29 febbraio, Mannucci dell’ARPA si fa promotore di un incontro tecnico presso lo STER di Brescia allo scopo di chiarire la situazione rilevata sulla frana e le diverse interpretazioni, anche alla luce dei nuovi dati disponibili.
 

 
4 aprile COMMISSIONE EUROPEA: PROCEDURA DI INFRAZIONE

La Commissione Europea archivia il reclamo concernente gli effetti della gestione delle risorse idriche del lago sul sito IT 3120065 “Lago d’Idro”.
Le autorità italiane hanno riferito che le procedure autorizzative relative alle richieste di rinnovo/affidamento della concessione di regolazione del lago, riavviate ad istruttoria nel 2004, sono ancora in corso. Dette autorità si sono impegnate ad applicare correttamente la direttiva comunitaria .

La comunicazione conclude dicendo che “Resta impregiudicato che, ove la Commissione venisse in possesso, anche successivamente all’archiviazione, di ulteriori notizie suscettibili di giustificare l’apertura di un procedimento avente il mdesimo oggetto, il caso verrebbe riaperto e nuovamente istruito.”
 

 
3 aprile PALEOFRANA MONITORAGGIO ARPA

Trasmissione rapporto ARPA sulla paleofrana – aggiornamento al 19/03/08
 

 
Marzo PRELIEVI IDRICI SELVAGGI: IL TRIBUNALE DI BELLUNO CONDANNA 6 DIRIGENTI ENEL ACCUSATI DI NON AVER RISPETTATO IL MINIMO DEFLUSSO VITALE NEI TORRENTI.

Il giudice ha anche disposto l’interdizione per un anno degli imputati condannati e ha accolto la richiesta del Ministero dell’Ambiente di un anticipo di 1 milione di euro quale risarcimento dei danni che saranno quantificati con esattezza in un procedimento civile.
 

 
10 marzo PRECISAZIONE DELLA COMUNITA’ MONTANA

A seguito dell’incontro del 29.02.08, durante il quale la Regione Lombardia tramite i propri tecnici ha presentato l’analisi degli studi di messa in sicurezza della paleofrana e lo studio delle nuove opere, e sono emersi dati completamente diversi rispetto a quelli contenuti nel Piano Provinciale di Emergenza di interesse sovracomunale redatto nel 2007, la Comunità Montana precisa che, da un’attenta analisi dei nuovi dati di rilievo, gli scenari di rischio previsti nel Piano di Emergenza sono immutati e che considera idonea e fondata la propria soluzione di rimozione parziale del movimento franoso con conseguente riprofilatura del versante e contestuale drenaggio.
 

 
1 marzo Presso l'auditorium del Polivalente di Idro la Regione Lombardia presenta alla Popolazione lo "Studio delle ipotesi alternative per la messa in sicurezza del Lago d'Idro", dal quale forzatamente emerge che l'unica soluzione per la messa in sicurezza del lago d'Idro non può essere altra che la costruzione della terza galleria.


Per qualcuno la matematica è un'opinione!
Lo "Studio delle ipotesi alternative per la messa in sicurezza del lago d'Idro" a firma del geologo Griffini non regge il confronto tecnico.

Lacunoso e impreciso, "fa acqua" di fronte al confronto serrato con i tecnici incaricati da Comune di Idro, Comunità Montana, Coordinamento delle Pro Loco del Lago.
Gli errori di valutazione sono macroscopici; i dati sono sovrastimati: ad esempio per l'alternativa della messa in sicurezza della paleofrana, il tempo necessario triplicato (20 anni anziché 7, forse Griffini ha previsto di usare un'Ape per il trasporto del materiale scavato…), l'importo necessario più che raddoppiato, per non dire completamente manipolato, il fattore di sicurezza considerato Fs=0,74, indica materiale decoeso e uno smottamento già in atto.

Sono molteplici le domande tecniche poste dal geologo Facchin, dall'avv. Mellaia, dall'ing. Muraca al geol. Griffini che non hanno trovato risposta.
Addirittura la quantità del materiale preso in considerazione per il rimodellamento della paleofrana è stata notevolmente sovrastimata rispetto a quella individuata dal piano di protezione civile, tantè che il sindaco di Bagolino ha espressamente chiesto a Griffini se o quando sia entrato a conoscenza di dati diversi da quelli del piano di protezione civile firmato da Arpa, Politecnico e Provincia di Brescia. Anche questa domanda non ha trovato risposta.

Sorge spontanea la sensazione di essere derubati: l'incarico per il geologo Griffini viene pagato con i soldi di tutti noi.

E viene anche da pensare al danno economico che rischiano di subire i cittadini dello Stato Italiano e della Regione Lombardia a causa delle sue erronee valutazioni.
Stima dell'importo necessario per la messa in sicurezza della paleofrana:
geologo Griffini €. 43.800.000
geologo Simonini, incaricato dal comune di Idro: €. 5.000.000
 

 
25 febbraio TERZA GALLERIA SPERPERO DI DENARO PUBBLICO
L’avvocato Mellaia trasmette al Procuratore copia dell' ATTO ANTICIPATORIO DI MESSA IN MORA con una nota in cui si evidenzia come si appalesa, con la tesi della Regione Lombardia volta alla realizzazione della Terza Galleria, un autentico sperpero di denaro pubblico (si parla di 32 milioni di euro)
 

 
22 febbraio L'Avvocato Mellaia, a seguito dello "Studio delle ipotesi alternative per la messa in sicurezza del Lago d'Idro" della Regione Lombardia del 15 gennaio, predispone l' ATTO ANTICIPATORIO DI MESSA IN MORA AD HOC CON PROPEDEUTICA RICHIESTA DI ACCESSO AGLI ATTI, AI DOCUMENTI ED ALL'INFORMAZIONE AMBIENTALE
rivolto alla REGIONE LOMBARDIA, alla PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, al REGISTRO ITALIANO DIGHE, all'AGENZIA INTERREGIONALE PER IL FIUME PO.


"Da una premessa errata od anche solo antinomica non si può trarre alcunché di razionale, giacchè da essa può derivarsi, come suol dirsi in logica, tutto ciò che si vuole."
Ciò vale per il tema cruciale, per il Lago d'Idro, della terza galleria.

"Da parte della Regione Lombardia, e acriticamente da parte delle altre P.A., si asserisce in modo categorico che: proposizione P: " la c.d. terza galleria in progetto è uno scolmatore.
Orbene, essendo noto ed incontrovertibile che:
  1. il rischio idraulico per il lago d'Idro si appalesa alla quota altimetrica di 371,50 m s.l.m.;
  2. la quota di progetto (soglia di imbocco) della c.d. terza galleria è fissata a valore compreso tra 360,00 ÷ 362,00m s.l.m.;
  3. lo scolmatore, per significato comune del termine e ancor più nel significato proprio della disciplina di settore, è opera che serve, per l'appunto, a "decapitare" (dal latino capitis deminutio) un evento di piena idraulica, col risultato di attenuare - anche di molto - l'idrogramma di piena. Quale esempio, forse il più importante in Italia, di scolmatore sovviene qui la Galleria Adige - Garda.
    È di tutta evidenza, per quanto immediatamente precede, che vale pure la: proposizione non P: "La c.d. terza galleria in progetto non è uno scolmatore" (o, il che è lo stesso, non è solo uno scolmatore).
    L'ipotesi considerata nel teorema di Duns Scoto è dunque verificata nella specie. La conclusione è devastante per la tesi della Regione Lombardia (e delle altre P.A. che le fanno da inutile corollario), potendosi, per il teorema di Duns Scoto, affermare che in siffatta teoria si può ricavare qualsiasi proposizione X. (ad es., volutamente per rimarcare l'irrazionalità, (X =) "che la terra non ruota attorno al proprio asse").
    L'intera teoria della Regione Lombardia è dunque logicamente travolta."
È reato l'inosservanza da parte dell'amministratore pubblico del dovere di compiere una adeguata istruttoria diretta ad accertare la sussistenza delle condizioni richieste per il rilascio di una autorizzazione in cui i diversi interessi, pubblici e privati, devono essere ponderati.
 

 
9 febbraio Incontro informativo per festeggiare il Compleanno del DMV e l'anniversario del Presidio 11 gennaio e per informare la popolazione sull'ULTIMATUM della R.L.  

 
6 febbraio Il Coordinamento delle Pro Loco invita i sindaci dei comuni di Anfo, Bagolino, Bondone, Idro, Lavenone, e i rappresentanti della Comunità Montana di Valle Sabbia e del BIM dell'Alto Chiese ad un incontro per elaborare una strategia comune in risposta all'ultimatum della Regione Lombardia del 15/01/2008, dal quale emerge che l'unica soluzione prospettata resta la Terza Galleria.  

 
27 gennaio Convegno a Lonato "Irrigazione e agricoltura: il caso lago d'Idro" Dal Coordinamento delle Pro Loco in collaborazione con il Comitato difesa lago d'Idro e fiume Chiese vengono distribuiti i seguenti volantini rivolti agli agricoltori.  

 
15 gennaio Incontro presso la sede della R.L. di Milano per discutere delle opere per la messa in sicurezza del lago d'Idro, sono invitati tutti gli enti locali non solo del lago ma anche della pianura bresciana (come mai?!!).

La Regione distribuisce due documenti:
  • Studio delle ipotesi alternative per la messa in sicurezza del lago d'Idro (che "sorprendentemente" conclude con la frase: REALIZZAZIONE DELLA GALLERIA DI BY PASS APPARE L'UNICA SOLUZIONE PERCORRIBILE)
  • La Frana di Idro, risultato del monitoraggio eseguito dall'ARPA (dal quale non risulta nulla di rilevante/nuovo)
Stranamente la R. L. nell'esaminare le varie ipotesi alternative riporta un'accurata disamina sulla "perdita di producibilità dell'impianto Enel" oppure "conseguenze sulla funzione irrigua" ma nulla viene detto in merito all'ambiente lacuale, ai suoi ecosistemi, all'incidenza sul SIC LAGO D'IDRO delle opere promosse, e sui danni agli enti locali, al mancato turismo (considerato che l'imbocco della galleria è proprio adiacente a un campeggio…), al disagio per la popolazione nella fruizione dell'ambiente naturale, diritto che proprio la R.L. dovrebbe tutelare in quanto Ente Pubblico.
Forse c'è qualcosa che si cela dietro all'accanimento della R.L. a realizzare la Terza Galleria?

Ma ciò che più desta stupore è che la R.L. concluda con un ULTIMATUM: 60 giorni di tempo per comuni lacustri e comunità montana per eventuali osservazioni e opposizioni.
Il termine è fissato il 15 marzo.
Quello della R.L. non sembra certo un atteggiamento collaborativi e propositivo…
 

 
15 gennaio Il RID trasmette il resoconto del sopralluogo eseguito in data 8/01/2008 presso la galleria degli agricoltori.

Il sopralluogo evidenzia la natura carsica del pendio attraversato dalla galleria. E specifica che "tutti i fenomeni deformativi rilevati sul rivestimento risultano per caratteristiche di geometria e forma, imputabili a spinte esterne, non correlabili ad azioni interne legate alla presenza di portata in galleria."
Eppure è nello stesso pendio che gli sfruttatori del lago vorrebbero costruire la Terza Galleria……!!!!