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SIC: LA STAGIONE 2007
Grazie al livello mantenuto dall’inizio del 2007, che ha assicurato il rispetto del deflusso minimo vitale sin dall’incile naturale nel Fiume Chiese, il SIC IT3120065 “Lago d’Idro” ha ricominciato a vivere. Fermarsi sul ponte in legno del Rio Fossone a Baitoni a fare Birdwathing è come sedersi davanti a un grande schermo ad osservare un documentario sulle zone umide, respirando questa volta aria di verità.
Da quando il livello del lago si mantiene sulla quota media di 368 m s.l.m., con oscillazioni sostenibili che non superano in generale, in valore assoluto, 1 metro da tale quota, il canalone ha ripreso a vivere ed è diventato lo scenario delle danze d’amore degli Svassi, il teatro dei tuffi acrobatici dei Martin Pescatori, la pista di lancio delle Folaghe, il giardino sommerso per il rincorrersi dei Tuffetti e delle Gallinelle d’acqua, oltre che il placido rifugio per le Rane e i Rospi.
Anche a Ponte Caffaro è rinata una zona umida, l’acqua è tornata a ricoprire gli alvei perduti per anni e già nella primavera scorsa la fauna ittica e l’avifauna l’hanno ripopolata, con i relativi riti riproduttivi, ed è possibile avvistare anche un airone bianco, che passeggia lentamente con le zampe nell’acqua e il becco che fruga nel limo morbido.
Grazie al livello mantenuto dall’inizio del 2007, che ha assicurato il rispetto del deflusso minimo vitale sin dall’incile naturale nel Fiume Chiese, il SIC IT3120065 “Lago d’Idro” ha ricominciato a vivere. Fermarsi sul ponte in legno del Rio Fossone a Baitoni a fare Birdwathing è come sedersi davanti a un grande schermo ad osservare un documentario sulle zone umide, respirando questa volta aria di verità.
Da quando il livello del lago si mantiene sulla quota media di 368 m s.l.m., con oscillazioni sostenibili che non superano in generale, in valore assoluto, 1 metro da tale quota, il canalone ha ripreso a vivere ed è diventato lo scenario delle danze d’amore degli Svassi, il teatro dei tuffi acrobatici dei Martin Pescatori, la pista di lancio delle Folaghe, il giardino sommerso per il rincorrersi dei Tuffetti e delle Gallinelle d’acqua, oltre che il placido rifugio per le Rane e i Rospi.
Anche a Ponte Caffaro è rinata una zona umida, l’acqua è tornata a ricoprire gli alvei perduti per anni e già nella primavera scorsa la fauna ittica e l’avifauna l’hanno ripopolata, con i relativi riti riproduttivi, ed è possibile avvistare anche un airone bianco, che passeggia lentamente con le zampe nell’acqua e il becco che fruga nel limo morbido.
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