Salviamo il Lago D'Idro  
 
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Se si mette male per l'ambiente, si mette male anche per noi che ci viviamo dentro

Definizione di DIGA:
Opera di sbarramento di un corso d'acqua che serve a formare un serbatoio a scopo irriguo o idroelettrico o per regolare le piene.

Il bacino che si crea non ha le peculiarità di un lago, in quanto è troppo "giovane" perché in esso si caratterizzino ambienti acquatici rilevanti e significativi dal punto di vista della flora e della fauna.
(Il lago d'Idro è l'habitat di rari organismi invertebrati, tra cui il Chlaenius sulcicollis specie molto rara in Italia, e di rare associazioni vegetali, alcune delle quali segnalate per la prima volta in Italia ed una, addirittura, nuova per la scienza - specie rare che stanno scomparendo dall'Europa proprio a causa della riduzione degli ambienti ad esse confacenti ).

Anfo
Biotopo al Pian D'Oneda
Definizione di LAGO:
Massa d'acqua che riempie una cavità della superficie terrestre, senza comunicazione diretta col mare, generalmente alimentata da immissari, e da cui si diparte un emissario. Sono serviti milioni di anni per rendere al lago il suo complesso naturale equilibrio.

Le diversità nelle strutture morfologiche e fisiche (termiche e luminose) del lago permettono di identificare in esso delle zone caratterizzate da differenze nel "clima" subacqueo tali da influenzare la struttura biologica (tipo di organismi e loro funzioni) del lago. Le zone principali sono due:
  • La prima (zona litorale) è la porzione di lago che si estende dalla superficie del pelo dell'acqua fino alla profondità dove arriva luce sufficiente alla crescita dei vegetali, e alla vita dei pesci,
  • La seconda(zona profonda) reperibile soltanto in laghi piuttosto profondi, è la porzione di lago in cui la radiazione luminosa è troppo bassa per consentire la fotosintesi, e non c'è ossigeno.
Se l'equilibrio delle zone è alterato a causa di eccessive fluttuazioni del livello dell'acqua il lago si ammala.

Il lago d'Idro è citato al sito www.iii.to.cnr.it/limnol/patology/patology.htm come cattivo esempio di gestione delle acque.

LA LIMNOLOGIA
Lo studio scientifico dei laghi e degli organismi acquatici è denominato LIMNOLOGIA (dal greco: studio dei laghi). Lo Svizzero F.A. Forel ha scritto quella che può essere considerata il primo testo ufficiale di limnologia, "Le Léman, Monographie Limnologique", pubblicata in tre volumi tra il 1892 e il 1904.
In Italia questa scienza interessò numerosi scienziati quali G.P. Magrini, P. Pavesi, G. De Agostini, M. De Marchi, R. Monti che diedero origine ad una scuola concretatasi nel primo Istituto Limnologico italiano, sorto a Pallanza nel 1938, sulla sponda occidentale del Lago Maggiore, ove operarono E. Baldi, V. Tonolli e Livia Pirocchi Tonolli.
La Limnologia si occupa del lago come di una entità unitaria e lo deve quindi studiare utilizzando le competenze ed i metodi di molte scienze diverse quali la geografia, la geologia, l'idrologia, la meteorologia, la fisica, la chimica, la zoologia, la botanica, la microbiologia, la matematica e l'informatica. La Limnologia per studiare come funziona e dove sta andando un lago deve occuparsi delle diverse parti che costituiscono l'organismo lago: la parte di crosta terrestre che lo ospita, le piogge che lo alimentano, le sostanze chimiche introdotte dai fiumi, gli animali e i vegetali che ci vivono, ecc.
Il lago dal sentiero dei contrabbandieri