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alla Pieve vecchia di Idro |
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COMUNICATO ALLA POPOLAZIONE |
di Grazia Albertini ![]() Sono passati quasi sei anni dai gloriosi giorni del presidio 11 gennaio ma le cose per il lago d’Idro non vanno ancora bene. Dopo qualche anno di relativa tranquillità, di livelli accettabili, di apparente silenzio, di nuovo è necessario tornare a protestare per garantire che i nostri diritti non vengano calpestati. Dopo quel fatidico 3 febbraio 2007 in cui dopo tanto penare, quasi con le lacrime agli occhi, vedemmo il primo rivoletto di acqua attraversare le paratoie il deflusso minimo vitale ci aveva sempre fatto compagnia, prova tangibile che i nostri sacrifici avevano fruttato qualche risultato. Quest’estate per la prima volta da allora , il 16 agosto, quel diritto così duramente conquistato è stato calpestato e il DMV è venuto a mancare. Abbiamo ritenuto importantissimo non perdere altro tempo e quindi manifestare in maniera permanente affinché venga introdotta una nuova regola che sia condivisa anche dalle Comunità dei Quattro Comuni Lacustri: che si riconosca istituzionalmente il valore ambientale e quindi sociale del livello minimo lacuale di metri 367,20 in base all’idrometro di Idro, sotto il quale non si possa mai più scendere. NUOVA REGOLA CONDIVISA e ENTE GESTORE PARITETICO sono le due richieste poste pubblicamente anche sullo striscione all’incile durante la manifestazione pubblica del 26 agosto 2012 quale immediata protesta alla violazione del Deflusso Minimo Vitale. C’è poi un’altra ragione per protestare fortemente: l’audizione a contraddittorio svoltasi a Roma presso il Ministero dell’Ambiente il giorno 8 Novembre 2012 in luogo della Pubblica Inchiesta richiesta dalle centinaia di istanze dei cittadini lacustri nell’agosto 2012 ha dimostrato che le nuove opere di regolazione pensate dalla regione Lombardia sono volte unicamente a mettere in sicurezza le opere idrauliche e non il lago e le popolazioni locali come da qualche anno ci viene raccontato. I tecnici progettisti delle nuove opere hanno dovuto dare alle precise argomentazioni degli otto rappresentanti della Difesa del Lago presenti, sono state confessate le vere motivazioni delle nuove opere frutto di quell’accordo Regione-Comuni del 5 agosto 2008: “La savanella, il canaletto che verrebbe realizzato al piede della Paleofrana per garantire il deflusso minimo vitale del Lago anche a un livello più basso, non serve per garantire la sicurezza ma è stata voluta per poter praticare l’escursione di 3,25 metri prevista dal regolamento 2002. Queste sono le premesse che danno vita a questo nuovo presidio ed alla rinnovata azione unitarie delle associazioni di difesa del lago. Certo dai presidi precedenti sono passati anni, nessuno ha particolarmente voglia di passare intere giornate per non parlare delle nottate al freddo e al gelo. Qualcuno dei nostri fedeli presidianti purtroppo non c’è più, non ci farà più compagnia attorno al braciere, non canterà più a squarciagola insieme a noi. Ma anche per chi non può più farlo, riteniamo di dover tentare ogni sforzo per portare avanti le nostre ragioni. Così, questa mattina, la nostra squadra manutenzioni ha messo in piedi una casetta di legno. E’ stato posato un fantastico parquet di abete, e nel primo pomeriggio c’erano già due stufe in funzione, la televisione con lettore DVD, luci, striscioni e materiale informativo. Tutto pronto in maniera rapida ed efficiente, come ai vecchi tempi. Il tabellone dei turni è appeso e si va, via via riempiendo. Il presidio è sistemato nel piazzale della pieve e già durante il primo turno ufficiale qualche passante si è fermato a chiedere informazioni sulla protesta. Tutti appaiono sorpresi di vederci presidiare perché riteneva che il problema fosse ormai da tempo risolto….non sanno i poveri ignari della spada di Damocle che ancora ci pende sulla testa. Verso sera, con il buio comincia anche una pioggerellina leggera che terrà compagnia ai volontari che saranno di turno durante la prima notte di questo presidio. 2 dicembre 2012 Sant’Abacuc tradotto da alcuni con: “colui che lotta”. Mi sembra una santo adeguato alla nostra situazione attuale. Siamo in lotta ormai, mi sembra, da sempre. Nel pomeriggio presso il Comune di Anfo viene proiettato il video relativo all’incontro presso il Ministero dell’Ambiente. Intanto le condizioni dei presidianti sono ulteriormente migliorate grazie ad alcuni interventi di falegnameria. Questa sistemazione è sicuramente più comoda delle precedenti. “Bilocale con riscaldamento autonomo e posto macchina e chi più ne ha più ne metta”. Oltretutto ottime indicazioni stradali poiché sono stati esposti tanti di quegli striscioni che nessuno che volesse venirci a trovare potrebbe sbagliarsi. In questi periodi di crisi, anche edilizia, non ci si può certo lamentare! Durante il pomeriggio c’è un buon movimento di gente: chi si ferma per restare qualche ora a fare il turno, chi passa per salutare, chi per sapere se ci sono novità. Chi viene per il turno si porta un po’ di combustibile da casa per evitare di trovarsi al freddo. La giornata partita un po’ imbronciata ha poi sfoggiato un bel sole ed è un cielo sereno quello che veglia sulla seconda notte del presidio. ![]() 3 dicembre 2012 Giornata fredda. Il cielo è sereno ma la temperatura è calata drasticamente. Oggi operazioni di sigillo degli spifferi perché i turni di tre ore nonostante la stufa mettono a dura prova i piedi che tendono a raffreddarsi parecchio. Ancora per oggi i turnisti si devono portare il combustibile da casa ma da domani dovrebbero arrivare le forniture ufficiali. L’interno del presidio comincia a prendere e vita e come nelle case appaiono i quadri alle pareti così qui compaiono le foto che illustrano perché ci troviamo qui. Di nuovo compaiono lo foto di un passato che per un po’ avevamo creduto di poter dimenticare, quelle foto del ponte all’asciutto di quando il lago scendeva anche di 7 metri. Quelle sono le opere d’arte esposte nel nostro salotto buono così quando qualcuno comincia a lamentarsi per il freddo ai piedi o per la stanchezza può guardare le foto alle pareti e ricordarsi di come le cose possono andare peggio, del perché deve farsi dei turni al freddo e al gelo quando potrebbe essere comodamente sul divano di casa sua al caldo. E’ rincuorante vedere quanta gente si ferma e chiede se può firmare un documento a sostegno della nostra lotta. Molti sono anche informati sui fatti e questo è un lato positivo della nostra azione. Fino solo a qualche anno fa nessuno sapeva niente del Lago d’Idro. Oggi molti sanno di cosa stiamo parlando. La terza notte di presidio si annuncia gelida. 4 dicembre 2012 Le temperature si sono decisamente abbassate. Il presidio si sveglia sotto un inizio di nevicata che poi durante la giornata va scemando. La giornata trascorre tranquilla con le solite chiacchiere tra presidianti. Durante il turno pomeridiano un passante si avvicina al presidio: Sorpresa!!! È il sig. Scalvini ex Sindaco di Bagolino nonché promotore e firmatario del famigerato accordo dell’agosto 2008. Ma procediamo con ordine: il sig, Scalvini si presenta come il “fu sindaco” di Bagolino. La presentazione già è particolare e ci ricorda il “fu Mattia Pascal” di Pirandelliana memoria. C’è da chiedersi se la scelta di termini stia a significare un desiderio di vivere una seconda vita considerato che l’augusto visitatore chiede ai presidianti se può fare qualcosa per aiutare la causa del lago. In quel momento, al presidio, ci sono alcune delle persone che la storia della difesa del lago l’hanno fatta e, sapendo benissimo di cosa stanno parlando, gli ricordano che se ci voleva aiutare avrebbe potuto evitare quella firma sull’accordo di programma. Lui, lo Scalvini ex Sindaco bagosso, afferma di ricordare solo la firma del 2007 in prefettura e di non ricordare firme fatte nel 2008, ma si sa, di firme ne ha fatte tante, non può certo ricordarsele tutte!! Gli astanti basiti restano a chiedersi le motivazioni dell’amnesia. Si può concordare su due o tre cause probabilmente concomitanti che per amore di misericordia evitiamo di riportare su questo diario. Solo un appunto mi viene da fare: quando questo signore ha iniziato a presentarsi al secondo presidio le cose per noi hanno iniziato a prendere una brutta piega, speriamo che questa sua nuova visita non sia un cattivo presagio. E comunque è proprio vero, come diceva la mia povera nonna, che se vivi abbastanza a lungo, le vedi tutte e 99….E’ comunque un presidio più che mai allibito quello che si appresta ad affrontare le sua quarta notte. 5 dicembre 2012 Dopo il subbuglio provocato ieri dalle visite inattese oggi tutto tranquillo. Sono arrivate le attese forniture di legna, i turni si coprono senza difficoltà e qualcuno comincia a pensare di organizzare al presidio i festeggiamenti per il 31 dicembre. Io vorrei sperare che qualcuno prima di quella data abbia la compiacenza di darci udienza ma si sa chi vive sperando….La quinta notte di presidio si presenta con uno spettacolare cielo stellato... ![]() 6 dicembre 2012 Continua il freddo e anche stamattina la sempre più famosa squadra manutenzioni ha effettuato un intervento di chiusura degli spifferi. Non so se sono gli spifferi che si moltiplicano o se è il freddo sempre più intenso che ce li fa sentire meglio nelle ossa! Al presidio c’è sempre qualcuno che passa ed è un luogo di intensi rapporti umani. Fra ieri ed oggi per esempio sono passati dal presidio due giovani austriaci in viaggio con alcune caprette. Essendo conoscenti di un presidiante sono passati da qui ed hanno trovato un luogo in cui riscaldarsi. La giornata al presidio non è mai banale, c’è sempre qualcosa di nuovo da raccontare. Molti passanti si fermano per chiedere informazione o offrire solidarietà, qualcuno ci dà consigli sulle azioni da intraprendere. Alcuni frequentano il lago da tempo e conoscono la sua storia almeno in parte alcuni passano per caso e sono comunque attirati dagli striscioni. In ogni caso sono accolti con familiarità e simpatia e quando se ne vanno sono un po’ nostri amici. Questo calore umano sarebbe di poco aiuto però, senza la stufa, in questa sesta notte di presidio. 7 dicembre 2012 Una nuova alba, un po’ nuvolosa, si alza sul presidio. Le previsioni del tempo preannunciano nevicate. Speriamo che la casetta che ci ospita, pensate per i festeggiamenti estivi, sia all’altezza delle previsioni meteo avverse! Il turno di notte è trascorso guardando uno dei tanti DVD che ormai sono in dotazione. Alle pareti della nostra sede appaiono quotidianamente nuovi manifesti relativi alle manifestazioni più disparate: Come nelle precedenti esperienza il presidio diventa un centro di incontro e di socializzazione. Oggi finisce la prima settimana di questa nostra avventura e per cercare di smuovere un po’ le cose ci attiviamo cercando di mandare delle mail in Prefettura a sostegno della nostra azione, per fare capire che agiamo con determinazione. Mando la mia mail, forse una delle prime, all’indirizzo di un funzionario della Prefettura perché la inoltri a Sua Eccellenza il Prefetto. La risposta, che non si fa attendere, mi comunica che il settore competente è la Protezione Civile! Resto un po’ sorpresa, perché la protezione civile? Ho mandato un semplice messaggio dicendo che sostengo le ragioni del Presidio….avviso Gianluca, che dai tempi del Presidio 11 gennaio, per me è semplicemente “il capo” e lui mi dice che si informerà. Verso sera passo dal presidio e ricevo la notizia che il prefetto ci riceverà il 17 dicembre. Buonissima notizia, il freddo e il gelo saranno più lievi ora che ci sono novità positive. La settima notte del presidio inizia sotto una fitta nevicata. 8 dicembre 2012 Durante la notte la neve ha smesso di scendere ma la temperatura è ancora bassa. Stamattina presto don Fabio ha iniziato a spalare la neve perché i fedeli potessero raggiungere la Pieve per le Sante Messe e mentre suonava le campane la corrente è saltata. Così ora al presidio fa bella mostra u biglietto appeso alla parete che ricorda a tutti di spegnere la luce negli orari delle Messe! Verso le dieci riceviamo una telefonata di Elena che ci avverte che una troupe di Rai Tre visiterà verso mezzogiorno il presidio per un servizio. Così abbandoniamo quello che stiamo facendo e ci rechiamo, come tanti altri, al presidio a sostenere chi è di turno. Aspettiamo per circa un’ora nel piazzale al freddo, con qualche puntata all’interno per riscaldarci. Ornella ed Elena hanno indossato (e intendo proprio nel senso letterale) le bandiere di Salviamo il Lago, Giancarlo con una scopa pulisce lo striscione principale dalla neve che lo ha parzialmente ricoperto e gli altri chiacchierano allegramente. Nel presidio è comparso un piccolo arazzo rosso che augura Buone Feste. Mentre attendiamo transitano per il piazzale alcuni gitanti diretti verso le piste da sci che si fermano e ci chiedono informazioni. Vengono accolti ed informati. Si avvicina poi una copia di turisti tedeschi che da qualche anno frequenta il nostro lago e che è intenzionata ad acquistare qui una casa di vacanza. Riconoscono qualcuno di noi e si avvicinano. Non c’è nessun problema il presidio è poliglotta! Mauro e Fausta li fanno accomodare al presidio e con la pratica che deriva da tanti anni di lavoro e amicizia con turisti stranieri li fanno sentire a loro agio e raccontano nella loro lingua cosa succede e cosa stiamo chiedendo. Se ne vanno salutandoci calorosamente in italiano. Finalmente arriva Rai Tre, è un giornalista che abbiamo già visto in altre precedenti occasioni e che già conosce un po’ della nostra storia. Intervista qualcuno, fa un po’ di riprese dall’esterno e anche all’interno della nostra umile dimora. Siamo contenti di fare almeno un po’ notizia. Tutto aiuta questa causa difficile. Un po’ alla volta Adriano è riuscito ad averla vinta sugli spifferi ha isolato tutto piuttosto bene ed ora l’interno è molto più caldo e accogliente. E ce n’era bisogno visto che iniziamo la ottava notte di questo presidio!... 9 dicembre 2012 Il presidio si sveglia con una temperatura veramente bassa. I fratelli “Toni” che eroicamente hanno fatto il turno della notte, come fanno molto spesso, hanno segnato le temperature registrate durante le ore più fredde, abbiamo toccato i – 6 , -7 gradi. Mentre mi reco alla Pieve per un turno mattutino il cielo è limpidissimo e dal lago si leva una spessa bruma. “Fuma” – mi dice Mauro- “è stufo pure lui di tutta questa storia!”. E sarà vero povero Lago! Tirato in ballo da tutti, riempito e svuotato a seconda di come girano le borse elettriche ed agricole…vita grama! “Ne ho viste cose che voi umani non potete nemmeno immaginare …” me lo figuro il povero lago fare questa citazione, ma quei momenti non andranno “perduti nel tempo come lacrime nella pioggia” perché noi saremo lì a registrarli. Al presidio c’è Vincenza da Ponte Caffaro, anche lei ha fatto parecchi turni. Ci accoglie, facciamo quattro chiacchiere mentre ci diamo il cambio. Arriva anche Ornella che non è di turno ma passa spesso a far compagnia a chi è lì. Tutto tranquillo, poco movimento. Si passano tre ore chiacchierando tranquillamente. Qualcun altro arriva a passare qualche momento con noi. Si improvvisa un aperitivo con olive, patatine e vino bianco. Mi raccontano che ogni sera, durante il turno dalle 18 alle 21 il buon Licio dell’Hotel Milano, che quando abbiamo montato il Presidio ha un po’ brontolato perché occupavamo parcheggi, manda la pizza appena sfornata per consentire di cenare a chi ha scelto di passare lì quell’orario un po’ scomodo. E’ questa la solidarietà paesana, che apparentemente sopita nel tempo ordinario, riemerge ogni volta che siamo in emergenza. Nel pomeriggio alle 15 proiezione, stavolta a Idro, del video relativo all’incontro di Roma. Molti di noi hanno già avuto occasione di vedere l’edizione integrale al presidio: il filmato dura giusto giusto il tempo di un turno. Alla proiezione ci sono circa quaranta persone molto attente che hanno subito compreso, non senza stupore l’imbroglio. C’erano anche due esponenti della minoranza di Bagolino che sostengono le ragioni del Presidio. Il “Direttorio” (come abbiamo scherzosamente soprannominato il nostro comitato direttivo e organizzativo) ha informato i presenti che il 22 dicembre si terrà, presso il presidio, un incontro pubblico al fine di aggiornare la popolazione su quanto sarà detto all’incontro in Prefettura previsto per il 17 dicembre. Sarà certamente un’altra occasione di incontro e festa. La temperatura rimane molto bassa per tutto il giorno ma l’interno della nostra sede è caldo e accogliente per chi si appresta a trascorrevi la nona notte di presidio... 10 dicembre 2012 Anche stanotte temperature bassissime e gelo. Le giornate sono soleggiate e verso le 14.00 improvvisamente aveva preso a nevicare con il sole. E’ durato poco ma era veramente uno spettacolo. Al Presidio continua la solita vita, ci si scambiano chiacchiere, ricette, pareri medici e perfino riviste. Non ci sono novità di rilievo, tutto è come un po’ sospeso, in attesa dell’incontro di lunedì in prefettura. I turni sono sempre tutti coperti, anche quelli più “ostici” delle ore notturne. Dobbiamo ringraziare per questo quei volontari che si sacrificano in questi orari poco graditi. Mancano solo 21 giorni alla fine dell’anno e sperando di non passarli tutti qui iniziamo la decima notte di presidio. ![]() 11 dicembre 2012 Si alza un’altra alba gelida sul presidio. I turni si susseguono con regolarità, i volontari si danno il cambio passandosi le consegne necessarie alla buona organizzazione della giornata. Non ci sono novità di rilievo da registrare su questo diario. Tutto procede per ora senza scossoni. Si ritorna a parlare di organizzare i festeggiamenti di fine d’anno al presidio. Addirittura gira voce della possibilità di montare una tenso-struttura nel piazzale per ospitare tutti coloro che volessero partecipare. Ora, io apprezzo molto il clima di familiarità e solidarietà che esiste al presidio: ritengo che sia una versione moderna del “far filò” di una volta. Però spero con tutto il cuore che per S. Silvestro succeda qualcosa che ci consenta di andarcene a casa perché la vita di chi protesta non è poi tanto facile! E’ con la speranza di averne poche da trascorrere ancora qui alla Pieve che ci apprestiamo ad affrontare la undicesima notte di presidio 12 dicembre 2012 Il freddo non molla. Stamattina prima di andare al lavoro vado a bere il caffè al ponte. Passo al presidio e trovo di turno i sigg.ri Formenti. E’ il loro primo turno e si complimentano per l’organizzazione. La cosa mi fa piacere e mi rattrista allo stesso tempo E’ vero che ormai siamo molto organizzati ma mi rattrista pensare che delle persone come noi, valligiani introversi e chiusi per antonomasia, siano state costrette dalla necessità a diventare degli esperti di protesta civile. Introversi si ma teste dure! Tiriamo dritti con tenacia. Il calendario dei turni si riempie e compaiono lentamente anche nomi nuovi. Vuol dire che la notizia della protesta si diffonde e questo è buon segno. Elena ha calcolato che dall’inizio del Presidio, le Persone che si sono già messe in elenco per coprire con certezza gli otto turni delle varie 12 giornate sono più di 90. Naturalmente senza contare i fedelissimi che hanno già fatto parecchi turni e che passano dal Presidio anche più volte al giorno per vedere se serve qualcosa. Un plauso particolare lo dobbiamo fare a quegli uomini che dall’inizio ad oggi si sono sorbiti i turni meno graditi, cioè i due turni che vanno da mezzanotte alle sei della mattina. Ogni turno è di tre ore, e bisogna coprirlo almeno in tre Persone. Bravi ragazzi! Penseremo un modo per ricordare la vostra particolare dedizione alla causa! Aspettando il passaggio di Santa Lucia iniziamo la dodicesima notte di presidio... 13 dicembre 2012 Santa Lucia! Dopo giorni e giorni di attesa simile a quella di Giovanni Drogo nel deserto dei Tartari compare all’orizzonte qualche piccolissima novità. Per prima cosa siamo citati in un articolo su Vallesabbia News con contemporanea pubblicazione del nostro umile diario. Quale onore! Siamo anche riusciti a prendere contatti con altri organi di stampa e speriamo che ne possa uscire qualcosa di buono. Tutto sommato la Santa Lucia, che ora è anche nostra vicina di casa visto che nella Pieve c’è bella effigie, un pensierino anche per noi ce l’ha avuto. Oggi è anche il giorno più corto dell’anno e quindi inizierà prima la tredicesima, lunga notte di presidio. 14 dicembre 2012 L’è tri dè chel piof e’l fioca….recita una vecchia canzone Qui ha nevicato solo una notte ma di neve ne è scesa parecchia. Stamattina ancora nevica senza dare segno di cedimento. Ci preoccupiamo che il tetto del presidio, pensato per serate estive in climi caldi, regga il peso della neve. In realtà non c’è nessun problema e tutto è a posto. La giornata scorre guardando i fiocchi di neve che cadono e ascoltando gli automobilisti che imprecano finchè ad un certo punto arriva la notizia del giorno: L’appuntamento con il prefetto è rimandato a data da destinarsi ! per ora particolari maggiori non ne ho. Ma cappero! (in mancanza di una parola migliore essendo io una signora ed essendo il diario destinato alla lettura da parte delle famiglie dei presidianti) possibile che non ce ne vada bene una? Quando devi andare dal dentista, porca miseria, l’appuntamento non salta mai! per una volta che avevamo un obiettivo a cui guardare, un punto di riferimento che ci dava un po’ di speranza….niente!. Si ricomincia, ed è con il cuore oppresso da questa delusione che iniziamo sotto la neve la quattordicesima notte di presidio. ![]() 15 dicembre 2012 Il presidio si sveglia sotto la pioggia, dopo tanta neve. Adriano arriva a dare la sveglia ai nottambuli con una torta di mele fatta dalla moglie. E si lamenta pure, l’ingrato, perché secondo lui non ci ha messo abbastanza mele! Fuori è uno scempio, la neve si scioglie e crea nel piazzale un pasticcio infinto. Però se si mantiene così probabilmente fra qualche ora sarà tutto pulito. Oggi a Crone ci sono i cortili in festa e c’è un po’ di festa anche qui perché la cattiva notizia di ieri si è ridimensionata; infatti alla parete è comparsa la stampa di una eMail del Comitato organizzativo, che comunica che l’incontro col Prefetto è stato posticipato a Venerdì 21 p.v. Per una urgente concomitanza del Prefetto per il pomeriggio di Lunedì 17. Avere una data certa è già una buona notizia. Nel pomeriggio si ferma al presidio una coppia di Canneto sull’Oglio. La signora è un’insegnante molto interessata al nostro problema. Dice di essersi occupata degli argomenti legati all’utilizzo delle acque per parlarne ai suoi alunni e di essere una sostenitrice della necessità del risparmio idrico. E’ stato un incontro interessante e piacevole. Intanto ha smesso di piovere ma si preannuncia una nottata di gelo. Abbiamo finito la nostra seconda settimana di sacrifici e ci accingiamo ad affrontare la quindicesima notte di presidio... 16 dicembre 2012 Stamattina sono di turno. Vado al presidio con mia figlia, che ora ha 15 anni e che ai tempi del presidio 11 gennaio ne aveva dieci e non aveva mai visto l’acqua del lago passare sotto il ponte che porta dall’interno dell’abitato di Idro alla strada provinciale 237. Per noi, allora, fu una grande conquista accompagnarla sul ponte e farle vedere che l’acqua passava e andava oltre per raggiungere il fiume. Era con me quella famosa notte che dormimmo in sala consigliare e demmo inizio alla nostra meravigliosa avventura. Dormì là anche Lei insieme alle altre donne e ora che è più grande viene al presidio anche lei per fare un turno con me. Le donne che di solito frequentano il presidio la conoscono tutte, la trattano con familiarità, come succede un po’ a tutti dopo che hanno fatto anche un solo turno. La convivenza e la vicinanza forzata creano questo rapporto di conoscenza e direi anche affetto, anche fra persone che nella vita ordinaria sarebbero probabilmente distanti anni luce fra di loro. Adesso il fratello, che ha dieci anni, comincia anche lui ad interessarsi e a voler accompagnare il papà nei suoi turni al presidio. E’ il futuro che avanza. Oggi, per esempio, dopo di noi, si sono iscritti al turno due giovani che hanno più o meno l’età di mia figlia. Qualcuno si è già preso la briga di allungare il proprio turno per non lasciarli da soli nelle loro prime esperienze al presidio. E’ molto bello e ci riscalda il cuore, vedere che anche qualche giovane si avvicina alla questione e se ne interessa. Fa sperare in tempi migliori…Comunque il turno è tranquillo perché c’è poco movimento e così troviamo il tempo anche di fare un po’ di auto ironia. Infatti Giulia, leggendo l’avviso che annuncia l’appuntamento in prefettura per il 21 sbotta dicendo-“Per forza vi hanno dato appuntamento venerdì, se viene la fine del mondo non dovranno promettervi niente !- Per questo e altri ovvi motivi speriamo che i vecchi Maia si siano sbagliati di grosso. Arriva ad un certo punto anche la nostra Ornella che oltre a fare i suoi turni passa sempre anche a fare compagnia agli altri. Dopo essere stata costretta in casa dalla forte nevicata oggi ha finalmente tirato fuori dal garage la sua “millepericoli” (leggi smart) e si è fiondata al presidio. In settimana è arrivato un altro carico di legna per il riscaldamento, le vettovaglie sono sempre abbondanti e anche varie nel genere, ci sono riviste di varo tipo e una raccolta di DVD in continua crescita per cui non ci manca nulla per poter continuare la nostra azione e trascorrere alla Pieve la nostra sedicesima notte di presidio... ASPETTANDO SABATO 22 ALLE ORE 14:00, QUANDO NELLA PIAZZA DAVANTI AL PRESIDIO SI TERRA' UNA ASSEMBLEA PUBBLICA, INDETTA DAL COMITATO ORGANIZZATORE PER INFORMARE SUGLI ESITI DELL'INCONTRO CHE AVRANNO COL PREFETTO NELLA TARDA MATTINATA DI VENERDI' 21... 17 dicembre 2012 Un’altra lunga giornata di presidio. Si chiacchiera, si discute. I discorsi sono i più vari: dalle reminiscenze di gioventù, agli intricati alberi genealogici, dalle magagne fisiche al gossip, c’è di tutto. Anche la politica naturalmente fa la sua parte anche se qui si parla solo degli aspetti della politica che possono toccare il lago. Per il resto si evita di discuterne visto che i presidianti sono di ogni possibile orientamento politico. In questo momento la preoccupazione maggiore è rivolta alle elezioni regionali e agli influssi che potranno avere sulla questione lacustre. Io sono di turno in serata, con Giulia. Ci fanno compagnia i fratelli Gigi e Gianni che rendono più leggero il nostro turno raccontandoci le avventure del loro passato. Non ci può credere ma siamo già alla diciassettesima notte di presidio. 18 dicembre 2012 Un’altra alba si alza sul presidio. La giornata trascorre nel solito tran tran. Temperatura quasi mite rispetto ai giorni scorsi allietata da uno splendido sole. Si fermano alcuni tedeschi, turisti affezionati che hanno casa in Vesta, e come al solito il nostro ufficio esteri si occupa della traduzione delle nostre motivazioni. Non ci sono novità di rilievo. Nei giorni scorsi avevamo avuto l’idea di mandare questo umile Diario alla signora Guardini, giornalista del Corriere della Sera, che ai tempi del primo Presidio, quello dell'undici gennaio 2007, aveva fatto un bell’articolo su di noi e si era interessata alle nostre vicende. Ebbene, questa gentile signora, ci ha contattati e, sebbene non si occupi più della nostra zona, ci ha promesso di girare le informazioni a chi l’ha sostituita. Speriamo ne esca qualcosa di positivo. Intanto aspettiamo venerdì 21 per capire cosa succederà in Prefettura; e poi sabato 22, alle ore 14, quando ci sarà la pubblica assemblea nella Piazza del Presidio, durante la quale sentiremo direttamente dai nostri delegati che tipo di riscontro avrà dato il Prefetto alle nostre specifiche richieste di questa azione popolare, che ripetiamo: 1. Nuova Regola di gestione, condivisa dai quattro Comuni lacustri 2. Ente gestore paritetico 3. Revisione completa delle opere di regolazione e messa in sicurezza delle stesse, in base alla Nuova regola di gestione condivisa. ...la Piazza del Presidio, che si riempirà di gente sabato 22 alle ore 14, sarà anche un modo caloroso per scambiarsi gli auguri di Buon Natale...e per l'occasione prepareremo un bel po' di vin brulé per riscaldare quanti vorranno non mancare!!! Avvicinandoci pericolosamente alla fine del mondo affrontiamo la diciottesima notte di presidio... |
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