Salviamo il Lago D'Idro  
 
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"CONTRADDITTORIO SULLE NUOVE OPERE DI REGOLAZIONE DEL LAGO D'IDRO PROPOSTE DALLA REGIONE LOMBARDIA E PROGETTATE DA INFRASTRUTTURE LOMBARDE A ROMA, GIOVEDI 8 NOVEMBRE"
COMUNICATO STAMPA

Convocato dal Ministero-Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali in seguito alle numerosissime richieste inviate al Ministero nel Luglio-Agosto 2012 da cittadini in Difesa del Lago, per aprire una Pubblica inchiesta sulle nuove Opere progettate.

Erano presenti:
1 Funzionario e 2 Tecnici del Ministero, 3 Tecnici di Regione Lombardia, 4 Tecnici di Infrastrutture Lombarde, 8 Rappresentanti degli scriventi Enti e Associazioni, 4 Rappresentanti dei Consorzi irrigui del bresciano e del mantovano, 2 Rappresentanti del Comune di Montichiari, 1 Rappresentante del Comune di Vestone (BS) e 1 Rappresentante del Comune di Asola (MN).

Il Ministero introduce per tramite del Funzionario, specificando che il "Contradditorio" si svolgeva in luogo della Pubblica inchiesta, a seguito delle numerosissime istanze di Pubblica inchiesta inviate direttamente al Ministero dai cittadini in Difesa del Lago contro le nuove opere di regolazione proposte dalla Regione Lombardia e progettate da Infrastrutture Lombarde, ai sensi dell'art. 24, comma 8, Dlgs 152/06 e ss.mm.ii.

Tra gli Enti "INVITATI" si è notata la sedia vuota del Comune di Bagolino.

I lacustri, con loro interventi articolati e specifici sulle varie sfaccettature della annosa questione, hanno rimarcato LE INCONGRUENZE DEL PROGETTO RISPETTO ALLE FINALITA'.
Quindi è intervenuto un Rappresentante del Consorzio Medio Chiese, il quale ha sostenuto che le opere progettate "sarebbero esclusivamente per la sicurezza".
Sentite le varie istanze, i Tecnici Rappresentanti la Regione Lombardia hanno sostenuto che "il Lago D'Idro NON è di origine glaciale" ma "è stato originato dalla attuale Paleofrana".
Quindi intervengono i Tecnici di Infrastrutture Lombarde, che su tutte le risposte alle istanze dei Rappresentanti del Lago è degna di nota soprattutto l'affermazione che "LA SAVANELLA (ovvero piccolo canale di abbassamento del letto dell'emissario del Lago, scavato al piede della Paleofrana) NON C'ENTRA NULLA CON LA SICUREZZA, MA SI RENDE NECESSARIA SOLO PER RISPETTARE IL REGOLAMENTO DEL 2002 (ovvero quello che prevede ancora 3,25 metri di escursione del Lago)"; quindi questa affermazione ha messo in luce quello che da anni i Difensori del Lago sostengono, ovvero che "le finalità delle nuove opere non sono solo per la messa in sicurezza, ma anche per riuscire a svasare ancora il Lago in modo ABNORME, ovviando la Legge sul Deflusso Minimo Vitale, EVIDENTEMENTE A VANTAGGIO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVISTICHE, che dal 1917 sfruttano indiscriminatamente le acque del Lago D'Idro. QUESTA DICHIARAZIONE E' STATA VIVACEMENTE CONTESTATA DA UN RAPPRESENTANTE DEL CONSORZIO IRRIGUO MEDIO CHIESE.
I lacustri, rappresentanti della Difesa del Lago, hanno concluso "EVIDENZIANDO L'IMPORTANZA DELL'ODIERNO CONTRADDITTORIO", poiché sono emerse le VERITA' che si andavano chiedendo da tempo; ed hanno inoltrato subito al Ministero la richiesta di procedere - essendo il regolamento di gestione del Lago del 2002 una condizione vincolante per la progettazione delle nuove opere - allo STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE ANCHE SULL'ESCURSIONE DEL LAGO PREVISTA DA QUEL REGOLAMENTO DEL 2002.

Idro, 10 novembre 2012.

Firmato:
Giuseppe Nabaffa, Valter Zecchi, Gampietro Mabellini, Gianfranco Seccamani, Aldo Armani, Raffaella Pelizzari, Elena Bini, Gianluca Bordiga.