Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00954

presentata da
LEOLUCA ORLANDO
martedì 19 settembre 2006 nella seduta n.037

LEOLUCA ORLANDO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:

il lago d'Idro che rientra nel novero dei grandi laghi alpini, rappresenta un'importante bene ambientale e demaniale ed è stato designato «sito di importanza comunitaria» entrando a far parte della rete europea Natura 2000;

il lago d'Idro è un invaso naturale la cui regolazione dei deflussi viene controllata da un sistema di opere costituito da una diga e da due gallerie, ma da anni si trova a livelli insufficienti del livello dell'acqua tali da compromettere la salute della flora e della fauna;

gli usi della risorsa idrica sono essenzialmente irrigue ed industriali e negli ultimi tempi le acque del lago vengono dichiarate dalla asl competente per territorio, non balneabili a causa dell'alto tasso di inquinamento ambientale e dell'acuta eutrofizzazione dovuta alla scarsa profondità;

nel 2001 la competenza per il rilascio della concessione della gestione del lago d'Idro è stata affidata alla regione Lombardia che ha emanato un regolamento provvisorio ed ha rinnovato di anno in anno la concessione a vari soggetti finché il 22 settembre 2004, ha aperto presso il Comune di Idro l'istruttoria per la gestione delle acque del lago;

sembra sia stata prospettata un'opera per la messa in sicurezza delle popolazioni lacustri della «terza galleria di svaso del lago» per la quale è prevista una spesa di danaro pubblico di 32 milioni di euro;

si è appositamente costituita una associazione strutturata sulla base di una assemblea permanente e paritetica di venti delegati per organizzare una energica azione di difesa del paesaggio;

tale compagine sociale rappresenta, il coordinamento delle cinque pro loco del lago d'Idro e riunisce tutte le associazioni pro loco esistenti nei quattro Comuni del lago stesso, ufficialmente riconosciute;

il coordinamento delle pro loco del lago d'Idro ha mosso un'azione legale di ampio raggio rivolta al Governo, alla regione Lombardia, alla provincia di Brescia e alla provincia di Trento;

il 16 giugno 2006, il Tar del Lazio a accolto il ricorso del coordinamento pro loco del lago d'Idro ordinando al ministero di consentire l'accesso agli atti del ministero delle infrastrutture;

appare necessario individuare una autorità che costituisca il nuovo Ente gestore dell'importante Ente ambientale rappresentato dal lago d'Idro che dovrebbe essere un Ente eterogeneo, rappresentato in modo equilibrato da tutti i soggetti interessati -:

se il Governo non ritenga di dover intervenire affinchè si assicuri il raccordo tra la Provincia autonoma di Trento e la Regione Lombardia per la propria competenza e responsabilità con lo Stato e con gli uffici competenti per arrivare ad una regolamentazione dell'utilizzo del lago d'Idro che rispetti le esigenze paesaggistiche e le necessità delle popolazioni interessate;

come intenda procedere perché siano adottate le misure idonee a salvaguardare l'equilibrio idrologico del lago d'Idro fissandone le quote minima e massima, rispettivamente a 380,0 mslm ed a 369,0 mslm. (4-00954)